A due passi da Como c’è la «benzina dei truffatori»: mettono diesel diluito con l’acqua | Mai fare rifornimento

Stazione di servizio - CorrierediComo.it (Fonte Pexels)
Scandalo a Como, un video su TikTok testimonia l’ingegnosa truffa: alla stazione di servizio allungano il diesel con semplice acqua.
Attualmente, le piattaforme social sono diventate non solo un passatempo per milioni di utenti, ma anche uno strumento utile per informarsi e per condividere nuove scoperte, dai life hack alle dritte sul make-up.
Inoltre, grazie ai social alcune truffe possono essere sventate tramite gli alert online, soprattutto se riguardano una vasta platea di potenziali vittime.
In questo caso, l’ultima presunta frode riguarda un gesto quotidiano, quasi automatico, ovvero fare rifornimento di carburante. Nella fattispecie, cosa succede se il gasolio erogato alla stazione di servizio è stato allungato con acqua?
Il risultato, ovviamente, è disastroso: si rischiano ingenti danni al motore, costi di riparazione elevati e un percorso assai tortuoso per ottenere il doveroso risarcimento.
Acqua nel gasolio alla stazione di servizio
L’episodio è stato segnalato su TikTok dall’utente Mikele Dogliotti, che si è fatto riprendere mentre erogava del liquido da una pompa di gasolio nell’hinterland comasco, raccogliendolo in una bottiglia.
Dopo aver terminato l’erogazione, il TikToker ha esibito il contenuto della bottiglia di fronte alla videocamera, sostenendo che il gestore avesse miscelato il gasolio con acqua, in modo da pompare i guadagni a discapito delle tasche degli ignari clienti. L’acqua nel carburante, in effetti, è una delle contaminazioni più insidiose: non essendo combustibile, essa altera la miscela e compromette la combustione. Può infatti corrodere gli iniettori e il sistema di alimentazione, creare difficoltà di avviamento e un inevitabile calo delle prestazioni, ma anche provocare detonazioni anomale – il cosiddetto “battito in testa” – e danni permanenti al motore. I segnali più frequenti? Consumi elevati, rumori insoliti, ma anche spegnimenti improvvisi del mezzo. E, se il sospetto è fondato, occorre agire con tempestività.
@mikeledogliotti.official #acqua #viralvideos #viralvideo #viraltiktok #attualitatiktok ♬ suono originale – Mikele Dogliotti. official
Come difendersi dalle frodi al distributore
In questi casi, il Codice del Consumo – almeno a livello teorico – tutela il cliente: il gestore della stazione di servizio è infatti responsabile della qualità del prodotto venduto.
Per dimostrarlo, però, occorre adottare alcune misure precauzionali. In primis, è necessario conservare lo scontrino o la ricevuta dell’avvenuto rifornimento, ma vi consigliamo anche di richiedere una perizia tecnica al vostro meccanico di fiducia, in modo da certificare il danno, attribuendolo al carburante contaminato. Inoltre, è utile anche prelevare un campione di gasolio dal serbatoio per farlo analizzare, e inviare una raccomandata A/R al gestore e alla compagnia petrolifera, allegando tutta la documentazione: se essi non collaborano, si può procedere legalmente. Di recente, infatti, la Cassazione ha stabilito che il risarcimento è dovuto, purché venga dimostrato il nesso tra il rifornimento e il danno.