Categoria: Cronaca

  • Cermenate, minore arrestato per spaccio

    Cermenate, minore arrestato per spaccio

    I carabinieri di Cermenate hanno arrestato ieri un 17enne per spaccio di sostanze stupefacenti.

    Da tempo i militari sono impegnati nel monitoraggio delle aree boschive, sopralluoghi e appostamenti.

    Il giovane è stato sorpreso mentre cedeva lo stupefacente all’interno del Parco Scalabrini. E’ stato fermato dai carabinieri dopo una breve fuga.

    Aveva circa 233 grammi di marijuana che gli sono stati sequestrati. Ancora minorenne, seppure solo per pochi mesi è stato portato al Beccaria di Milano.

  • Cernobbio, in fuga due ladri intercettati dai carabinieri. Nell’auto attrezzi da scasso

    Cernobbio, in fuga due ladri intercettati dai carabinieri. Nell’auto attrezzi da scasso

    Gli attrezzi da scasso trovati nel bagagliaio dell’auto intercettata dai carabinieri venerdì sera

    Erano a bordo di un’auto rubata, una Volkswagen Golf di colore scuro cui erano state applicate targhe sottratte a un’altra vettura, e nel bagagliaio avevano diversi attrezzi da scasso. I due ladri, intercettati venerdì scorso alle 22  da una pattuglia dei carabinieri in via Marconi a Cernobbio, sono dapprima fuggiti ad alta velocità, inseguiti dai militari dell’Arma, poi hanno abbandonato la vettura nella vicina via Fermi e si sono dileguati a piedi tra gli alberi, facendo perdere le proprie tracce. Nel bagagliaio dell’auto lasciata al bordo della strada dai due malviventi, i carabinieri hanno trovato cacciaviti, grimaldelli, un flessibile per tagliare i metalli e altri attrezzi utili per compiere furti nelle abitazioni. La Golf, inoltre, è risultata rubata il 22 gennaio di quest’anno a Casnate con Bernate, mentre le targhe sono il frutto di un altro furto, messo a segno il 4 maggio scorso a Uggiate Trevano. Il mezzo è stato sottoposto a rilievi da parte del nucleo operativo della Compagnia di Como, nel tentativo di trovare tracce utili all’identificazione dei due ladri.

    Il movimentato episodio, come detto, è avvenuto venerdì sera attorno alle 22. I carabinieri della stazione di Cernobbio stavano pattugliando la cittadina in riva al Lario nell’ambito di un servizio di controllo del territorio mirato proprio alla prevenzione e alla repressione del fenomeno dei furti nelle ville.

  • Chef comasco a “La prova del cuoco”

    Chef comasco a “La prova del cuoco”

    Ci sarà anche un concorrente comasco lunedì in gara su Rai Uno aLa prova del cuoco, la trasmissione gastronomica condotta da Elisa Isoardi (nella foto, oggi era ospite del Forum di Coldiretti a Villa Erba di Cernobbio) in onda a partire dalle 11.30.Il concorrente lariano si chiama Piergiorgio Ronchi e affronterà in una prima “manche” Grazia Agostino da Alberobello (Ba), in una sfida tra sapienza culinaria del Nord e tradizione meridionale: a suon di menù si affronteranno affiancati dagli chef Elis Marchetti da Ancona e Alessandro Boglione da Cuneo. A giudicarli, ci sarà lo chef stellato Adriano Baldassarre affiancato dalla giornalista enogastronomica Francesca Romana Mezzadri. Con loro, “giurato per un giorno”, lo scrittore Fulvio Abbate, inventore della televisione web Teledurruti e autore per “La Nave di Teseo” del recente libroLove.La puntata di domani inizierà parlando della melagrana, con la ricetta dello chef piemontese Roberto Carcangiu, che preparerà un piatto di grande sapore: “straccetti di tacchino alla melagrana”. Con lui, l’esperta in fitoterapia Stefania La Badessa da Parma e la nutrizionista Maristella Marchetti da Ascoli Piceno che sveleranno tutte le proprietà benefiche di questo frutto.Nel “Duello all’italiana” di mezzogiorno, lo chef mantovano Roberto Botturi sfiderà il collega vigevanese Riccardo Carnevalinella rivisitazione di un grande classico della cucina meneghina, il risotto alla milanese, mentre per lo spazio “Cucina mia”, lo chef romano Fabio Campoli proporrà un piatto ricco e originale, il “polpettone con mortadella e cicoria in crosta di pane”.Spazio anche alla creatività della tradizione con lo chef Luca Pappagallo che realizzerà una semplice, ma gustosa zuppa di cipolle alla fiorentina.Nel corso della puntata l’inviato Ivan Bacchi sarà a San Martino in Pensilis (Cb), alla ricerca di un piatto perduto della tradizione molisana, la pampanella.

