Categoria: Cronaca

  • Allarme raggirato e vetro infranto: villetta svaligiata a Bregnano

    Allarme raggirato e vetro infranto: villetta svaligiata a Bregnano

    Incursione dei ladri in pieno giorno, ieri pomeriggio, in una villetta di Bregnano, nella frazione di Puginate. I malviventi sono riusciti ad aggirare il sistema d’allarme dell’abitazione, che era regolarmente installato. Per evitare di far scattare l’antifurto infatti, i ladri hanno divelto con un piede di porco il vetro di una porta finestra, aprendosi così un varco ma senza che il sistema di allarme entrasse in funzione.

    Tolto il vetro, i ladri sono entrati nell’abitazione e anche all’interno si sono premurati di neutralizzare i sensori dell’antifurto. Quindi si sono mossi indisturbati per la casa, hanno rovistato nelle stanze e messo sottosopra l’appartamento, prima di fuggire con alcuni apparecchi elettronici e i gioielli trovati nell’abitazione.

    Il furto è stato scoperto solo nel tardo pomeriggio dai padroni di casa, che al rientro hanno trovato l’appartamento sottosopra nonostante l’allarme fosse ancora, regolarmente inserito.

  • Allarme truffe agli anziani, l’appello: «Non aprite agli sconosciuti»

    Allarme truffe agli anziani, l’appello: «Non aprite agli sconosciuti»

    Torna l’allarme truffe. Questa volta è accaduto a Montorfano. Nella mattinata di ieri, intorno alle 9.30, un uomo avrebbe citofonato alla porta di casa di un anziano, presentandosi in qualità di addetto dell’acquedotto comunale.Il pensionato si è fidato e ha lasciato entrare in casa l’interlocutore, che gli avrebbe subito chiesto di aprire il rubinetto per controllare la pressione dell’acqua. A quel punto l’anziano avrebbe sentito uno strano odore e avrebbe perso la cognizione di ciò che stava accadendo.L’uomo ha poi raccontato agli inquirenti di essere ritornato in sé soltanto nel momento in cui il malvivente stava uscendo dall’abitazione, dandosi alla fuga. L’anziano ha così allertato la figlia, che ha chiamato subito le forze dell’ordine. Il ladro, durante la sua permanenza nell’appartamento, si sarebbe fatto aprire la cassaforte dal padrone di casa, rubando gioielli e contanti.Nel frigo è stato trovato il cellulare dell’anziano, nascosto verosimilmente dal malvivente per evitare che l’uomo potesse chiamare i soccorsi.Sull’accaduto è intervenuto il sindaco di Montorfano, Giuliano Capuano, che si è rivolto ai cittadini con un appello. «A tutti consiglio di non aprire cancelli e porte a sconosciuti che si presentano come addetti di aziende di servizi. Ricordo, infatti, che c’è sempre una comunicazione che precede eventuali interventi. A fronte di eventuali sospetti – conclude Giuliano Capuano – l’invito è di telefonare alla Polizia locale o comunque alle forze dell’ordine».Alle parole del primo cittadino, vale la pena aggiungere quelle del decalogo proposto dal sito ufficiale dei Carabinieri.«Non aprite agli sconosciuti e non fateli entrare in casa – viene spiegato Diffidate degli estranei che vengono a trovarvi in orari inusuali, soprattutto se in quel momento siete soli in casa; non mandate i bambini ad aprire la porta».Altri consigli: controllare gli interlocutori allo spioncino, aprire eventualmente con la catenella attaccata, chiedere di lasciare pacchi o qualunque altra cosa nella cassetta della posta o sullo zerbino di casa. E se si è aperta la porta a uno sconosciuto? «Non perdete la calma. Inviatelo ad uscire dirigendovi con decisione verso la porta. Aprite e, se è necessario, ripetete l’invito ad alta voce. Cercate comunque di essere decisi nelle vostre azioni», conclude il sito dei Carabinieri.

