Gwendolyn Masin, violino olandese al Sociale

Gwendolyn Masin, olandese (classe 1977), virtuosa del violino, nei suoi concerti, e ancor più nelle sue performance con l’ensemble Origin (violini: Abigail McDonagh, Priyanka Ravanelli, Ernst Jan Vos; viola: Martin Moriarty; violoncello, Patrick Moriarty; contrabbasso: Massimo Pinca) propone un mélange di culture, musica e tradizioni, che hanno influenzato la sua complessa e alquanto versatile vita musicale; enfant prodige, nota a livello internazionale, è musicista che non ha voluto rimanere ancorata ad un genere o a un repertorio circoscritto, ma ha preferito affrontare anche contaminazioni e stili diversi. Gwendolyn Masin suona un violino Lorenzo Carcassi, realizzato a Firenze nel 1761, di proprietà della sua famiglia da più di 50 anni. Terzultimo appuntamento della stagione concertistica 2018/2019, il concerto di martedì 9 aprile al Sociale di Como dimostrerà grande padronanza tecnica e una consapevole raffinatezza, nel ripercorrere alcuni capolavori, da Camille Saint-Saëns a Fritz Kreisler: il programma inizia infatti con laDanse macabree ilPoème symphonique op. 40di Camille Saint-Saëns (1835-1921), procede conHumoresquedi Rodion Konstantinowitsch Schtschedrin (*1932),Zigeunerweisen op. 20di Pablo de Sarasate (1844- 1908),Bucolics, 5 pezzi per viola e violoncello di Witold Lutoslawski (1913-1994), affronta successivamente laPassacagliaper violino e viola da un tema di Georg Friedrich Händel di Johan Halvorsen (1864-1935) e iDuosdi Béla Bartók (1881-1945), LaGitanadi Fritz Kreisler (1875-1962). La seconda parte inizierà conNigun (Improvisation) da Baal Shem – Drei Bilder aus dem chassidischen Lebendi Ernest Bloch (1880-1959),Rumänische Volkstänze Sz. 68di Béla Bartók (1881- 1945) e terminerà conPièce en forme de Habanera e Tzigane e Rhapsodie de concertdi Maurice Ravel (1875-1937).