  • Chiesa Valmalenco, trovato il corpo senza vita di Mattia Mingarelli

    Chiesa Valmalenco, trovato il corpo senza vita di Mattia Mingarelli

    Scomparso dal 7 dicembre scorso, è stato trovato senza vita a poche centinaia di metri dal rifugio nel quale era stato visto per l’ultima volta Mattia Mingarelli, il 30enne di Albavilla sparito nella zona di Chiesa Valmalenco, in provincia di Sondrio. Per ora ancora nessuna certezza sulla causa della morte.

    Il corpo dell’uomo è stato trovato attorno alle 17 di oggi. Dalle prime informazioni, a scoprirlo sarebbe stato un poliziotto in servizio a Chiesa Valmalenco. Mattia era a meno di 500 metri dal rifugio Ai Barchi, il locale passato al setaccio dai carabinieri durante le indagini e sequestrato dagli inquirenti, che però sembra non avessero trovato tracce utili a chiarire il mistero della scomparsa del 30enne.

    Mattia Mingarelli era stato visto per l’ultima volta proprio nella zona del rifugio. Venerdì 7 dicembre, era arrivato a Chiesa per trascorrere il week-end nella baita affittata dalla sua famiglia. Aveva lasciato auto e bagagli per poi raggiungere un rifugio alpino della zona per pranzare. Si è poi congedato dicendo che sarebbe tornato per cena ma non si è più visto.

    Dopo aver pranzato, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il trentenne, agente di commercio in una ditta di Dubino, in provincia di Sondrio sarebbe andato a fare una passeggiata con il cane. L’ultimo segnale è proprio una foto dell’amato animale, pubblicata alle 16. Poi il silenzio. Il cane e il telefono del giovane erano stati trovati subito a poca distanza dalla baita.

    Le ricerche di Mattia erano state avviate subito dopo la denuncia di scomparsa della famiglia e avevano coinvolto decine di operatori e volontari. Parallelamente avevano indagato i carabinieri di Chiesa e i colleghi del nucleo investigativo scientifico di Milano. Oggi, a distanza di quasi venti giorni, il ritrovamento del corpo senza vita e tante domande ancora senza risposta.

  • Cibo, la sfida etica di Torelli

    Cibo, la sfida etica di Torelli

    Il medico Franco Berrino

    Scegliere ciò che mangiamo con consapevolezza è un atto rivoluzionario che può cambiare il mondo. Ne è convinto  Thomas Torelli, regista e scrittore che sarà ospite a Como sabato 9 giugno alle  ore 20.30 nella Sala Bianca del Teatro Sociale di Como, ospite della a Fondazione Prima Spes Onlus.

    Al centro del dibattito le conseguenze delle nostre scelte alimentari. “Food ReLOVution: tutto ciò che mangi ha una conseguenza” è un coinvolgente e rivelatore documentario che esamina le conseguenze della cultura della carne in vista della crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull’ambiente, mostrando come questi problemi globali riguardino tutti e siano strettamente correlati tra loro.