  • Allerta meteo, le piogge intense allagano il parcheggio dei dipendenti dell’ospedale Sant’Anna

    Allerta meteo, le piogge intense allagano il parcheggio dei dipendenti dell’ospedale Sant’Anna

    Vento, pioggia intensa e forti temporali: il maltempo è arrivato e sta facendo danni. Ieri Regione Lombardia ha emesso l’allerta rossa per rischio idrogeologico. Intanto questa mattina le forti piogge hanno causato disagi anche all’ospedale Sant’Anna dove il parcheggio dei dipendenti si è in parte allagato. Numerose altre le criticità in corso come, ad esempio la caduta domenica di un albero sulla strada a Val Rezzo. L’intervento della Protezione civile ha evitato l’isolamento della Val Cavargna. Intanto proseguono incessanti le precipitazione che andranno avanti anche nelle prossime ore. E’ possibile verificare tramite il Piano di Emergenza presente sul sito del Comune di Como o l’app Librarisk qual è l’area di emergenza più vicina alla propria casa e il percorso più sicuro per raggiungerla. Secondo 3Bmeteo, domani si avrà una tregua con possibili piovaschi soltanto al mattino. Ancora piogge previste per mercoledì e giovedì. Il cielo sereno dovrebbe tornare venerdì e sabato.

  • Alpe Pessina in Valsolda. Il bivacco è ora  “Capanna Bonardi-Mazzoleni”.

    Alpe Pessina in Valsolda. Il bivacco è ora “Capanna Bonardi-Mazzoleni”.

    Il bivacco dell’Alpe Pessina  nella Foresta Regionale Valsolda, da sabato 9 giugno è la “Capanna Bonardi- Mazzoleni”. Con questa dedica Ersaf ha voluto ricordare Mauro Bonardi, già sindaco di Carlazzo e dipendente dell’ufficio Ersaf di Lecco e Antonio Mazzoleni, capo squadra Ersaf, recentemente scomparsi, che sono stati gli artefici della rinascita della baita trasformata da rudere in un bivacco accogliente, sempre aperto e a disposizione degli escursionisti.

    Quella di sabato è stata una giornata di ricordi, commozione e festa tra tanti amici, i familiari, con il vicesindaco di Carlazzo (da domenica sindaco) Antonella Mazza, il primo cittadino di Porlezza Sergio Erculiani e la presidente Ersaf Elisabetta Parravicini.

    “A Mauro e Antonio va il nostro grazie per quanto hanno fatto e per la loro testimonianza preziosa – ha sottolineato commossa Parravicini -. Siamo in tanti oggi a ricordarli e, in questa che è una delle mie ultime uscite sul territorio come presidente di Ersaf, sono particolarmente fiera di ricordare due colleghi che con il loro impegno e la loro passione si prodigavano per il territorio e la sua comunità”.

    La cerimonia è stata conclusa dalla benedizione impartita da don Francantonio Bernasconi, che ha ricordato i due amici, e dallo scoprimento della targa di dedicazione.

    Bonardi e Mazzoleni erano particolarmente legati al bivacco dell’Alpe Pessina,  situato nei boschi della Valsolda, tra le Cime di Bronzone (1396 metri) a Nord e il Monte Bronzone (1434 metri) a sud.

    Quello che era diventato un rudere è stato trasformato dal loro lavoro in un luogo accogliente: parte in muratura e parte in legno, ora la capanna è formata da un locale con tavolone e panche, rustici sgabelli, camino, stufa economica, fornello con bombola, armadietto pensile, alcune pentole e stoviglie. Nel piccolo soppalco, raggiungibile con una scala a pioli, ci sono due posti letto. Acqua sorgiva, barbecue e legnaia all’esterno.

