Adesso rubano anche i cavi dell’alta tensione

E la Bassa rimane al buio

(l.o.) Furto di rame dai fili elettrici di alta tensione. È l’ultima trovata dei ladri del cosiddetto oro rosso. Isolano il rame per rubarlo, provocando veri e propri blackout alla linea elettrica. E intanto interi quartieri rimangono al buio e senza corrente anche per alcune ore, giusto il tempo per ripristinare il guasto.Un fenomeno che nella Bassa Comasca si sta ripetendo con una certa frequenza. Cermenate è uno dei paesi più colpiti: nelle ultime settimane gli episodi di questo tipo

sono stati almeno cinque. Ma blackout legati al furto di rame si sono verificati anche a Bregnano, a Cadorago e a Fenegrò.«Io sono stato informato di questi furti solo ieri direttamente dall’Enel – spiega il sindaco di Cermenate, Mauro Roncoroni – I ladri si spacciano per operai, salgono sui pali, isolano il rame e poi lo rubano». Colpiscono soprattutto di sera, quando il buio permette loro di agire senza dare troppo nell’occhio. La manomissione del cavo provoca l’improvvisa interruzione della corrente elettrica nelle abitazioni.«Stando a quanto mi è stato comunicato, l’Enel si è accorta dei furti proprio in seguito ai continui blackout che si ripetevano – aggiunge Roncoroni – Tra l’altro per ripristinare i cavi ci vogliono alcune ore».Chilometri e chilometri di rame rubati dalle linee dell’alta e media tensione con questa stessa tecnica. «L’allarme scatta sempre in ritardo – aggiunge il primo cittadino – Se qualche residente vede delle persone sui cavi pensa a degli operai, non certo a qualcuno che sta rubando il rame. Così gli episodi continuano a verificarsi. Ora è bene che i cittadini che notano movimenti sospetti chiamino subito il 112». A Fenegrò, non più tardi di qualche settimana fa, era scattato un blitz nell’area feste di via Europa. Sottratti diversi metri di cavo e una lampada. Era stato manomesso anche l’impianto elettrico dell’area. Quello che poteva sembrare un episodio isolato, con ogni probabilità era collegato a tutti i colpi di rame o “oro rosso” che si stanno ripetendo a macchia d’olio in tutta la Bassa Comasca.