    Il film si avvale del contributo di personalità autorevoli e stimati professionisti: Carlo Petrini, gastronomo, fondatore e presidente di Slow Food, associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi lo produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi; Frances Moore Lappé, scrittrice e attivista statunitense che si occupa di politiche alimentari e democrazia; Franco Berrino, medico, patologo, epidemiologo e coordinatore del progetto DIANA, sulla relazione tra alimentazione e tumori; James Wildman, attivista ed educatore alla compassione per la Fondazione per i Diritti Animali della Florida; Marilù Mengoni, biologa nutrizionista, dottoressa in psicologia e membro del Comitato Scientifico di AssoVegan; Noam Mohr, professore di fisica ed esperto di cambiamenti climatici e riscaldamento globale; Peter Singer, definito “il più influente filosofo vivente” e considerato il “profeta della liberazione animale”; T. Colin Campbell, medico, per 40 anni in prima linea nella ricerca nutrizionale; Thomas M. Campbell, medico e direttore di un’organizzazione no profit che si occupa di promuovere un’alimentazione ottimale attraverso l’educazione scientifica; Vandana Shiva, scienziata, ambientalista e attivista indiana, che da anni si batte per la tutela della diversità biologica. Ingresso libero, si consiglia di prenotare il posto all’indirizzo maila.brignola@fondazioneprimaspes.org

  • Cicogne multietniche sul Lago di Como

    Cicogne multietniche sul Lago di Como

    Primi nati José Edoardo (Valduce) e Bozhidar Blagovest (Sant’Anna)

    Quattro nuovi comaschi sono venuti alla luce, due sul finire dell’anno vecchio e due nei primi attimi del nuovo. Segni di una società multietnica.Ieri mattina l’assessore alle Pari Opportunità della giunta Landriscina Elena Negretti è stata all’ospedale Valduce per salutare gli ultimi nati a Como nel 2018 e i primi del 2019, con il primario Daniele Merazzi.

    Nel nosocomio di via Dante a Como, tenuta in braccio da mamma Aicha El Aissaoui e vegliata da papà Abdenour Lkrimi l’ultima nata è stata Oumniya Lkrimi, di origine marocchina, peso 3600 grammi, venuta alla luce alle ore 15,24 del 31 dicembre.Sempre al Valduce il primo nato del 2019 è stato Sanchez Molina José Edoardo, nato alle ore 00,57, peso 3 chili e 40 grammi, figlio di una coppia di El Salvador, papà Pedro Aristides Sanchez Gonzales e mamma Deysi Guadalupe Molina Sanchez.L’ultimo nato dello scorso anno all’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia, venuto alla luce alle ore 23,50 è stato Jairo Oteri, 3650 grammi di peso, figlio di madre italiana, Teresa Oteri, e di padre del Venezuela, Jorge Oteri. Il piccolo è stato festeggiato dal sindaco Pierluigi Mascetti accompagnato dal primario di Ginecologia Paolo Beretta.Il primo nato al Sant’Ana è stato poi Bozhidar Blagovest Filchev, figlio di genitori originari della Bulgaria e residenti a Rocvello Porro, natio alle 3.48 e con un peso di 2886 grammi, da mamma Yanita filcheva e papà Blagovest Filchev.

  • «Cimiteri, piano antidegrado il prossimo anno»

    «Cimiteri, piano antidegrado il prossimo anno»

    Pettignano: «Va inserito nel piano delle opere, con i soldi necessari a bilancio»

    «I cimiteri nella giornata dei defunti? Tutti puliti e senza erbacce, ho provveduto personalmente a un sopralluogo, il nostro piano di manutenzione ordinaria ha funzionato bene».

    Parola di Francesco Pettignano, assessore ai Servizi cimiteriali di Palazzo Cernezzi. Che si è mobilitato nei giorni scorsi per far ottenere alla città un secondo forno crematorio per ovviare all’incresciosa situazione di quello esistente fermo ormai da troppo tempo. E che sul degrado in cui versano le infrastrutture cimiteriali ha già pronto, dice, un piano operativo per il prossimo anno.