  • Analisi sospette: condannato consulente della Procura di Como

    Analisi sospette: condannato consulente della Procura di Como

    Tre anni e 10 giorni di condanna. È la decisione presa dal Collegio di Como in merito a una vicenda che aveva riguardato uno storico consulente della Procura (difeso da Edoardo Pacia) che veniva nominato quando si dovevano svolgere le analisi delle sostanze stupefacenti sequestrate. L’accusa ha contestato il fatto che le stesse analisi non venissero svolte correttamente (il periodo preso in esame è andato dal 2009 al 2015), invocando una condanna quasi doppia, a 6 anni di reclusione. Ieri sera è arrivata la decisione che ha alleggerito più capi di imputazione, dimezzando la pena. L’indagine era partita nel 2015, quando la difesa di un indagato per detenzione di droga aveva avanzato sospetti sulla genuinità delle consulenze.

  • Anche Guerra e Orsenigo replicano ai pentastellati

    Anche Guerra e Orsenigo replicano ai pentastellati

    Reazioni anche dal Pd dopo le dichiarazioni sulle grandi opere viabilistiche attese dal territorio rilasciate dai due esponenti del Movimento 5 Stelle, Erba e Aleotti, che di fatto affossano la variante della Tremezzina e il secondo lotto della Tangenziale di Como.

    Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, già deputato del Pd è lapidario: «Per la Variante il progetto esecutivo è in fase di redazione, mi risulta che nel progetto approvato il cantieri duri 5-6 anni. Non nego che ci saranno disagi, ma ne vale la pena. La questione è politica: se non si vuole questo intervento lo si dica chiaramente a chi lo attende da anni. Interventi simili altrove sono già stati realizzati e non si sono avute le apocalissi che paventano i Cinquestelle».

    Dura anche la presa di posizione di Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Pd: «I consiglieri M5S dovrebbero dirci cosa intende fare il loro ministro. Essere cioè chiari una volta per tutte sul futuro del secondo lotto perché non è un sogno, come dicono, ma una decisione del governo gialloverde, dove però il responsabile delle infrastrutture, e dunque anche della tangenziale comasca, è un pentastellato. Se il presidente della Regione Attilio Fontana dice che aspetta i soldi dal governo, facciano sapere ai comaschi se davvero il ministro intende impegnarsi a trovare le risorse».

  • Ancora un licenziamento in Comune: e c’è già un ricorso davanti al giudice

    Ancora un licenziamento in Comune: e c’è già un ricorso davanti al giudice

    Un’altra dipendente del Comune di Como è stata licenziata per una serie di presunte omesse timbrature e presenze sul posto di lavoro. Polverone che torna a sollevarsi quando il primo – che risaliva a gennaio, quando ci fu il primo licenziamento – non si era ancora placcato, visto che il prossimo 12 luglio la questione verrà affrontata davanti al giudice del lavoro di Como.

    L’avvocato che cura gli interessi della prima dipendente licenziata cui vengono contestati tre episodi, ha infatti presentato i motivi del ricorso che ruotano attorno a più punti. Un contrattacco che porterà il Comune di fronte al giudice del lavoro cui è stato chiesto l’annullamento del licenziamento con ordine di reintegro della lavoratrice e risarcimento di danno e spese legali.

    Ma se questo fronte, come dicevamo, è ancora discusso, nelle scorse ore se n’è aperto un secondo identico. Un’altra lavoratrice di Palazzo Cernezzi è stata licenziata per sette episodi di timbrature di cartellini e attestazioni di orari contestati dalla dirigente. Fatti che sarebbero avvenuti tra il 28 dicembre del 2017 e il 16 gennaio del 2018, sei a gennaio e uno solo a dicembre.

  • Andrea Manfredi, scomparso nell’incidente aereo in Indonesia, nel 2010 aveva vinto sul Ghisallo

    Andrea Manfredi, scomparso nell’incidente aereo in Indonesia, nel 2010 aveva vinto sul Ghisallo

    Aveva vinto la gara Cabiate-Ghisallo nell’ambito della Giornata nazionale della bicicletta nel 2018. C’è anche un ricordo legato al Comasco – di fatto uno dei suoi successi importanti – legato ad Andrea Manfredi, l’ex ciclista scomparso nell’incidente aereo in Indonesia. Nella caduta del Boeinf della Lion Air hanno perso la vita 189 persone.

