Categoria: A054

  • Borsa Milano +0,7%,chiude a massimi 2008

    Borsa Milano +0,7%,chiude a massimi 2008

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – Piazza Affari chiude in rialzo e ritocca i massimi dal 2008. L’indice Ftse Mib è aumentato dello 0,70% a 24.861 punti. Si tratta di un livello che non vedeva dall’inizio di ottobre di dodici anni fa.

  • Borsa Milano allunga con Europa

    Borsa Milano allunga con Europa

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – Si confermano in rialzo e sempre sui massimi le borse europee sulla scia dei futures di Wall Street che preannunciano una seduta positiva oltreoceano. Milano (+0,65%) è seconda solo a Francoforte (+0,78%) e davanti a Parigi (+0,42%) e Londra (+0,37%), sostenuta dalle banche che beneficiano dello spread Btp-Bund sceso a 130 punti con un rendimento pari allo 0,92%. Guida il listino Ubi, sempre sull’onda dei risultati e per il ruolo che potrà avere nel risiko, al pari di Bper (+3,32%) e Banco Bpm (+3,36%). In luce c’è poi Mps (+2,68%). Ma gli acquisti premiano un po’ tutti i settori, da Cnh (+3,84%) e Pirelli (+2,83%) alla Juve (+3,53%). Retrocede invece Nexi dopo i conti (-0,24%).

  • Borsa Milano positiva, ok Ubi, Cnh

    Borsa Milano positiva, ok Ubi, Cnh

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – Piazza Affari positiva con il Ftse Mib che avanza dello 0,54% a 24.822 punti. Sul listino principale continua a mettersi in luce Ubi Banca (+2,3%), premiata dai conti 2019 e in attesa del nuovo piano industriale che verrò presentato lunedì, che tira la volata a Mps (+1,3%), Banco Bpm (+1,6%) e Bper (+1,3%), tutte candidate a un nuovo giro di risiko bancario. Bene anche l’automotive con Cnh (+2,4%), Fca (+1,1%) e Pirelli (+1,6%). Ferragamo e Moncler avanzano rispettivamente dell’1,6% e dell’1,4% in scia ai buoni risultati di Kering, bene anche Azimut nel risparmio gestito (+1,5%) e Leonardo (+1,5%) tra gli industriali. Deboli invece le utilities con Terna (-0,6%), Hera (-0,4%) e Italgas (-0,3%).

  • Borsa Milano sale, Ubi guida banche

    Borsa Milano sale, Ubi guida banche

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – E’ la giornata dei record sui mercati che colgono al balzo i segnali di rallentamento dei nuovi contagiati dal coronavirus in Cina per scommettere che l’effetto dell’epidemia sulle economie mondiali sarà solo temporaneo. Milano ritocca i massimi dal 2008 (+0,7%) mentre lo spread si restringe sotto la soglia dei 130 punti, livello che non vedeva da maggio 2018. Sulla stessa linea si muovono i listini del Vecchio Continente con l’indice paneuropeo Stoxx 600 che segna un nuovo record in scia a Wall Street. A registrare i maggiori rialzi, che si estendono dai titoli automobilisti ai petroliferi grazie al recupero del greggio malgrado il taglio delle stime dell’Opec sulla domanda, sono le banche guidate da Ubi (+5,1%) e Banco Bpm (+3,8%) con Illimity (+5,26%) spinta dai conti. Nella moda corre Ferragamo (+4,18%), forti Cnh (+4,1%) e Fca (+3,73%) oltre alla Juve (+4,12%). Retrocede Nexi (-0,41%) dopo i preliminari in linea con le attese.

  • Cambi: euro in calo a 1,0106 dollari

    Cambi: euro in calo a 1,0106 dollari

    (ANSA) – ROMA, 11 FEB – Euro in lieve calo nei primi scambi della mattinata rispetto al dollaro. La moneta unica scambia a 1,0106 dollari, in ribasso dello 0,1% rispetto alle quotazioni di ieri. Pochi movimenti invece nei confronti dello yen a 119,85.

