Cento chilometri separano due mondi diversi
Il viaggio dalla capitale all’entroterra
(a.cam.) Un centinaio di chilometri per andare da un mondo a un altro. Da una grande città, per quanto ben diversa dall’idea standard di una capitale occidentale, a un “paesone” ancora sospeso tra un passato ancorato a regole e valori tradizionali e l’aspirazione a una “modernità” che sembra lontana. Il viaggio da Tunisi a Zaghouan, un’ora e mezza circa di macchina lungo l’equivalente di una superstrada, si può spiegare così.È una semplificazione che può apparire finanche banale. Ma è
esattamente quello che accade uscendo dall’aeroporto di Tunisi per immergersi prima nel traffico indescrivibile della capitale tunisina e poi nel “nulla” di una terra di passaggio, di collegamento tra la città e l’interno.Secondo la legenda della cartina della Tunisia, Zaghouan è un luogo di interesse turistico. In effetti, il sito archeologico della città richiama parecchi visitatori, anche stranieri, concentrati soprattutto in primavera e in estate. Nel cuore della medina, una sorta di agenzia turistica propone avventure nella natura, dall’arrampicata al rafting.E c’è anche l’associazione per la tutela dell’antica medina, il cuore del paese, costruito attorno alla moschea. Stradine strette e ripide, sulle quali si affacciano le botteghe, rigorosamente divise per settori: prima i barbieri, con gli asciugamani stesi fuori e i clienti dietro la vetrata, poi i locali che preparano i piatti tradizionali, quindi gli “alimentari”, il panettiere, il macellaio, la drogheria. Per finire con i bar, a partire dallo storico “Cafe el Kasse”, «180 anni di vita», spiega il proprietario.Nella parte vecchia di Zaghouan, la maggior parte delle donne, come degli uomini, veste abiti tradizionali e parla esclusivamente in arabo. Le bancarelle del mercato di frutta e verdura completano il quadro.Negli ultimi quindici anni, attorno alla medina è sorta una nuova cittadina. Una strada ampia, a due corsie, con edifici recenti – non moderni – che si sviluppano ai lati della via principale. Sulla strada si affacciano negozi e una lunga serie di sale da tè. L’ingresso, salvo un paio di rare eccezioni, è riservato esclusivamente agli uomini.La costa, con le spiagge del golfo di Hammamet, dista circa quaranta chilometri. Un percorso breve, che permette ai turisti di programmare a Zaghouan una tappa breve, che il più delle volte si risolve nell’arco di una giornata. È raro che i visitatori restino a dormire in paese. Quando cala la notte, resta chi nella cittadina è nato e cresciuto. Chi sa come muoversi senza violare regole e usanze non scritte ma rigorose. I cento chilometri che separano da Tunisi sembrano un viaggio ben più lungo.