Categoria: Economia

  • Crociere di lusso nel futuro del “Patria”. Parla la società che è scesa in campo

    Crociere di lusso nel futuro del “Patria”. Parla la società che è scesa in campo

    E la nave (sul lago) va. Tempi della burocrazia permettendo. Ma almeno adesso davanti al verbo “navigare” c’è la possibilità nero su bianco di scrivere un soggetto.L’unica speranza per vedere tornare in funzione il Patria, storico natante del Lario, è nelle mani della società neonata “The Lake of Como Steamship Company Snc”, i cui soci sono Giorgio Porta ed Enrico Guggiari, imprenditori comaschi.È risultata l’unica candidata per il bando indetto dalla Provincia di Como per la gestione del piroscafo.In questo modo, espletate le formalità, sarà portato a termine in via definitiva il restauro dell’imbarcazione, sin qui ormeggiata davanti a Villa Olmo in via Cantoni a Como ma sempre pronto a navigare nuovamente le acque del Lago di Como.«Lo scopo è rimettere in navigazione il piroscafo. È il nostro primo obiettivo perché ha una valenza storico culturale notevole e un legame inscindibile con il territorio», spiega Giorgio Porta, che sul progetto annuncia: «Si tratta di un piano ambizioso che non soltanto valorizzerà il Patria ma che prevede delle innovazioni in fatto di navigazione sul lago. Il piroscafo – dice Porta – sarà adibito a crociere di lusso».La durata della concessione è di 12 anni, per un valore minimo di 300mila euro (un canone di 25mila euro annui), ma il gestore dovrà farsi carico di manutenzioni per il pieno ripristino dell’efficienza dell’imbarcazione e l’utilizzo sia per l’attività croceristica sia per eventi culturali e ricreativi.Inoltre dovrà occuparsi anche del completamento dell’arredo interno.«Data la complessità del progetto e l’ingente impegno economico previsto – ha fatto sapere ieri attraverso una nota la Provincia – la proposta sarà ora vagliata da una commissione tecnica (presumibilmente, per questioni di tempo, dopo le elezioni del 31 ottobre). La busta con l’offerta economica verrà aperta dopo la valutazione del progetto gestionale-tecnico». La commissione tecnica potrebbe riunirsi durante la prima settimana di novembre.La società in nome collettivo intestata a Porta e Guggiari che si è presa carico del futuro del piroscafo storico, uno dei simboli della navigazione sul Lago di Como, risulta di recente costituzione e ha come scopo sociale l’armamento di natanti anche da diporto, attività di cantieristica nautica, la gestione di infrastrutture per la navigazione come darsene, pontili, porti ed ormeggi, lavori e attività subacquee; tra gli scopi della società ci sono anche l’esercizio e la gestione di attività legate all’ospitalità e all’accoglienza nel settore alberghiero, turistico e sportivo nonché la gestione di locali adibiti a spettacoli come ad esempio discoteche, locali da ballo e affini.Insomma ora c’è qualcuno intenzionato a spendere ogni anno almeno 25mila euro per tenere in ordine il piroscafo Patria e magari farlo tornare agli antichi splendori. Il bando che la Provincia di Como aveva pubblicato alcune settimane fa per l’affidamento in gestione della storica imbarcazione non è andato deserto.La storiaIl piroscafo è stato costruito 94 anni fa, è di proprietà della Provincia che lo acquistò nel 2004 per la cifra simbolica di 1 euro. Il “Patria” venne costruito dalla ditta Odero di Genova nei cantieri di Dervio della “Lariana” e varato il 31 luglio 1926, con il nome di “Savoia”.Dopo la caduta del regime fascista fu ribattezzato con il nome di “Patria”, dal presidente della “Lariana” Felice Baragiola. Il 10 gennaio 1945 venne attaccato mentre era in navigazione in Centrolago. Lo zigzagamento per scampare ai colpi aerei non bastò a evitare 5 morti e 17 feriti.Il piroscafo per anni è stato al centro di una battaglia politica condotta dalla Famiglia Comasca (che volle fortemente restaurare il natante) e dall’allora presidente di Villa Saporiti, Leonardo Carioni.

  • Da domani i biglietti di TEDxLakeComo

    Da domani i biglietti di TEDxLakeComo

    Da domani mattina alle 10 si possono acquistare i biglietti per la prossima edizione di TEDxLakeComo che verrà organizzato il prossimo 10 novembre a Villa Erba di Cernobbio.