  • Coronavirus: S&P, impatto Pil mondo 0,3%

    Coronavirus: S&P, impatto Pil mondo 0,3%

    (ANSA) – MILANO, 12 FEB – S&P Global stima l’impatto sull’economia mondiale dell’epidemia di coronavirus. “La velocità e la diffusione negli ultimi due mesi rappresentano un rischio per l’economia globale e il credito”, afferma l’agenzia di rating, secondo cui il rallentamento della Cina, le cui previsioni sul Pil sono state ridotte dal 5,7 al 5%, impatterà per lo 0,3% sul prodotto interno lordo globale nel 2020. General Motors ha intanto annunciato per la prossima settimana la sospensione provvisoria delle attività per la carenza di componenti dalla Cina, dove il blocco degli impianti per limitare la diffusione del coronavirus ha colpito la produzione. Due linee di assemblaggio di Gm Korea di Bupyeong, capace di produrre 400.000 veicoli annui, chiuderà lunedì e martedì prossimi per la mancanza di componenti legate all’elettronica.

  • Air Italy messa in liquidazione

    Air Italy messa in liquidazione

    (ANSA) – MILANO, 11 FEB – Gli azionisti di Air Italy, Alisarda e Qatar Airways attraverso AQA Holding, a causa delle persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato hanno deciso all’unanimità di mettere la società Air Italy in liquidazione in bonis. La compagnia aerea lavorerà per ridurre al minimo il disagio per i passeggeri e i voli sino al 25 febbraio saranno operati agli orari e nei giorni previsti da altri vettori mentre i passeggeri che hanno prenotato voli in partenza in date successive al 25 febbraio saranno riprotetti o rimborsati integralmente. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli aveva chiesto un incontro urgente con Air Italy invitando la società a sospendere ogni decisione. Qatar Airways era pronta a fare la “propria parte nel sostenere il rilancio e la crescita della compagnia aerea, ma ciò sarebbe stato possibile esclusivamente solo con l’impegno di tutti gli azionisti”.

  • Bance-imprese, stop a norme su appalti

    Bance-imprese, stop a norme su appalti

    (ANSA) – ROMA, 11 FEB – Con le nuove norme in materia di ritenute sugli appalti c’è un “rischio di blocco delle attività per interi settori. Serve un rinvio o una soluzione alternativa”. Lo scrivono al Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, l’Abi, l’Ance, Assonime, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti). Chiedono “la soppressione delle nuove regole in materia di ritenute negli appalti o, almeno, di procrastinarne l’entrata in vigore al primo luglio 2020, applicandole ai contratti stipulati dal primo gennaio 2020”.

  • Banche:avvocato Ue,sì a riforma popolari

    Banche:avvocato Ue,sì a riforma popolari

    (ANSA) – BRUXELLES, 11 FEB – Le norme italiane del 2015 sulla riforma delle banche popolari, il cosiddetto ‘Investment compact’ non viola il diritto dell’Ue, secondo le conclusioni – non vincolanti – dell’avvocato generale della Corte dell’Ue. Il parere viene espresso in merito ad un procedimento pregiudiziale promosso dal Consiglio di Stato, che chiedeva di chiarire se la normativa fosse compatibile con le regole dell’Ue, alla luce di ricorsi promossi da soci di banche popolari, Adusbef e Federconsumatori. In base alla legge, l’attivo delle banche popolari non può superare gli 8 miliardi di euro. In caso di superamento di tale soglia, la banca dovrà ridurre il proprio attivo oppure procedere, alternativamente, alla trasformazione in società per azioni o alla liquidazione. Tutte le banche popolari sopra tale soglia si sono adeguate tranne la Popolare di Sondrio e la Bari.

  • Banche:First,risultati con taglio costi

    Banche:First,risultati con taglio costi

    (ANSA) – ROMA, 11 FEB – Meno rettifiche e taglio dei costi. Per questo, secondo l’analisi dell’Ufficio studi del sindacato First Cisl, si spiegano i risultati delle prime cinque banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Mps e Ubi) nel 2019. Aumentano i margini di redditività, “mentre prosegue la contrazione dei costi, dovuta al largo ricorso alle uscite di personale: circa 6.500 nell’arco del 2019”. La produttività vede il prodotto bancario pro capite (crediti, raccolta diretta e raccolta indiretta) aumentare del 6,7%. E’ la diretta conseguenza, del calo dell’occupazione e del numero delle filiali (- 865). In questo modo i costi operativi calano di un ulteriore 3,4%. il peso dei deteriorati si riduce sia come stock sia come rapporto dei nuovi flussi in entrata sui crediti in bonis. Per il segretario generale First Cisl Riccardo Colombani “è una crescita che si fonda sul taglio dei costi operativi. Può pagare nel breve periodo, ma da un punto di vista strategico è completamente sbagliato”.