    «I cimiteri in occasione della commemorazione dei defunti – ripete Pettignano – sono stati tutti ripuliti, ricordo in particolare il taglio dell’erba al cimitero di Camerlata che è stato effettuato ben due volte. Altro discorso però riguarda il degrado in cui versano le strutture murarie. Ho già parlato con i tecnici del settore a Palazzo Cernezzi, sono anni che non si fa manutenzione nei cimiteri cittadini a livello strutturale e in giunta siamo concordi su questo, occorrerà inserire nel piano delle opere pubbliche un intervento straordinario che andrà opportunamente progettato in ogni suo dettaglio e su cui si dovranno mettere a bilancio i fondi necessari».

    Molti comaschi ieri, nella giornata in ricordo dei defunti, si sono recati a far visita alle tombe dei propri cari nei cimiteri cittadini. Ieri mattina si è svolta anche la cerimonia in onore dei Caduti al cimitero Monumentale, alla presenza delle autorità civili e militari, compreso il sindaco Mario Landriscina.

    Nei giorni scorsi Palazzo Cernezzi, attraverso una nota, ha comunicato che i cimiteri cittadini resteranno aperti dalle 8 alle 17 tutti i giorni anche oggi e domani, domenica 4 novembre.Il Comune di Como ha fatto inoltre sapere che, sempre nel segno del ricordo e della memoria condivisa, oggi ci sarà l’ultima delle “Passeggiate Creative” a cura dell’associazione culturale comasca “Sentiero dei Sogni” , dal titolo “Sant’Elia, Terragni e i soldati semplici”, dedicata alle vittime comasche delle due guerre mondiali.Il ritrovo sarà alle 9.45 alla Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi in via Diaz 84.

    Domani, domenica 4 novembre alle 10.30 è fissata invece la celebrazione della “Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” al Monumento ai Caduti di Giuseppe Terragni (basato su un disegno di “torre faro” dell’architetto futurista comasco Antonio Sant’Elia, morto al fronte nel 1916) in viale Puecher.

  • «Cinghiate e botte al figlio piccolo». Chiesti 8 anni in totale per i genitori

    «Cinghiate e botte al figlio piccolo». Chiesti 8 anni in totale per i genitori

    Otto anni complessivi di carcere, quattro per la mamma (una ucraina di 37 anni) e altrettanti per il marito italiano di 54 anni. È la richiesta dell’accusa al termine di un processo per maltrattamenti in famiglia e lesioni sul figlio di lei, avuto prima di trasferirsi in Italia e sposarsi. Il piccolo, in età da scuola elementare, nel corso dell’incidente probatorio che si è tenuto nei mesi scorsi in tribunale avrebbe riferito di quanto avveniva in casa. Una storia da brividi, quella che si legge, con calci, pugni, cinghiate, punizioni dove il bambino doveva inginocchiarsi sui semi di grano saraceno e perfino, per scoraggiare il racconto dei fatti ad altre persone, veniva chiuso dentro una valigia. I genitori raccontano però un’altra storia, ben diversa da quella del figlio. Riconoscono un livido alla gamba come causato dal padre («con un calcio») ma negano tutte le altre accuse della Procura. L’avvocato, proprio per questo, ha chiesto l’assoluzione per la madre da tutte le contestazioni e l’assoluzione del padre dai maltrattamenti, con il minimo della pena solo per il calcio ammesso in aula. Sentenza a luglio.

  • Clima bizzarro, Coldiretti fa il conto dei danni

    Clima bizzarro, Coldiretti fa il conto dei danni

    Nuova grandinata, nel tardo pomeriggio di mercoledì, nel Comasco e nella Bassa brianzola. E’ l’ennesimo colpo di coda delle repentine inversioni termiche che si abbattono sulle campagne e sull’agricoltura, in una primavera caratterizzata dall’incertezza. E che continua a provocare danni all’agricoltura lariana.

