“Vi diamo 2578 euro se mandate i figli a scuola” | Ultim’ora Ministero Istruzione: ufficiale la paghetta italiana

Paghetta per gli studenti - CorrierediComo.it

Paghetta per gli studenti - CorrierediComo.it (Fonte Corriere di Como)

Da oggi affrontare le spese scolastiche sarà più semplice: nonostante il carovita, gli studenti possono beneficiare di una bella sommetta extra per finanziare i propri studi.

In questi anni, spesso si ricorre al vecchio adagio: “Si stava meglio quando si stava peggio“. Un’affermazione senza dubbio provocatoria, ma che contiene un fondo di verità.

Essere genitori, oggi, è come essere manager di una piccola azienda: budget da gestire, scadenze da rispettare, materiale da acquistare e, soprattutto, clienti molto esigenti. Solo che i clienti in questione sono i figli studenti, e il bilancio familiare rischia di tingersi di 50 sfumature di rosso già nei primi mesi autunnali.

Secondo quanto riportato da Open, il costo di un intero ciclo di scuola dell’obbligo avrebbe recentemente superato i 24.700 euro, con un aumento di ben 3.000 euro rispetto al 2022.

Una cifra folle, e che non si riferisce alle scuole private, con piscina e mensa stellate: la somma riguarda – ahinoi – proprio la scuola pubblica, quella che, almeno sulla carta, dovrebbe essere gratuita.

Studiare costa caro (anzi, carissimo)

Tra libri di testo, abbigliamento scolastico, cancelleria, dispositivi digitali, connessione a Internet e attività extrascolastiche, il costo a carico delle famiglie italiane è davvero salato. Allo stesso tempo, non si può certo risparmiare sulla cultura dei propri figli: come arrivare a un compromesso?

Alcuni genitori si ritrovano a fare i conti con zaini da 80 euro, tablet da 300, abbonamenti a piattaforme educative, corsi di inglese e sport pomeridiani, senza dimenticare la puntuale richiesta: “Posso avere un paio di scarpe nuove?“. Per onorare tutte queste spese, sempre più famiglie accendono dei prestiti personali, mentre il 31% del totale ha dovuto intaccare i propri risparmi, oppure chiedere l’aiuto di parenti più danarosi. Molti adolescenti, poi, decidono di proseguire gli studi presso l’ateneo a loro più congeniale, ma senza disporre del denaro necessario per pagare le tasse universitarie e tutto il materiale didattico. È in questo scenario che sta avanzando una nuova tendenza, ovvero il ricorso a prestiti a garanzia statale.

Università - CorrierediComo.it
Università – CorrierediComo.it (Fonte Pixabay)

Fino a 2.578 euro per ogni studente

Sebbene gli studenti universitari italiani siano meno indebitati rispetto a molti coetanei europei, essi iniziano sempre più spesso a richiedere dei prestiti ad hoc.

L’importo medio ricevuto da ogni studente ammonta a circa 2.578 euro, e il meccanismo è molto semplice: lo Stato garantisce fino al 70% del prestito, e il rimborso parte solo dopo 30 mesi dalla fine degli studi. Le banche offrono tassi agevolati, e lo studente avrà la possibilità di iniziare a saldare il suo debito solo una volta che avrà avviato la sua carriera lavorativa. Un compromesso vantaggioso? Più che altro, necessario: in un Paese dove la spesa pubblica per l’istruzione resta tra le più basse in Europa, il carovita scolastico rischia di diventare una questione sociale. Perché, se imparare diventa un lusso, il futuro rischia di diventare un privilegio.