(ANSA) – MILANO, 17 AGO – Le Borse in Europa seguono i listini in Cina e aprono in rialzo ma con Cautela. Francoforte sale dello 0,18% a quota 12.924, Parigi dello 0,19% a 4.972 punti e Londra resta piatta (+0,04% a 6092 punti. Milano dopo un’apertura in rialzo scivola in terreno negativo e dede lo 0,47 per cento. I guadagni sui listini sono tutti per i petroliferi mentre viaggi e tempo libero restano sotto pressione. (ANSA).
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Borsa: Europa solida dopo Wall street, Londra +2,6%
(ANSA) – MILANO, 04 GEN – Mercati azionari del Vecchio continente sempre tutti ampiamente positivi dopo l’avvio di Wall street: la Borsa migliore resta di gran lunga quella di Londra che, dopo l’avvio concreto della Brexit senza scossoni, sale del 2,6%, seguita da Parigi in aumento dell’1,5%, con Francoforte, Madrid e Milano (Ftse Mib +1,08%) che ondeggiano attorno all’aumento di un punto percentuale. Il listino londinese, il più debole con Madrid nel corso del 2020, corre con i titoli delle materie prime e soprattutto con l’indicatore manifatturiero Pmi della Gran Bretagna che si è attestato a 57,5 punti e di qualche frazione oltre le stime, con un dato sui massimi da tre anni. In Piazza Affari, con lo spread nei confronti della Germania piuttosto stabile attorno ai 112 punti e comunque in miglioramento rispetto all’apertura, sempre forti Enel e Tim che salgono di tre punti percentuali. Bene Fca che cresce del 2,5% dopo l’avvenuta fusione in Stellantis con Psa. Qualche vendita invece nel settore del credito (Mediobanca -1,1%, Bper -1%) e tra i farmaceutici, con Recordati che perde l’1,2% a 44,7 euro. (ANSA).
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Borsa: Milano accelera (+1%), bene Saipem, Stm, Buzzi ed Eni
(ANSA) – MILANO, 04 GEN – Allunga il passo Piazza Affari a meno di due ore da un’avvio piuttosto cauto. L’indice Ftse Mib guadagna l’1% spinto da Saipem (+3,85%), sull’onda dell’aumento del greggio che sostiene anche Eni (+2,34%) e Tenaris (+1,12%). Sugli scudi Buzzi (+2,9%) ed Stm (+2,6%) dopo un recente report di JpM sul settore dei microprocessori, mentre Fca (+2%), è spinta dalle attese per l’assemblea sulle nozze con Peugeot (+2,5% a Parigi), i cui soci si riuniscono in contemporanea. In controtendenza i bancari Unicredit 8-0,98%)Mediobanca (-0,85%), Intesa (-0,8%), Banco Bpm (-0,75%) e Bper (-0,5%), mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi scende a 114 punti. Positiva Mps (+0,58%), in vista di un’aggregazione. Bene Fincantieri (+1,46%) dopo la proroga di un mese concessa dal Governo francese per l’acquisizione di Chantiers de l’Atlantique. (ANSA).
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Borsa: Milano dimezza rialzo (+0,3%), giù Unicredit e Intesa
(ANSA) – MILANO, 04 GEN – Piazza Affari dimezza il rialzo segnato in apertura (Ftse Mib +0,3%) frenata da Unicredit (-2%), Intesa (-1,5%), Bper (-1,6%) e Banco Bpm (-1,16%), mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi si porta a quota 115,3 punti base. Il rialzo del greggio (Wti +2% a 49,5 dollari al barile) spinge Saipem (+2,7%), mentre procede più cauta Eni (+0,53%), che ha avviato la produzione di gas nel campo di Mahani, nell’Emirato di Sharjah. In luce Stm (+2,4%), spinta da un recente studio di JpMorgan sul settore dei microprocessori, che favorisce anche i rivali europei. Acquisti su Tenaris (+0,94%) e Diasorin (+1,24%), più caute Atlantia (+0,44%) ed Fca (+0,75%). Fiacche Campari (-0,36%), Tim (-0,21%) e Ferrari (-0,2%). (ANSA).