    TED è una organizzazione no-profit che ha come obbiettivo quello di diffondere idee che hanno valore. Iniziato come una conferenza di quattro giorni in California 26 anni fa, TED è cresciuta nella sua “mission” attraverso molteplici iniziative. Nella Conferenza annuale di TED i maggiori protagonisti del “pensare” e del “fare” sono invitati a presentare le loro idee in presentazioni di massimo 18 minuti.

    TEDxLakeComo ed è stato il primo evento TEDx organizzato in Italia. La “x” nel nome dell’evento indica il fatto che si tratta di un evento TED organizzato in modo indipendente.

    Maggiori informazioni sul sitowww.tedxlakecomo.come sullapagina Facebookdedicata.

  • Dal Lario a Roma  per la tre giorni del Villaggio Coldiretti

    Dal Lario a Roma per la tre giorni del Villaggio Coldiretti

    Da venerdì 5 a Domenica 7 ottobre nella capitaleal Circo Massimo #stocoicontadini

    Dalle due province lariane a Roma, per ‘vivere’ gli 80 mila metri quadrati con cui il Villaggio Coldiretti conquisterà la Capitale: l’appuntamento è a Roma al Circo Massimo dove accorreranno migliaia di agricoltori dalle diverse regioni (a partire dalle ore 9,00 di venerdì 5 ottobre), per far conoscere al pubblico il lavoro, le produzioni e le ricette della tradizione Made in Italy, per tutto il week end.

    Presente anche una delegazione dell’area lariana con centinaia di imprenditori agricoli: “Le nostre imprese ricambieranno la visita ai colleghi del centro Italia che tanto hanno apprezzato il ‘Villaggio’ milanese, tenutosi lo scorso anno” dice il presidente Fortunato Trezzi.

    “C’è l’entusiasmo di voler proseguire un confronto e di cogliere le nuove opportunità di un’agricoltura sempre più improntata all’innovazione e a un ruolo centrale all’interno della società civile e all’economia dei territori. Nei Villaggi Coldiretti, insieme alla tradizione e alla genuinità dei prodotti, si tocca con mano il futuro”.

    Al Circo Massimo a Roma – spiega Coldiretti Como-Lecco – ci sarà una vera e propria Arca di Noè dove scoprire gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica che presenterà la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. Sarà inoltre allestito il più grande mercato a chilometri zero di Campagna Amica con i prodotti agricoli provenienti da tutta Italia. Sarà anche l’occasione per un confronto con gli esponenti istituzionali, rappresentanti della società civile, studiosi, sportivi e artisti che discuteranno su esclusivi studi e ricerche elaborate per l’occasione dalla Coldiretti sui temi dell’alimentazione, del turismo dell’ambiente e della salute, ma non mancheranno spettacoli di animazione e concerti.

  • Design, premiate aziende comasche

    Design, premiate aziende comasche

    Sono 4 le aziende comasche premiate tra le eccellenze lombarde del 2018 nell’ambito dell’evento “Design Index ADI” dall’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Lara Magoni: si tratta di Artsana (Grandate), Coelux (Lomazzo), Living Divani (Anzano) e MDF Italia (Mariano). “Sono particolarmente orgogliosa di premiare le aziende e i designer lombardi che ancora una volta permettono alla nostra regione di essere una vera e propria eccellenza a livello nazionale ed internazionale in un settore trainante per l’economia italiana – ha detto l’assessore regionale Lara Magoni – Sono tra l’altro felice di poter constatare l’alto livello tecnologico e creativo del tessuto produttivo territorio lariano, capace di unire l’arte del ‘saper fare’, patrimonio di una tradizione secolare, all’ingegno di uomini e donne che grazie al loro impegno permettono alle aziende bergamasche di essere competitive a livello internazionale”. Un settore, quello del design, vero e proprio vanto lombardo, come ha riconosciuto l’assessore Magoni: “La Lombardia è un vero e proprio ‘hub del design’, come dimostrano i numeri; un quarto delle imprese di settore sono dislocate nella nostra regione, nei primi sei mesi del 2018 abbiamo esportato prodotti di design per 1,5 miliardi di euro (pari al 27,3% dell’export italiano) e le scuole di design dislocate nel nostro territorio sono ‘affollate’ da oltre 10 mila studenti. Un mix di eccellenze e competenze che Regione Lombardia vuole ulteriormente valorizzare”.