    Il Centro spirituale del ciclismo di Sesto Fiorentino, che in precedenza lo aveva premiato, qual giorno aveva riportato la cronaca della gara, con una bella foto dell’arrivo. Ecco la cronaca dal sito castellinacentropritualeciclismo.it.

    Andrea Manfredi, 18 anni, toscano del Team Ambra-Cavallini-Vangi, con le lacrime agli occhi e le braccia alzate verso il cielo per dedicare questa sua ottava vittoria stagionale a Emilio Puccetti, suo direttore sportivo prematuramente scomparso nei giorni scorsi a causa di un male incurabile, taglia vittorioso il traguardo del“Trofeo Gr. Uff. Cav. Renato Conti ed Ezio Bellotta a.m.”organizzato dall’UC Cabiatese con partenza da Cabiate ed arrivo sulla vetta della Madonna del Ghisallo, salita scalata dalla parte più dura cio’è, provenendo da Bellagio per i 160 corridori che hanno preso il via per pedalare su di un circuito locale di circa 7 chilometri, ripetuto sei volte prima di puntare verso il Lago di Como in località Bellagio da dove inizia la scalata alla Madonna del Ghisallo.

    Ed è proprio sulle rampe del Colle tanto caro ai ciclisti che si scatena la battaglia tra i corridori più forti in gruppo che si contenderanno la vittoria proprio “pestando” sui pedali nelle ultime decine di metri della salita dove il toscano Andrea Manfredi replica la vittoria ottenuta poco prima dal suo corregionale Umberto Orsini tra gli allievi, staccando di ruota l’ex europeo Luca Wackermann, (Biringhello), battuto si ma che conferma il suo splendido stato di forma attuale.

  • Tangenziale, un’opera inutile e devastante» Associazioni ambientaliste schierate contro l’ipotesi secondo lotto

    Tangenziale, un’opera inutile e devastante» Associazioni ambientaliste schierate contro l’ipotesi secondo lotto

    «Un progetto inutile, costoso e devastante». Le associazioni ambientaliste brianzole non usano mezzi termini per “condannare” l’ipotesi di realizzare il secondo lotto della tangenziale di Como. Un’opera molto discussa ma che, allo stato attuale dei fatti, non è in alcun modo in programma. Da tempo infatti i politici ne parlano – specialmente quando si dibatte sulla possibile gratuità del primo lotto – anche se attualmente non solo non esistono i finanziamenti, ma non è stato scelto nemmeno il progetto da seguire. Due infatti sarebbero, ad oggi, i possibili tracciati dell’opera: uno dal costo di circa 800 milioni di euro con parte del percorso in galleria e il secondo – tornato d’attualità durante l’ultima riunione del Tavolo della Competitività che ha ospitato in città il presidente di Regione Lombardia Atilio Fontana e l’assessore ai Trasporti Claudia Maria Terzi – dal costo stimato di 670 milioni di euro e dall’impatto ambientale minore. «Non si deve realizzare l’opera – scrivono le associazioni ambientaliste (i firmatari sono Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera, Le Contrade – Inverigo, WWF Insubria, L’Ontano – Montorfano, Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” – Alzate Brianza, Il Gambero – Capiago Intimiano, Sinistra e Ambiente – Meda, La Puska – Lentate sul Seveso, Circolo Legambiente di Cantù – Green Station) nè in superficie, nè in tunnel, sospendendo qualsiasi ulteriore spreco di soldi pubblici in nuovi o vecchi progetti. L’impatto dell’infrastruttura sull’ambiente naturale circostante sarebbe insostenibile. Il passaggio in superficie devasterebbe le ultime aree agricole e naturali della zona collinare brianzola, di alto pregio ambientale. Nel caso di passaggio sotterraneo avremmo un pesante impatto sul sottosuolo e sul delicato equilibrio idrogeologico del territorio, falde acquifere in particolare. In entrambi i casi, si avrebbe dunque la deturpazione della naturalità dei luoghi». Uno stop secco e definitivo che invita a guardare altrove per risolvere i problemi della mobilità. «Se ci sono i soldi pubblici (per il progetto del secondo lotto si parla addirittura di 700 milioni di euro), questi devono essere investiti anzitutto nel rilancio della mobilità ferroviaria, attraverso il potenziamento delle linee esistenti e, per quanto riguarda la direttrice ovest-est, in particolare della ferrovia Como-Lecco, il cui servizio versa in condizioni pietose. Deve essere contemporaneamente potenziato il trasporto pubblico tramite i bus e incentivata la “mobilità dolce”, attraverso la realizzazione di piste ciclo-pedonali», suggeriscono le associazioni che invitano anche a prendere in considerazione anche la situazione attuale di alcuni importanti collegamenti. «Per le strade esistenti possono poi essere previsti interventi mirati per sistemare le criticità locali, sia sulla statale Como-Bergamo che su altre strade provinciali e locali».

