Dichiarazione dei redditi, ADDIO RIMBORSI: da oggi devi dare e basta senza prendere | Il comunicato ufficiale

Dichiarazione dei Redditi - CorrierediComo.it

Dichiarazione dei Redditi - CorrierediComo.it (Fonte Pixabay)

Modello 730, pessime notizie per chi attendeva i rimborsi: le email stanno già provocando una strage tra i contribuenti italiani.

Ogni anno, milioni di italiani si mettono in fila – virtualmente, oppure fisicamente presso i CAF o il proprio commercialista di fiducia – per compilare il famigerato modello 730.

Per i profani, si tratta della canonica Dichiarazione dei Redditi, che non rappresenta solo un appuntamento fiscale imprescindibile, ma anche la speranza di ricevere un lauto rimborso direttamente in busta paga o sulla pensione. E, diciamolo, chi non sogna di vedersi accreditare una bella sommetta extra, soprattutto di questi tempi?

Il carovita picchia duro, e riempire il carrello della spesa è un compito sempre più arduo, un’autentica corsa a ostacoli tra offerte, prezzi civetta e specchietti per le allodole. Senza dimenticare i costi per le utenze domestiche, ormai a livelli da record.

Sempre più italiani si chiedono quindi se riusciranno a recuperare, almeno in parte, alcune delle spese sostenute durante l’anno: ecco cosa è possibile scaricare e tutte le novità in merito.

Dichiarazione dei Redditi, quando il Fisco diventa un alleato

Occorre innanzitutto operare una distinzione tra spese deducibili e quelle detraibili. Le prime riducono il reddito imponibile, ovvero la base su cui si calcolano le tasse, mentre le seconde agiscono direttamente sulle imposte da pagare. Nel 2025, le voci che è possibile inserire nel 730 riguardano le spese sanitarie, i farmaci e i dispositivi medici, ma anche le cure termali regolarmente prescritte; vengono inoltre accettati gli interessi sul mutuo della prima casa, le spese scolastiche e universitarie, le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni e i contributi previdenziali fino a 5.164,57 euro.

Infine, anche le donazioni a ONLUS, ONG e le spese per l’abbattimento delle barriere architettoniche danno diritto a un rimborso, purché ogni transazione sia avvenuta con metodi tracciabili e in presenza di una esaustiva documentazione fiscale. Ormai, però, lo sappiamo: dove c’è denaro, c’è anche terreno fertile per i furbetti… e se ricevi questa email, ti conviene correre ai ripari.

Posta elettronica - CorrierediComo.it
Posta elettronica – CorrierediComo.it (Fonte Pixabay)

L’email da Agenzia delle Entrate: puoi dire addio a questi fake rimborsi

Come riportato dal portale money.it, nelle ultime ore sta proliferando in Italia un fenomeno preoccupante: stanno infatti circolando migliaia di false email che promettono rimborsi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Il messaggio vanta un tono ufficiale, e in molti casi è dotato di logo verosimile e stilato in linguaggio burocratico: tutti fattori che spingono gli utenti meno navigati a compiere un errore madornale, ma del resto comprensibile.

Nel corpo dell’email è infatti presente un link, su cui i truffatori invitano a cliccare per “verificare” e “ricevere” il rimborso: niente di più pericoloso, poiché esso conduce a siti malevoli in grado di carpire i dati personali o bancari delle potenziali vittime. Altro che rimborsi: si tratta di veri e propri fake studiati ad arte per turlupinare gli internauti più ingenui. In generale, vi consigliamo di non cliccare mai su link sospetti, di controllare che le email arrivino sempre da domini certificati e di non fornire mai dati sensibili via posta elettronica, accedendo ai portali governativi solo tramite i siti ufficiali e lo SPID.