  • Domenica dalle 9.30 Coldiretti al Porlezza con “Campagna amica”

    Domenica dalle 9.30 Coldiretti al Porlezza con “Campagna amica”

    Le eccellenze a km 0 arrivano sul Ceresio, a Porlezza, paese che domenica prossima, 25 novembre, accoglierà l’ultimo nato tra i “Mercati di Campagna Amica” di Como-Lecco. Il Mercato si tiene sul lungolago Matteotti: inaugurazione alle 9.30 con la sfilata dei mezzi agricoli, la benedizione e, per tutti, aperitivo a km zero. Vi si troveranno i prodotti degli imprenditori agricoli.

  • Evento Dolce & Gabbana: il  Lario sulla stampa e sui social in tutto il mondo

    Evento Dolce & Gabbana: il Lario sulla stampa e sui social in tutto il mondo

    Il Lago di Como, le sue ville, gli scorci, i piroscafi storici. Le immagini del territorio  continuano a fare il giro del mondo.Un’onda lunga, quella dell’evento di Dolce & Gabbana. Durante l’evento – dal 5 all’8 luglio scorsi –  c’è stato un impatto immediato di immagini che girano sui social, in televisione e sulla stampa quotidiana; ma allo stesso gli  inviati di tutto il mondo hanno raccolto materiale e che ora stanno riproponendo sulle rispettive testate (nella gallery, una piccola parte della rassegna stampa internazionale dedicata alla kermesse).Sul Lario, in occasione dell’evento Dolce & Gabbana, erano operativi giornalisti giunti soprattutto da Asia e America, inviati dei magazine più importanti, quelli che fanno tendenza.«Como è bellissima, lo scenario ideale per le sfilate e le presentazioni di questi giorni», aveva detto un giornalista di Singapore.Gettonatissimi sui social anche il filmati proposti dalla casa di moda, dedicati ai personaggi più noti che sono stati invitati in quei giorni sul Lario: Naomi Campbell, Eva Herzigova, Helena Christensen, Kitty Spencer, Tinie Tempah e Aurelien Muller. Sullo sfondo, immancabile, il Lago di Como con tutto il suo fascino.

  • Ex Ticosa, gli Architetti: “La parte pubblica torni protagonista”

    Ex Ticosa, gli Architetti: “La parte pubblica torni protagonista”

    Anche l’Ordine degli Architetti di Como, per voce del suo presidente Michele Pierpaoli, chiede che il Comune del capoluogo assuma un ruolo da protagonista nel futuro dell’ex Ticosa: «Vi inserisca servizi strategici di interesse pubblico che servano da innesco virtuoso per altre funzioni e attraggano investitori».

    Sull’edizione di ieri del “Corriere di Como” lo stesso pensiero, nel senso di una maggiore propositività nella pianificazione urbanistica complessiva, era stato espresso dal presidente dei costruttori dell’Ance, Francesco Molteni.

    «Il fatto che l’ex Ticosa, come pare, torni in mano comunale, è una opportunità – dice Pierpaoli – Ma se il Comune non ne governerà i processi sarà ancora più difficile di prima lasciare l’area nelle mani di un privato, troppo esposta ai venti del mercato. Molte iniziative europee hanno trovato successo quando le funzioni private, dal terziario al residenziale, si sono costruite attorno a una progettazione certa e chiara della pubblica amministrazione e intorno a queste risorse messe in campo si è costruito tutto un quadro di investimenti privati. Penso a realtà come Marsiglia e Amburgo, o al caso milanese che in Italia resta il più convincente».

    Il faro secondo Pierpaoli è stato appena emanato dalla Regione: è la deliberazione della giunta numero 207 dell’11 giugno scorso sulle misure di incentivazione e semplificazione nella rigenerazione delle aree urbane. «La Regione dice alle amministrazioni locali: pianificate anche con ampi spazi di manovra il vostro destino, perché dovete capire che sempre meno ci saranno possibilità di costruire in aree nuove e per questo una realtà come l’ex Ticosa risulta ancora più strategica, anche per attingere a finanziamenti europei. In tal modo la Regione si assume un ruolo di facilitatore per eventuali finanziamenti che pare in analogia a ciò che è, in Francia, proprio dell’“Agenzia nazionale per la rigenerazione urbana”».Positivo quindi che l’ex Ticosa torni in mano pubblica, secondo Pierpaoli. È chiaro che l’area deve essere bonificata, «per qualsiasi utilizzo, fosse anche un parco urbano». Ma serve un cambio di marcia, una «prefigurazione urbanistica», dice il presidente. «Torniamo al “documento di piano” di dieci anni fa, struttura previsionale urbanistica, da aggiornare dove occorre visto che molte cose sono nel frattempo cambiate, dall’ospedale all’università, e mettiamo tale documento in dialogo con l’altra esigenza di cui si parla oggi, il piano del traffico», dice Pierpaoli.

