“Ho scavato in giardino e ha trovato una medaglietta”: diventa milionario il giorno dopo | Ecco a chi apparteneva

Mani di un uomo che scava nella terra

Esce per distrarsi e trova la ricchezza - corrieredicomo.it

Scopre un ciondolo d’oro mentre cerca conforto per la morte del cane: è un gioiello di Enrico VIII e ora può diventare milionario.

A volte si esce solo per staccare la testa. Per cercare silenzio, distrazione, un po’ di sollievo. È quello che aveva in mente Charlie Clarke, 34 anni, proprietario di un piccolo caffè a Birmingham, quando ha preso in mano il suo metal detector e ha fatto una passeggiata nei campi del Warwickshire, ospite da un amico. Il suo cane era appena morto, e lui voleva solo qualche ora di pace.

Non immaginava certo che sotto terra ci fosse un pezzo di storia inglese. Ma il rilevatore ha cominciato a suonare e, scavando, è saltato fuori un ciondolo d’oro a forma di cuore, inciso con i simboli di Enrico VIII e Caterina d’Aragona. Un gioiello vecchio di 500 anni, forse realizzato per celebrare il fidanzamento della principessa Maria con l’erede al trono di Francia, nel 1518. Il cuore unisce la rosa Tudor con il melograno di Caterina e porta la scritta ‘tousiours’ – ‘sempre’, in francese antico.

Enrico VIII commissionava spesso oggetti d’oro per occasioni speciali, indossati brevemente dai membri della corte per esibire potere e ricchezza. Questo pendente, trovato da Clarke per caso mentre chiacchierava con un amico, sembra appartenere proprio a quella tradizione fastosa dei Tudor.

Il ciondolo reale che potrebbe cambiargli la vita

In Inghilterra, oggetti simili vanno denunciati secondo il Treasure Act del 1996. Se riconosciuti come ‘tesoro’, diventano proprietà della Corona, ma possono essere acquistati da un museo pagando il valore di mercato, da dividere tra il proprietario del terreno e chi li ha trovati.

Nel caso di Clarke, il British Museum ha avviato una raccolta fondi per acquistare il ciondolo a 3,5 milioni di sterline. Se l’obiettivo sarà raggiunto, Clarke incasserà 1,75 milioni. Una prima donazione da 500.000 sterline è già arrivata dal Julia Rausing Trust. Ma la storia non è di certo conclusa qui.

ciondolo d’oro a forma di cuore, inciso con i simboli di Enrico VIII e Caterina d'Aragona
ciondolo d’oro a forma di cuore, inciso con i simboli di Enrico VIII e Caterina d’Aragona (credit: © The Trustees of the British Museum) – corrieredicomo.it

Se non lo compra il museo, andrà a un privato

L’oggetto è ora in mostra a Londra, visibile fino alla fine della campagna e il tempo, adesso, stringe davvero: siamo a ottobre e il British Museum ha solo pochi mesi per chiudere la raccolta. La scadenza è fissata per aprile 2026, ma manca ancora una buona parte delle 3,5 milioni di sterline necessarie per trattenere il gioiello in Inghilterra.

Se la campagna fallisse, il ciondolo potrebbe finire in mano a un collezionista privato. Clarke guadagnerebbe comunque, ma il pezzo rischierebbe di sparire in una collezione lontana dagli occhi del pubblico. Un’occasione persa per chi spera di vedere da vicino un frammento autentico di storia Tudor.

Una cosa però resta certa: Charlie Clarke, uscito solo per liberarsi dal dolore, ha trovato molto più di un po’ di pace. Ha trovato un tesoro. E ora, da semplice barista di Birmingham, è a un passo da una vita completamente diversa. Chissà, forse è il caso di rispolverare quel vecchio metal detector in cantina. O di comprarne uno, tanto per vedere che succede.