Il “sistema Pennestrì” e la corruzione per risolvere i guai con il fisco: patteggiano i Taborelli e l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate

Raffica di patteggiamenti questa mattina nel corso dell’udienza preliminare di fronte al giudice Carlo Cecchetti. Al centro dell’attenzione il fascicolo che aveva indagato sulle “mazzette” che – provenienti da alcuni clienti dello studio Pennestrì – giungevano all’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Como, Roberto Leoni. Quest’ultimo, che era stato anche l’ultimo (dei primi arrestati) a chiedere di parlare con il pm Pasquale Addesso, ieri ha ratificato il patteggiamento a quattro anni più un risarcimento di 30mila euro. Hanno patteggiato un anno e 10 mesi a testa – con un risarcimento di 60mila euro – anche i Taborelli, Ambrogio e Mario Alberto, finiti pure loro nella maxi inchiesta della Procura lariana.
L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola venerdì 29 novembre