    Ecco quindi la corretta cornice in cui inserire il “quadro Ticosa”, che altrimenti sarebbe una monade fluttuante nel nulla: «L’ex tintostamperia va vista nel contesto più ampio e complesso che la circonda: viale Innocenzo, il depuratore che a sua volta è tema di discussione aperto, e poi l’area ex Danzas e la stessa stazione ferroviaria e lo scalo di San Giovanni, sulla cui identità futura ci sono molti interrogativi. Una complessità di tale portata va messa a fuoco molto bene e con grande chiarezza da parte del Comune, dato che “rigenerare” un’area non vuol dire ricostruire o ristrutturare ma dare nuova vita a ciò che prima aveva altra funzione e altro senso, creare un pezzo di città nuovo dove i contenuti sono non solo ciò che si costruisce ma anche ciò che resta vuoto, le funzioni per la vita di chi lo abiterà e lo utilizzerà. Richiamo ancora la delibera regionale 207: il percorso deve essere in capo all’amministrazione pubblica, che può secondo il Pirellone inserire nel proprio piano regolatore anche misure di incentivazione per localizzare funzioni di interesse pubblico nell’area che va rigenerata, in modo che possano fungere da volani di rinnovamento attraverso strumenti di facilitazione ad esempio con riduzione di oneri. Questo è per me il punto nodale, su cui deve gravitare ogni scelta futura».

    Solo su tali basi sarà possibile, per Pierpaoli, concepire un nuovo “concorso di idee” per la Ticosa: «Si faccia, ma solo chiarendo il quadro infrastrutturale, funzioni e destino dell’area. La cosa peggiore sarebbe chiedere o raccogliere soluzioni in modo estemporaneo, senza un processo preliminare e razionale di studio, verifica e prefigurazione urbanistica».

  • Fallimento del Casinò, slitta la sentenza d’appello

    Fallimento del Casinò, slitta la sentenza d’appello

    Fumata grigia, oggi in Tribunale a Milano, al termine dell’udienza in cui sono stati discussi i reclami contro il fallimento della società di gestione del Casinò di Campione d’Italia.I giudici della quarta sezione civile si sono riservati la decisione dopo aver ascoltato le parti. La sentenza slitta quindi di giorni, forse di settimane.Almeno tre sono stati i punti nodali trattati dalle parti durante l’udienza: la questione del credito fiscale – che già la commissione tributaria provinciale di Como ha ritenuto non sussistere; il valore dell’accordo di ristrutturazione del debito che si sarebbe dovuto firmare il 24 luglio davanti al notaio Massimo Caspani ma che non era stato accettato dal commissario liquidatore del Comune, Angela Pagano; e la sostenibilità giuridica del fallimento. Su questa ultima questione sono in particolare intervenuti i legali della Banca Popolare di Sondrio, maggior creditore della società fallita.Gli avvocati dell’istituto di credito valtellinese hanno ribadito una tesi che, se accolta, riporterebbe tutta la vicenda al punto di partenza. Secondo loro, infatti, la società di gestione – creata con l’obiettivo di garantire al socio unico le quote di riparto degli utili – non poteva fallire in quanto del tutto priva di carattere commerciale.