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Eni: al via produzione gas e condensati in campo Mahani
(ANSA) – MILANO, 04 GEN – Eni e Snoc, la compagnia petrolifera dell’Emirato di Sharjah, hanno annunciato l’inizio della produzione di gas e condensati nel campo di Mahani. Si tratta, del primo giacimento realizzato nell’emirato di Sharjah dopo gli anni ’80, spiega Eni, diventato produttivo in meno di 2 anni dalla firma del contratto e a un anno dalla dichiarazione di scoperta. Secondo il Gruppo si tratta del “primo passo verso la piena valutazione della scoperta a gas e condensati di Mahani annunciata lo scorso gennaio”. Le stime per il giacimento sono di “significativi volumi di risorse di gas e condensato associato”. Eni detiene il 50% di interesse partecipativo nella concessione denominata ‘Area B’, dove Snoc è operatore al 50%. L’Area è stata acquisita da Eni attraverso una gara nel gennaio del 2019. (ANSA).
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Borsa: Milano tiene con Enel, scivola nel finale Atlantia
(ANSA) – MILANO, 04 GEN – Prima seduta dell’anno lievemente positiva per Piazza Affari, che si è tenuta in linea con le Borse europee più caute: l’indice Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,37% a 22.315 punti, l’Ftse All share in aumento dello 0,43% a quota 24.307. Piazza Affari si è raffreddata come gli altri mercati del Vecchio continente nel finale di giornata, guardando soprattutto alle incertezze di Wall street, ma comunque diversi titoli tra i principali di Milano hanno segnato rialzi rilevanti. E’ il caso di Stm, salito del 3,8% finale a 31,7 euro, seguito da Buzzi (+3,6%), Hera (+2,4%), Enel e Fineco (+2,1%), con A2A cresciuta di due punti percentuali netti. Bene ma in progressivo rallentamento della crescita Fca nel giorno della fusione definitiva con Psa: il titolo del gruppo automobilistico italiano è salito dell’1,5% a 14,8 euro mentre quello francese a Parigi è cresciuto dell’1,7% a quota 22,7. Ad appesantire Piazza Affari, qualche vendita su Eni (-1,1%) con le incertezze del prezzo del petrolio, deboli Generali e Leonardo (-1,3%), con Bper scesa dell’1,5% finale, Pirelli dell’1,6% e Mediobanca dell’1,7%. Scivolone finale per Atlantia, che per la prima parte della giornata si era mantenuta attorno alla parità e che in una crescente corrente di vendite ha chiuso in ribasso del 2,3% a 14,3 euro. (ANSA).
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Confindustria: allarme debito per imprese, il peso raddoppia
(ANSA) – ROMA, 04 GEN – Il credito bancario alle imprese italiane ha registrato un balzo annuo del 7,4% annuo a ottobre, spinto dai prestiti emergenziali, e in molti settori questo “ha accresciuto troppo il peso del debito, misurato in anni di cash flow generato dalle imprese”. È l’allarme del Centro studi Confindustria. Il Csc prevede che, nel 2021, occorreranno 5,4 anni di cash flow nel manifatturiero per ripagare il debito, più del doppio dei 2,2 anni del 2019 e anche i servizi passeranno a quasi 4 anni, da meno di 2 anni nel pre-crisi, dopo essere schizzati a 11,2 anni nel 2020. Senza interventi sarebbe “a rischio il flusso di nuovi investimenti”. Il Centro studi Confindustria indica come “necessario consentire un allungamento del periodo di rimborso dei debiti di emergenza contratti nel 2020” e, in una prospettiva di più lungo periodo, “sostenere la crescita dimensionale delle imprese e il riequilibrio della loro struttura finanziaria, attraverso una più ampia diversificazione delle fonti e una maggiore patrimonializzazione”. Si tratterebbe di interventi necessari per riprendere il percorso dell’irrobustimento dei bilanci osservato dal 2008 e che ha fatto “un brusco balzo indietro nel 2020”. “Nei settori industriali in cui il cash flow è diventato negativo, non è possibile (aritmeticamente) neanche calcolare quanti anni di risorse generate internamente servirebbero ad estinguere il debito. Se protratta nel tempo, una situazione del genere rischierebbe di rendere il debito insostenibile per le imprese”, si legge nel testo. (ANSA).
