Elisa Mondelli, azzurra di canottaggio: «Mio fratello Filippo mi sprona e mi dà serenità»

«In questa fase non è facile trovare le motivazioni anche perché tutto è un grande “boh”. Non si sa quando si tornerà a gareggiare e non vi sono obiettivi precisi. Detto questo, mi alleno ogni giorno con impegno. spronata anche da mio fratello, soprattutto quando mi vede un po’ giù». Elisa Mondelli, classe 1998, portacolori della Canottieri Moltrasio, è stata chiamata all’ultimo raduno del Gruppo Olimpico a Sabaudia, poi interrotto bruscamente, dopo che era stato prolungato dalla Federazione, per l’insorgere di alcuni casi di Coronavirus nella cittadina laziale.Ma il dato di fatto è che la giovane comasca, già argento iridato giovanile, era entrata a far parte dell’élite del canottaggio italiano, al pari del fratello Filippo, ora fermo, come è noto, per curare un tumore ad una gamba. Quest’ultimo, dopo l’operazione, prosegue le cure e la fisioterapia e, come detto all’inizio, sprona la sorella. «Mi è sempre vicino – dice Elisa – e mi ricorda sempre che i risultati si raggiungono con impegno e lavoro. Me lo dice soprattutto quando vede che il morale non è alto, vista la situazione che si è venuta a creare. Mi dà molta serenità».«Ogni giorno ci alleniamo in casa e svolgiamo gli esercizi che ci vengono predisposti dallo staff tecnico della Federazione – spiega ancora la lariana – Poi dobbiamo fornire dati e foto. Nulla è lasciato al caso».Ma manca l’elemento agonistico. «Questa, appunto, è la parte meno facile. Andiamo avanti, ci prepariamo, ma senza un obiettivo fisso perché non sappiamo quando si ricomincerà a gareggiare. Tutti i più importanti eventi internazionali sono stati annullati e si ipotizza, verso la fine dell’anno, la disputa di qualche gara a carattere nazionale».«In questo momento la preparazione viene svolta come nel periodo invernale – aggiunge Elisa – Poi, appena si avrà un calendario, gli allenamenti diventeranno più specifici».In questo quadro rimane la soddisfazione di essere stata chiamata a far parte del Gruppo Olimpico. «Sicuramente una soddisfazione e un punto di partenza, non di arrivo. Starà a me dimostrare di meritare una nuova chiamata».Nel mirino ci sono i Giochi di Tokio che sono stati spostati nel 2021. Alla base di questa scelta l’emergenza Coronavirus, un dramma che sta toccando tutto il mondo, compreso quello dello sport con lo spostamento di tutti i più importanti eventi internazionali. Ma allo stesso tempo, questo anno in più può diventare una ulteriore opportunità per i giovani in crescita, come nel caso di Elisa e anche per suo fratello. Anche Filippo, che puntava ormai a Parigi 2024 non ha nascosto che non lascerà nulla di intentato per essere al via delle competizioni giapponesi a cinque cerchi.«Ovviamente nessuno avrebbe voluto vedere il rinvio delle Olimpiadi per questo motivo – conclude Elisa – ma da un punto di vista strettamente sportivo per i giovani come me questa situazione ha aperto una nuova prospettiva. In questo anno in più starà a noi cercare di dare il meglio e crescere per mostrare di meritare una convocazione e quindi un pass per il Giappone».

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