Referendum sul taglio del parlamentari: alle urne domani e lunedì 467.802 comaschi
Urne aperte in tutta la provincia di Como per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15. Sul Lario si vota contestualmente anche in 10 comuni con meno di 15mila abitanti per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. In nessuno di questi comuni è previsto il turno di ballottaggio, che altrove si svolgerà invece il 4 e 5 ottobre.
In provincia di Como sono chiamati ad esprimersi sul quesito referendario 467.802 elettori, in maggioranza donne: 239.299 (pari al 51,15%) contro 228.503 uomini (48,85%). I seggi sul territorio saranno 551, 4 dei quali in ospedale: uno a Como, al Valduce, uno a Erba al Fatebenefratelli e due a San Fermo della Battaglia, al Sant’Anna.
Tra i 148 comuni lariani sono sempre moltissime le realtà elettoralmente piccole o piccolissime: 48 paesi non superano i mille aventi diritto; di questi, 28 ne hanno meno di 500 e 14 addirittura meno di 250. Sul podio dei micro-comuni, come sempre, i paesi valligiani. Dopo l’ultima revisione delle liste, la speciale classifica è stata vinta da Zelbio, dove potranno votare in 129. Subito dietro ci sono Val Rezzo (133 aventi diritto) e Livo (141).Sul fronte opposto, sono 22 i centri abitati con più di 5mila elettori. Soltanto tre, però, superano quota 15mila: Como (63.194), Cantù (30.486) e Mariano Comense (19.236).
Quelle di domani saranno anche, e soprattutto, le prime elezioni con il Covid-19 ancora minaccioso e presente. Nei seggi – compatibilmente con le caratteristiche strutturali degli edifici adibiti a tale scopo, spesso scuole costruite decenni addietro – saranno previsti percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, segnalati chiaramente in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i due diversi flussi. L’obiettivo è evitare assembramenti, motivo per cui è possibile anche il contingentamento degli accessi e l’eventuale creazione di apposite aree di attesa all’esterno.
I locali destinati al seggio dovranno comunque essere sufficientemente ampi per consentire un distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti dell’ufficio elettorale sia tra questi ultimi e gli elettori. Per accedere ai seggi, che dovranno comunque essere dotati di finestre per favorire il ricambio d’aria regolare e l’aerazione naturale, sarà obbligatorio indossare la mascherina.
In via eccezionale, soltanto per questo turno elettorale, non sarà il presidente di seggio a inserire la scheda elettorale nell’urna: lo farà direttamente l’elettore. La norma, transitoria, è stata specificata in una circolare del ministero dell’Interno emanata il 14 agosto scorso.«L’elettore – si legge nella circolare – dopo essersi recato in cabina, aver votato e ripiegato la scheda o le schede, deve provvedere a inserirle personalmente nella corrispondente urna».
Come sempre, per essere ammesso al voto, l’elettore dovrà presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento.Chi avesse smarrito la tessera elettorale, o avesse completato gli spazi riservati ai timbri, potrà ottenere un duplicato all’ufficio elettorale del Comune di residenza che resterà aperto per tutta la durata delle operazioni di voto.