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Epifania: Confcooperative, calze meno ricche, calo spesa 25%
(ANSA) – ROMA, 04 GEN – Saranno due italiani su tre a fare regali per l’Epifania, per una spesa complessiva di 1,8 miliardi, secondo il Centro Studi di Confcooperative. Crisi economica, chiusure dei negozi e il ritardato decollo dei saldi portano a un calo del 25% della spesa rispetto al 2019, con mancati acquisti per 450 milioni di euro. “ A farla da padrone saranno le calze per i più piccoli, piene di dolci, cioccolato ma anche carbone, prodotto in casa con zucchero italiano”, secondo l’analisi. Almeno una calza di dolci su quattro sarà prodotta in casa, un’autarchia determinata non solo dalla voglia di risparmiare, ma anche dalla maggiore disponibilità di tempo. Il cambio delle abitudini dovuto alla pandemia, con più tempo passato in casa, si riflette anche sugli altri regali: crescono i regali in giochi da tavolo (15%), abbonamenti alla pay tv (7%) e libri (5%), pari al 27% dei regali complessivi. Il primato va comunque alle calze (38%), seguite dai giocattoli (35%). Confcooperative segnala come la Befana “sarà l’ennesima ricorrenza che evidenzia le difficoltà di oltre 3,8 milioni di famiglie, per un totale di 10 milioni di persone che vivono in povertà, un esercito gonfiato dalla lockdown economy” e chiede di individuare misure di contrasto alla povertà e politiche attive per concorrere ad affrontare una piaga “che rischia di minare nei prossimi mesi la concordia sociale del paese”. (ANSA).
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Generali: si consolida in Grecia, acquisite attività Axa
(ANSA) – MILANO, 31 DIC – Generali ha siglato un accordo per l’acquisizione da Axa Group del 100% di Axa Insurance Grecia per un corrispettivo di 165 milioni, che rappresenta un multiplo di 12,2 volte gli utili 2019, soggetto ad aggiustamenti al closing. Inoltre, Generali ha rinegoziato l’accordo di distribuzione in essere tra Axa Grecia e Alpha Bank in scadenza a marzo 2027, estendendolo per 20 anni dal closing. Axa Grecia è tra le prime dieci nel Paese, con una solida posizione di mercato nei segmenti danni e salute e una consolidata presenza nel comparto Vita. Nel 2019, Axa Grecia ha registrato una raccolta premi lordi per circa 168 milioni e distribuisce i suoi prodotti principalmente attraverso Alpha Bank e una rete di oltre 600 agenti. Generali è attiva in Grecia dal 1886, è la sesta compagnia di assicurazioni, con una quota di mercato del 5,3% e offre soluzioni complete nei rami danni, salute e vita a piu’ di 305.000 clienti in tutto il territorio greco. Nel 2019 i premi lordi emessi sono stati pari a 218 milioni. Con l’acquisizione di Axa Grecia e l’accordo di distribuzione esclusivo a lungo termine con Alpha Bank, Generali “accresce decisamente la sua posizione nel mercato locale, diventando il secondo Gruppo più grande nel settore danni e il terzo nel settore salute in Grecia”, afferma Jaime Anchústegui Melgarejo, ceo International di Generali. L’operazione “ci consentirà – aggiunge – di ottimizzare il nostro posizionamento strategico nel Paese”. (ANSA).
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Asta Bot a 6 mesi, tasso di rendimento scende a -0,52%
(ANSA) – ROMA, 29 DIC – Il Tesoro ha assegnato tutti i 6,5 miliardi di Bot a sei mesi in asta con un tasso di rendimento medio ponderato a -0,52% da -0,518% dell’asta precedente. La richiesta è ammontata a oltre 11,11 miliardi con un rapporto di copertura di 1,71 dal 2,22 dell’asta precedente. (ANSA).