Il pensiero si fa arte, Mendrisio accoglie Penck

Il Museo d’Arte di piazzetta dei Serviti 1 a Mendrisio l’anno prossimo festeggerà 40 anni e si appresta all’anniversario tondo con una mostra storica dedicata a A.R. Penck (1939-2017), uno dei i più importanti artisti tedeschi della seconda metà del Novecento.Artista complesso, audace, che a sei anni visse il bombardamento della natia Dresda e a 22 l’innalzamento del muro di Berlino. Sopravvisse a due dittatori, Hitler e Stalin, e non smise mai, da fervente comunista nonostante il crollo della pur amata Ddr che lo perseguitò e lo scacciò, di indagare il ruolo dell’artista nella società che gli è contemporanea.Appassionato di scienza e simboli, Penck fu «pensatore per immagini», come lo definisce uno dei curatori della mostra, Ulf Jensen che ne cura con passione il catalogo generale. La mostra apre al pubblico domenica alle 10 (diretta sulla Rete2 della radio svizzera dalle 10.30) ed è la prima retrospettiva in area culturale italofona di questo maestro ancora tutto da esplorare nelle sue istanze e nelle sue tensioni, figlio di un mondo governato dalla guerra fredda che seppe conciliare arte concettuale e matericità delle tecniche artistiche in una continua tensione sperimentale. Volta appunto a raccontare l’evoluzione di un pensiero attraverso le forme artistiche. Penck come hanno ricordato ieri i cocuratori Simone Soldini (direttore del museo) e Barbara Paltenghi Malacrida (collaboratrice scientifica dello stesso museo) fu un artista per il quale il processo creativo è più importante del risultato artistico. Nella sua perenne ansia di conoscenza fu anche batterista jazz e infatti il 19 dicembre alle 17 in suo onore davanti alla enorme tela di 11 metri The battlefield dove è rappresentato anche Michail Gorbaciov, quattro grandi jazzisti si esibiranno in una performance unica: Riccardo Fioravanti, Dado Moroni, Fabrizio Bosso e Jeff Ballard (il batterista di Brad Mehldau). Sarà un evento.Ingresso alla mostra 12/10 franchi ottimamente spesi, come i 38 che vi chiederanno per le 300 pagine del monumentale catalogo, mappa fondamentale e imprescindibile per analiticità e precisione, per poter orientarsi nel mondo drammatico e meraviglioso di un artista unico.