UFFICIALE: anticipato il cambio dell’orario | “Non aspetteremo l’ora legale di ottobre”: decisione epocale

Ora legale - CorrierediComo.it (Fonte Pexels)
Scoppia il caos in previsione del rituale cambio dell’ora, fissato per il prossimo 26 ottobre. Qualcuno, infatti, ha deciso di non adeguarsi: nuovo “fuso orario”?
Come ogni anno, sta per tornare uno dei momenti più discussi: il cambio dell’ora. Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, infatti, le lancette torneranno indietro di un’ora, siglando il passaggio dall’ora legale a quella solare.
Qualche ora in più di sonno in più? Probabile, visto che il passaggio avverrà di domenica, la giornata del relax per antonomasia. Ma, in parallelo, anche un’ora in meno di luce, con effetti non sempre piacevoli sull’umore e sul nostro ritmo biologico.
Secondo alcune ricerche, almeno il 25% degli italiani in questo periodo soffre di disturbi ricorrenti, con sintomi come insonnia, astenia e difficoltà a concentrarsi anche nei compiti più semplici, specialmente nei giorni immediatamente successivi.
E, come ogni anno, tornano in auge anche le immancabili polemiche. C’è chi invoca l’abolizione definitiva del cambio d’ora, chi lo difende per questioni di risparmio energetico e chi, infine, semplicemente lo subisce. A livello europeo, il dibattito è aperto dal 2019, ma ad oggi non è stata ancora presa una decisione omogenea e ufficiale per tutta l’UE. In un angolo del Nord Italia, però, qualcuno ha deciso di anticipare le scelte altrui, e di andare controcorrente: ecco di chi si tratta.
Quando il cambio di orario scatena un terremoto
L’aneddoto si riferisce a quanto recentemente accaduto presso l’Istituto Follador De Rossi, con sedi tra Agordo e Falcade, nel bellunese. Il direttivo ha infatti annunciato un nuovo orario scolastico che ha fatto infuriare centinaia di famiglie: secondo fonti locali, la rimodulazione degli orari comporterà l’anticipo delle lezioni mattutine e una riduzione delle pause, con l’obiettivo di ottimizzare il trasporto pubblico e di ridurre i costi energetici.
Una scelta che, però, ha scatenato una vera e propria sommossa genitoriale: ben 160 famiglie si sarebbero infatti rivolte a un avvocato per contestare la decisione, ritenuta “unilaterale e penalizzante per gli studenti“. E qui si inserisce anche il più ampio tema del cambio dell’ora nazionale. I genitori denunciano infatti che il nuovo orario provocherà effetti deleteri sul ritmo sonno/veglia dei ragazzi, già messo a dura prova dal passaggio all’ora solare. “Non si può ignorare il benessere psicofisico degli studenti“, avrebbe tuonato uno dei genitori coinvolti.
La versione dell’Istituto
In conclusione, mentre l’Italia intera si prepara a spostare le lancette dell’orologio, al Follador De Rossi si articola una battaglia ben più accesa.
Nonostante la scuola abbia difeso la propria scelta, sottolineando la necessità di una razionalizzazione e di un dialogo aperto con le famiglie, il clima resta teso come una corda di violino, tanto che il caso potrebbe finire sulla scrivania del TAR, se non si arriverà a un compromesso.