  • Fattura elettronica, nel mirino costi e disservizi

    Fattura elettronica, nel mirino costi e disservizi

    I prossimi giorni – con la ripresa di tutte le attività dopo la pausa natalizia – rappresenteranno il vero banco di prova per la fatturazione elettronica.Il flusso di dati registrato fino ad oggi, al netto delle inevitabili incertezze e richieste di chiarimenti, non ha infatti messo a dura prova il sistema elaborato per gestire questa novità fiscale introdotta dalla Legge di bilancio. Ma già da oggi, per crescere verso la fine del mese, quando solitamente vengono emesse le fatture, scatterà un vero test per l’Agenzia delle Entrate che ha già messo a disposizione sul proprio sito un’apposita sezione.E anche a Como la situazione non si discosta dal resto d’Italia. «Stiamo informando i nostri clienti già da tempo. Ma inevitabilmente, a partire dalle prossime ore, assisteremo a un incremento di richieste di assistenza – spiega Laura Bordoli, commercialista comasca – Mi sembra che si sia voluto partire troppo in fretta con questa novità. Sarebbe forse stato meglio iniziare gradatamente, così da risolvere adeguatamente le criticità. Ma così non è stato e quindi ci troviamo a far fronte a diverse fattispecie da spiegare e far comprendere rapidamente. Soprattutto agli imprenditori medio piccoli. Le grandi aziende non hanno problemi. Il rischio collegato a questa fretta del Governo di varare la riforma, visto che aveva già previsto di mettere a bilancio delle cifre da collegare a una conseguente riduzione dell’evasione fiscale, potrebbe creare, specialmente tra i piccoli, l’effetto contrario spingendoli a non fatturare». Ma ecco le caratteristiche di questa novità: chi emette fatture, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti in Italia potrà farlo solo tramite fatture elettroniche che si differenziano da quella cartacea perchè vanno necessariamente redatte utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone e devono essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di Interscambio (SdI). «Oggi si può dire essere il primo vero giorno di utilizzo e sicuramente molte aziende medio-piccole non sono ancora pronte – spiega il presidente di Confartigianato Como, Roberto Galli – Noi continuiamo a fornire assistenza e, fatta eccezione per le aziende che utilizzano già da tempo il nostro sistema interno, abbiamo informatizzato e preparato per questa novità già un migliaio di altri soggetti. Adesso bisognerà attendere alcuni giorni e soprattutto la fine del mese per avere i primi riscontri concreti. Si tratta comunque di una passaggio che andava fatto anche se inevitabilmente all’inizio ci saranno dei problemi di assestamento». Uno dei fattori negativi riguarda poi «l’aspetto economico. Ancora un volta si sono fatte ricadere sulle aziende i costi per la gestione e l’archiviazione delle fatture che possono variare da 200 euro per i soggetti più piccoli a migliaia di euro», chiude il presidente di Confartigianato.«Come spesso accade quando si fanno i conti con delle novità c’è apprensione. Anche noi stiamo fornendo assistenza per chiarire le incertezze – dice il commercialista Luca Corvi – Chiaramente passare da un foglio di carta a un file elettronico comporta una fase di adeguamento e di preparazione tecnica necessaria per gestire lo strumento. Ma era certamente un passaggio importante da fare». Sono esonerati gli operatori (imprese e lavoratori autonomi) che rientrano nel cosiddetto “regime di vantaggio” e quelli che rientrano nel “regime forfettario”. A tali categorie di operatori si possono aggiungere i “piccoli produttori agricoli” che erano esonerati per legge dall’emissione di fatture anche prima dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica. «Inevitabilmente le richieste di aiuto ci sono. Non tutti sono pronti, dal punto di vista tecnico, al cambiamento. Va anche detto che il sistema dell’Agenzia delle Entrate sta funzionando anche se saranno i prossimi giorni quelli veramente di prova», dicono dalla Confcommercio Como.

  • Fiera di Sant’Abbondio in centro storico: l’idea piace ai comaschi

    Fiera di Sant’Abbondio in centro storico: l’idea piace ai comaschi

    Il centro città coinvolto nella Fiera di Sant’Abbondio 2018: una idea che ai comaschi è piaciuta, come ha testimoniato il successo di pubblico nella giornata di domenica. Da sabato sera, infatti, il tradizionale evento cittadino legato alla festa del patrono – che cade il 31 agosto – è entrato nella città murata. Ma non solo: oggi la millenaria fiera zootecnica avrà la sua sede sotto le mura, in quella che di fatto è la sua sede storica.

    Sabato, appunto, il primo evento in centro, con l’inaugurazione della nuova area della Fiera a Porta Torre. Il pubblico ha potuto brindare con un banco d’assaggio che comprende le etichette del territorio grazie alla collaborazione del

    . Presente anche una esposizione dei prodotti agroalimentari tipici, molti dei quali a rischio estinzione, accompagnati da una mostra interattiva con pannelli che ne illustrano storia e tradizione. Ieri e ancora questa mattina, a partire dalle 7 a Porta Torre, sarà possibile inoltre fare la colazione lariana con la Resta Baj e il Pan meino della Cremeria Bolla, accompagnati dal latte delle aziende del territorio lariano. Oggi, come detto  dalle 7 alle 15 torna la tradizionale fiera zootecnica, quest’anno, come detto, posta nell’area che abitualmente ospita il mercato, sotto le mura. La benedizione degli animali e degli allevatori è prevista alle 11, la premiazione del concorso è fissata alle ore 13. Iniziative, quelle citate, che si aggiungono alla presenza e alla consueta attività nell’area di Sant’Abbondio (aperta fino a martedì 4 settembre dalle 10 alle 23), con il mercatino di prodotti locali, il ristorante tipico (pietanze disponibili dalle 12 alle 14 e dalle 18.30 alle 22).