    Chicchi di grandine caduti nel Triangolo Lariano

    I ritardi sono pesanti: è di fatto saltata, su un’ampia fascia delle alture lariane, la raccolta del fieno maggengo, il primo “taglio” dell’anno: le ripercussioni incidono sull’intera filiera di latte e formaggi, posto che le imprese che non hanno potuto effettuare lo sfalcio dei propri prati sono, di fatto, costrette ad acquistare esternamente il prodotto.

    Le piogge di questi giorni sono peraltro conseguenti alla grandinata della scorsa settimana che ha allettato il fieno su ampie aree, pregiudicando per molte imprese la possibilità di raccoglierlo o, nei casi migliori, costringendole a posticipare le operazioni di taglio di diverse settimane.

    Per di più, la carenza di prodotto sta portando i prezzi di fieno maggengo e di fieno di erba medica pressato a quotazioni particolarmente alte sul mercato, che nelle scorse settimane hanno toccato livelli record, superando i 200 euro alla tonnellata. Per il fieno maggengo era dal 2004 che non si toccavano prezzi così elevati, mentre per il fieno di medica era dal 2014 che i listini non avevano più superato la soglia psicologica dei 200 euro alla tonnellata.La raccolta del maggengo è particolarmente importante: si tratta del primo sfalcio dei prati stabili, effettuato nella prima metà di maggio, a cui seguono lo sfalcio agostano e il terzuolo. Il primo taglio costituisce, per una gran parte delle imprese, circa la metà della produzione dell’intera annata.

    Oltre alla pioggia vi sono anche problematiche derivanti dalle basse temperature, che rallentano in modo molto evidente lo sviluppo delle piante in pieno campo (mais e ortaggi in modo particolare): in diversi terreni si notano ingiallimenti su queste colture.

    Sono in particolare ritardo anche le semine, per l’impossibilità di avviare le lavorazioni in campo nell’alternanza continua di sole e pioggia.In ritardo anche lo sviluppo le coltivazioni orticole, dopo un inverno che si è protratto oltremisura e un clima incerto che – stando alle previsioni – darà anche nei prossimi giorni un’alternanza tra sole e pioggia: e all’agricoltura, purtroppo, non resta che sottostare alle bizze del clima, e pagarne le conseguenze.

  • Coltellate alla gola e al torace: tentato omicidio a Turate

    Coltellate alla gola e al torace: tentato omicidio a Turate

    Quattro coltellate al connazionale, in parte dirette alla gola, in parte al torace.  I carabinieri della stazione di Turate, nel corso della notte, hanno arrestato e portato al Bassone un albanese di 37 anni accusato ora dalla procura di Como di tentato omicidio e porto di armi o oggetti atti ad offendere.

    Sarebbe lui l’autore dell’aggressione avvenuta in strada, in viale Roma, quando la mezzanotte era passata da una ventina di minuti. I contorni del fatto di sangue sono tutti da ricostruire, a partire dal movente. A lanciare l’allarme sarebbero stato alcuni cittadini presenti sul luogo del ferimento o che comunque si sarebbero accorti di quanto stava avvenendo.

    L’indagine lampo è stata condotta dai carabinieri della caserma del paese che hanno ascoltato le testimonianze dei presenti, risalendo subito all’autore delle coltellate. I militari dell’Arma sono poi andati a suonare al campanello del sospettato trovandolo in casa. Addosso aveva ancora gli abiti sporchi di sangue.

    L’arma utilizzata per ferire la vittima al momento non sarebbe stata trovata. L’aggressore se ne sarebbe liberato subito dopo non fornendo agli inquirenti elementi utili per poter risalire al punto dove sarebbe stata gettata. Gli abiti indossati dal fermato sono stati sequestrati. Il ferito è in prognosi riservata all’ospedale di Legnano.