Aggressione al parco, nel “branco” anche due comaschi
Due 18enni comaschi, evasi da una comunità per minori, sono accusati, assieme a due coetanei stranieri, di aver picchiato selvaggiamente un ex poliziotto della Questura di Sondrio.L’uomo, 53 anni, domenica scorsa era stato aggredito in un giardino pubblico di Morbegno mentre era con la figlia di 22 anni. I giovani componenti del branco sono accusati di tentata rapina e lesioni personali aggravate in concorso. Le indagini dei carabinieri di Morbegno sono proseguite senza sosta. I militari
dell’Arma hanno analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona dell’aggressione e già ieri sono arrivati all’identificazione dei responsabili del pestaggio.Quattro le persone denunciate, ragazzi di appena 18 anni. Due sono stranieri, un ecuadoregno e un lettone, mentre gli altri coetanei sono ragazzi comaschi evasi dalla comunità “Il Gabbiano”, dove erano stati inviati quando, ancora minorenni, si erano resi responsabili di altri reati.Tutti i componenti del branco sono stati riconosciuti dal 53enne picchiato e da altri testimoni della brutale aggressione. I carabinieri hanno anche sequestrato le felpe che i quattro giovani indossavano al momento del pestaggio. Gli indumenti saranno analizzati alla ricerca di eventuali tracce di sangue della vittima o di altri elementi che possano sostenere l’accusa. Il 53enne aggredito, ex poliziotto, lavora come impiegato civile in questura. Domenica scorsa, attorno alle 23, ha attraversato i giardini pubblici di Morbegno per tornare a casa con la figlia. I due sono stati circondati dai balordi che hanno chiesto all’uomo una sigaretta. Al rifiuto, l’hanno aggredito selvaggiamente, colpendolo ripetutamente con calci e pugni sotto gli occhi della figlia. Uno dei giovani ha anche provato a strappare la catenina che la vittima aveva al collo. I ragazzi sono poi fuggiti. L’uomo ha subìto numerose lesioni e ferite e ha 3 costole fratturate. Inizialmente soccorso dal titolare di una gelateria della zona, è stato trasportato in ospedale. È stato lui stesso a fornire una dettagliata ricostruzione dei fatti.
A. Cam.
