L’isola felice che non sforna disoccupati

L’Accademia di MendrisioFondata nel 1996 su iniziativa dell’archistar rossocrociata Mario Botta, l’Accademia di Architettura di Mendrisio (nella foto, l’ingresso della Biblioteca della struttura ticinese) è un’isola felice per chi spera di trovare lavoro nel settore. E anche una prospettiva di speranza molto concreta, per i molti italiani che la frequentano. E che la vivono come trampolino di lancio per il mercato del progetto a livello internazionale. Ogni anno, l’Accademia sforna circa cento nuovi architetti.
E, in media, ben il 95% degli iscritti, a distanza di appena un anno dal diploma, riesce a trovare lavoro. Così riferisce l’ufficio stampa dell’Accademia stessa. La struttura, che ha sede presso Palazzo Turconi, Villa Argentina e Palazzo Canavee a Mendrisio, è da quasi vent’anni ormai un centro di ricerca a livello internazionale. Il cui obiettivo è la formazione di un architetto “territoriale”, cioè consapevole del proprio operare in un ambiente che accoglie e mette in relazione con la natura i segni propri dell’uomo. Gli studenti italiani costituiscono l’asse portante delle classi dell’Accademia. Si è passati, infatti, da una situazione di sostanziale parità rispetto agli studenti svizzeri iscritti ai corsi all’epoca dell’esordio, a una supremazia negli anni recenti. Nell’anno accademico 1996-97, infatti, su cento iscritti, 29 erano italiani, 28 della Svizzera interna e 29 ticinesi, più 14 da altri Paesi stranieri. Nell’anno accademico in corso, invece, gli italiani sono 504 (record assoluto, in un trend pressoché in crescita costante dal 2000), mentre i ticinesi sono 90, gli altri svizzeri 72 e gli studenti da altri Paesi 98, per un totale di 764 iscritti. La retta è di 4mila franchi svizzeri a semestre, ridotti della metà per chi risiede nella Confederazione. Va ricordato, inoltre, che l’Accademia di Mendrisio ha istituito un test di graduatoria per l’ammissione e può anche contare su una “casa dello studente” che dispone di 18 appartamenti strutturati per accogliere 4 coinquilini ciascuno, per un totale di 72 camere singole.