UFFICIALE INPS, arriva il regalo gigante: 5 anni di contributi in regalo | Vai in pensione prima

UFFICIALE INPS, arriva il regalo gigante: 5 anni di contributi in regalo | Vai in pensione prima

INPS, come ottenere 5 anni di contributi previdenziali extra - corrieredicomo.it

Cinque anni di contributi in più, senza lavorare un giorno in più: l’occasione che l’INPS concede ancora per poco a dipendenti e autonomi.

Andare in pensione, oggi, pare più un miraggio che un diritto. Basti pensare a chi non ha accumulato abbastanza contributi, pur avendo già raggiunto l’età pensionabile. Questa categoria si ritrova spesso di fronte ad altre formule, non sempre vantaggiose.

Ed è lì che riaffiorano gli anni lavorati in nero, i part-time dopo essere diventati genitori, o quei contratti ridotti che in realtà nascondevano turni pieni. Tutte condizioni che, sul ciglio della pensione, suonano come rimpianti.

E visto che molti, pur avendo lavorato, devono adattarsi alla pensione sociale o tirare avanti ancora qualche anno, l’INPS mette a disposizione un’opportunità concreta per recuperare il tempo perduto. Cosa sono i 5 anni extra di contributi INPS e chi può davvero beneficiarne

Cos’è la pace contributiva e chi può davvero beneficiarne

Non è un condono, né un regalo. È una possibilità – temporanea – di riempire i buchi nei propri versamenti, soprattutto per chi ha iniziato a lavorare tardi o a intermittenza. La cosiddetta “pace contributiva” consente di riscattare fino a cinque anni non coperti da contributi, da aggiungere alla propria posizione previdenziale come se fossero stati lavorati.

Non tutti possono richiederla, ma chi rientra nella misura può trasformare il passato in anni validi per andare in pensione prima, o con un assegno più dignitoso. Vale per i cosiddetti ‘contributivi puri’, cioè chi non ha contributi versati prima del 1996.

Prendiamo Gino, 62 anni, con due anni scoperti tra un cantiere e l’altro. Riscattandoli, colma il vuoto e riesce ad andarsene prima, risparmiandosi due anni di lavoro pesante.

Diverso il caso di Maria, partita IVA da sempre: riscattando cinque anni ‘persi’ tra maternità e incarichi saltuari, otterrà un assegno più alto – e un po’ di giustizia personale. Tutto questo, anche con un piano da appena 30€ al mese.

Lente d'ingrandimento su lettera INPS
Pace contributiva INPS – corrieredicomo.it

Come funziona: requisiti, costi e domanda da inviare

La misura è valida fino al 31 dicembre 2025. Possono accedervi solo i lavoratori che non hanno contributi versati prima del 1° gennaio 1996 (i ‘contributivi puri’ prima citati) e che sono iscritti a una gestione INPS: dipendenti, autonomi, artigiani, commercianti o partite IVA in Gestione Separata.

Si possono riscattare al massimo cinque anni (anche non consecutivi) di periodi non lavorati, successivi al 1995 e precedenti al 2024, a patto che siano compresi tra due lavori e non già coperti da contributi.

Il costo si calcola sul reddito o stipendio degli ultimi 12 mesi, applicando l’aliquota prevista (33% per i dipendenti, 26,07% per la Gestione Separata). Chi guadagna 20.000€ l’anno pagherà poco più di 5.000€ per riscattare un anno. Ma si può dilazionare tutto in 120 rate mensili da almeno 30€, senza interessi.

Attenzione: se quei contributi servono subito per accedere alla pensione o ai versamenti volontari, il pagamento va fatto in un’unica soluzione.

La domanda si presenta online: sul sito INPS (sezione ‘Riscatti’), tramite Contact Center (803164 o 06 164164), un patronato oppure – se sei un dipendente – tramite il datore di lavoro con il modulo AP135.