Emilio Alberti in mostra a Mondovì

L’artista comasco Emilio Alberti protagonista alla mostra “Giocare a regola d’arte”, una rassegna internazionale a cura di Ermanno Tedeschi al MOMUC Museo della Ceramica di Mondovì, Cuneo, Palazzo Fauzone nel centro storico. Attualmente è in corso la mostra di Anselm Kiefer fino al 7 novembre. La mostra si inaugura Mercoledì 27 ottobre, orario 18,30 – 21,. Aprirà al pubblico dal 29 ottobre 2021 al 20 febbraio 2022. La mostra si sviluppa in due sedi, il Museo della Ceramica di Mondovì e il Museo Storico Reale Mutua di Torino. Approfondisce il tema del rapporto tra arte e gioco. Il curatore ha scelto tre lavori di Alberti, la Scacchiera, il Tris pubblicati alcuni anni fa in edizione limitata e l’inedito Domino Color, basato sull’accostamento di colori per dare vita a forme casuali. Le sedi: – MOMUC Museo della Ceramica di Mondovì Palazzo Fauzone di Germagnano, piazza Maggiore 1, Mondovì CN – Museo Storico Reale Mutua, Palazzo Biandrate Aldobrandino, Via Garibaldi, 22 – Torino

La mostra è curata da Ermanno Tedeschi, in collaborazione con Christiana Fissore, direttrice del MOMUC, e da Pompeo Vagliani, direttore del MUSLI Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia di Torino. Fa parte di un programma più ampio, partito nel 2019 da Palermo con la mostra “Bimbumbam”, che proseguirà al Mann – Museo Archeologico di Napoli, al Negev Museum di Be’er Sheva in Israele e all’Art Museum – Man di Shanghai. “Il Momuc – dice il curatore Ermanno Tedeschi – è una tappa fondamentale del progetto espositivoGiocare a regola d’arte. La ceramica nel passato e nel presente ricopre un ruolo essenziale nella storia del gioco, e molti artisti la utilizzano per esprimere la loro arte. Il gioco è arte. Un’opera d’arte può essere vista come un gioco o rappresentarlo; molti sono gli artisti nella storia dell’arte che si sono cimentati in questa materia. Ho selezionato alcuni artisti contemporanei che giocano con i loro strumenti e attraverso tecniche disparate sublimano il gioco in forme poetiche. Da alcuni anni studio con attenzione il gioco in tutte le sue forme; prima di ogni cosa esso è uno strumento di memoria. Il gioco è il luogo dove si sperimenta il rapporto fra sé stessi e la realtà, fra la quotidianità e la fantasia, fra una possibile realtà e l’illusione”.