  • “Aree di confine”, Varese e Como unite. Obiettivo, evitare la fuga in Svizzera

    “Aree di confine”, Varese e Como unite. Obiettivo, evitare la fuga in Svizzera

    Formare i dipendenti, fargli acquisire competenze specifiche per poi vederli migrare, in molti casi, verso la vicina e ben più remunerativa Svizzera. È questo il rischio, sempre più concreto, con il quale convivono ormai da tempo gli imprenditori che operano a ridosso della dogana.Una realtà che ha spinto, ormai un anno fa Confartigianato Varese a studiare un progetto per cercare di invertire la rotta. Non si tratta – come detto più volte dai protagonisti – di dichiarare “guerra” alla vicina confederazione ma di un progetto di legge apposito. E proprio ieri mattina è stato formalizzato l’accordo di collaborazione com Confartigianato Como per allargare il consenso e il perimetro del progetto di legge “Aree di Confine”. L’intento è quello di aumentare il netto in busta a favore dei dipendenti italiani occupati nelle imprese con sede entro i venti chilometri dal confine con il Canton Ticino. E, di conseguenza, limitare il dumping salariale elvetico e la fuga delle professionalità nel cantone svizzero di lingua italiana. «Un segnale importante di condivisione degli obiettivi e del senso stesso di una norma che punta a tutelare il tessuto produttivo locale, frenando la pericolosa china della desertificazione aziendale che riscontriamo in tutte e due i territori» ha detto Marco Galimberti, presidente di Confartigianato Imprese Como. Il progetto di legge si concentra su un regime fiscale incentivante e, in particolare, il reddito da lavoro dipendente prodotto nel territorio dello Stato Italiano da lavoratori residenti in Italia e dipendenti di aziende con sede legale entro i 20 chilometri dal confine con Svizzera, Austria, Francia e Slovenia, concorre alla formazione della base imponibile nella misura che va dal 70 al 50%. «Con Confartigianato Como alziamo l’asticella e contiamo di coinvolgere un numero sempre maggiore di imprese a sostegno di un intervento che, a questo punto, il legislatore non potrà più trascurare», dice Davide Galli, presidente di Confartigianato Imprese Varese. Il peso specifico di questa intesa ne estende l’azione a un territorio che conta quasi un milione e 500mila abitanti e un numero di imprese – 118mila – non trascurabile. «Stiamo parlando di due tra i territori a più alta trazione produttiva dell’intero Nord Italia, con un Pil pro capite stimato in 25mila euro circa e un numero di aziende per chilometro quadrato tra i più elevati del Paese» conferma Galimberti. «Nei prossimi giorni Confartigianato Como prenderà contatto con le aziende locali per segnalare l’iniziativa e lo stesso farà nei confronti delle amministrazioni comunali – prosegue Galimberti – Al contempo solleciteremo gli esponenti politici comaschi».