Meno cassa integrazione nei primi mesi del 2018, ma sul Lario calano anche i posti di lavoro

Diminuisce la richiesta di cassa integrazione da parte delle imprese lariane. Lo afferma il 6° rapporto Uil sulla cassa integrazione nelle province di Como e Lecco relativo al primo semestre del 2018.
Rispetto allo stesso periodo del 2017 i dati sono chiari:
Una situazione determinata soprattutto dal calo delle ore di cassa integrazione straordinaria
e di quelle in deroga:
Diminuisco anche le ore di cassa integrazione ordinaria:
Tra i comparti industriali, ilsettore tessilenon si mostra particolarmente positivo dato che continua, in questi primi 6 mesi del 2018, a pesare nella richiesta di cassa integrazione ordinaria:
Diminuisce, invece, la cassa integrazione ordinaria nelle aziende dellameccanicaemetallurgia:
In generale, la cassa integrazione diminuisce in tutti i settori produttivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente nelle due Province, tranne che nel settore dell’edilizia per quanto riguarda le aziende della Provincia di Como:
Rilevante il calo dei lavoratori in cassa integrazione nei primi 6 mesi 2018 rispetto ai primi 6 mesi del 2017:
Il 6° rapporto Uil del Lario conferma quindi una situazione di sofferenza per le aziende del settore tessile, percepibile nei due territori ma maggiormente visibile nella Provincia di Como dove rappresenta il tessuto produttivo principale; in questo territorio anche il settore dell’edilizia manifesta una condizione di difficoltà. Mentre per le aziende metalmeccaniche la ripresa economica è più strutturata.
Secondo il segretario generale della Uil del Lario,Salvatore Monteduro, «assistiamo a una graduale uscita del nostro sistema produttivo dalla fase più critica della crisi. Sostanziale è stato ni questo senso l’apporto della domanda estera. Adesso però è necessario accompagnare la timida ripresa economica con politiche mirate a sostenere la domanda interna, attraverso investimenti pubblici e ridando maggiore potere di acquisto ai lavoratori e pensionati, al fine di consolidare l’attuale fase di ripresa economica e con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro stabili».