Occasioni seducenti, si rischia l’ingorgo

Occasioni seducenti, si rischia l’ingorgo

di Lorenzo Morandotti

Il 2019 consegna agli annali dati ottimistici sul fronte del
turismo: visitatori in crescita sul Lario, grazie alla capacità di attrazione
di luoghi che abbinano natura, storia, arte. E anche grazie alla capacità di
tanti imprenditori che hanno deciso di investire sulla filiera
dell’accoglienza.

Il successo è alimentato anche da fenomeni la cui portata
promozionale è difficilmente quantificabile ma che contribuiscono notevolmente
all’immagine complessiva: la presenza di vip di cinema, musica e cronaca rosa
che documentano i loro transiti sul nostro territorio grazie ai social network
e in parallelo la crescente attenzione del 
cinema internazionale che per i suddetti motivi trova nella nostra
provincia una fertile proposta di set più o meno esclusivi.

Quest’anno numerose sono state le occasioni in cui
l’attrazione turistica si è tradotta in numeri importanti a livello di
presenze. Si pensi al successo di iniziative come la recente esibizione delle
Frecce Tricolori nel Centrolago tra Varenna e Menaggio, e si pensi alla
crescente popolarità di luoghi di per sé seducenti come Villa Carlotta e Villa
Balbianello nel comune di Tremezzina, eccellenze che viaggiano rispettivamente
ben oltre quota 200mila e 100mila visitatori l’anno. Un dato importante è anche
il successo di Orticolario (30mila visitatori a Villa Erba) e dell’edizione
2019 di Ville Aperte in Brianza con oltre 45mila ospiti, edizione  che quest’anno ha celebrato i 500 anni dalla
morte di Leonardo: più di 150 siti da scoprire con visite guidate, eventi,
percorsi e itinerari,  3.000 le presenze
nella provincia di Como. Tutto oro quel che luccica? Sete di cultura e svago
che testimonia la buona salute del territorio?

Certo, ma ci sono anche risvolti scomodi. Ogni azione ha una
reazione contraria, ed ecco che la capacità di sedurre comporta anche aspetti
logistici da non trascurare. Ne sanno qualcosa i responsabili di Villa
Balbianello che quest’anno ha raggiunto punte di  1.300-1.400 ospiti al giorno, un impegno di non
poco conto per un luogo concentrato su un promontorio di 14mila metri quadrati.
Ne sanno qualcosa i tanti lariani e non che hanno ammirato le esibizioni
acrobatiche delle Frecce nel cielo del lago, affollando le rive, giungendovi
con non poche difficoltà via treno o su gomma.

E se torniamo con la memoria alle scene imbarazzanti della
fine dello scorso anno con la città di Como assurdamente ingorgata in occasione
delle manifestazioni natalizie in città, ecco delinata la seconda faccia, ben
meno luminosa, del fenomeno. È  insomma
ora che questo territorio si interroghi 
in modo serio su quale turismo può sostenere per garantire sviluppo e
lavoro senza scoppiare di apparente salute.