Categoria: Notizie locali

  • Casa, chi ristruttura entro giugno è agevolato

    Casa, chi ristruttura entro giugno è agevolato

    (a.cam.) «Ristrutturazioni e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria rappresentano ormai oltre il 70% del totale dei lavori del settore edile. Gli incentivi per i proprietari che effettuano interventi di rinnovo o di miglioramento della classe energetica sono fondamentali e ci auguriamo possano diventare strutturali. Per ora il provvedimento è limitato nel tempo e ci siamo dunque attivati per promuovere questa possibilità e informare i cittadini».Luca Guffanti, presidente dell’Ance

    Como (Associazione Nazionale Costruttori Edili), ha presentato ieri un’iniziativa congiunta, in accordo con tutte le categorie del settore, per informare i potenziali beneficiari delle agevolazioni fiscali. Il progetto, chiamato “Entro il 30.06.2014 ristrutturare conviene ancora di più”, prevede una serie di incontri informativi in programma nei principali Comuni lariani.Il primo appuntamento è per venerdì prossimo alle 21 a Como, nella Biblioteca di piazzetta Lucati. Le serate successive saranno a Erba, Gravedona, Cantù, Porlezza e Olgiate. L’iniziativa coinvolge l’intera filiera edile, dagli ordini professionali fino ai consumatori, passando anche dagli enti pubblici.«Collaboriamo semplificando le procedure per i proprietari interessati a ristrutturare casa – ha detto Lorenzo Spallino, assessore all’Urbanistica del Comune di Como – Stiamo inoltre ridefinendo le tipologie degli interventi in modo che possano essere facilmente classificati. Il prossimo obiettivo per tutti deve essere la trasformazione di queste agevolazioni in modo che siano permanenti».Per chiunque avesse dubbi o richieste di chiarimento è stato attivato anche il numero verde 800.978.500. Per maggiori informazioni sul programma degli incontri è possibile consultare il sito www.30giugno2014.it. In via Briantea 6 è infine attivo lo sportello dell’Ance Como.

  • Cattaneo: «L’Italia del remo è una squadra agguerrita»

    Cattaneo: «L’Italia del remo è una squadra agguerrita»

    Atleti comaschi protagonisti ai Campionati europei di canottaggio disputati a Poznan, in Polonia. L’Italia si è piazzata al secondo posto della classifica per nazioni con la vittoria di 11 medaglie (4 oro, 5 argento. 2 bronzo) dietro all’Olanda.Nel dettaglio (con i lariani in neretto) sei medaglie, delle undici vinte, sono arrivate dalle specialità olimpiche: un oro (“Doppio pesi leggeri” maschile di Oppo e Pietro Ruta), quattro d’argento (“Quattro senza senior” maschile di Castaldo, Rosetti, Abagnale, Di Costanzo, “Quattro di coppia senior” maschile di Gentili, Rambaldi, Venier, Chiumento, “Quattro senza senior” femminile di Ondoli, Patelli, Tontodonati, Aisha Rocek, “Doppio pesi leggeri” femminile di Rodini, Cesarini) e un bronzo (due senza senior maschile di Vicino e Lodo).Le altre quattro medaglie sono state vinte, invece, nelle specialità non olimpiche: due d’oro nel “Quattro di coppia pesi leggeri” maschile (Amarante, Vicino, Patrick Rocek, Gabriel Soares) e femminile (Arianna Noseda, Mignemi, Crosio, Greta Martinelli); un argento nel “Singolo pesi leggeri” maschile (Torre) e 1 bronzo nel “Singolo pesi leggeri” femminile (Piazzolla).Fuori dal podio, invece, l’ammiraglia maschile, con Matteo Della Valle: l’“Otto” azzurro si è piazzato in quarta posizione.«Ho avuto conferma che l’Italia ha una squadra agguerrita – ha detto alla fine il direttore tecnico azzurro Francesco Cattaneo – che non si è lasciata scoraggiare dalle difficoltà, e che è stata capace di limitare moltissimo i danni di una preparazione “anomala”, nostro malgrado, come quella di quest’anno».«Il nostro obiettivo lungo tutta l’estate era arrivare a quest’appuntamento europeo per verificare sia il nostro recupero fatto con la sola preparazione di luglio, agosto e settembre e sia soprattutto quali danni, tecnici e fisiologici, avevamo subito come squadra nel periodo da marzo a luglio – ha aggiunto Cattaneo, nella foto – Oggi posso ritenermi molto soddisfatto di poter dire, dopo l’analisi dei risultati ottenuti, che il lavoro fatto ci ha premiato tutti, ma soprattutto ha premiato gli atleti e le atlete perché conosco molto bene le difficoltà a cui hanno dovuto far fronte lungo questi mesi difficili».Tra i ringraziamenti che il direttore tecnico ha voluto fare, anche quello riservato alle società. A livello comasco, quelle rappresentate a Poznan erano la Lario, Moltrasio e Tremezzina. Alcuni atleti sono tesserati anche per gruppi sportivi dello Stato: Fiamme Rosse, Fiamme Oro, Marina Militare e Carabinieri.

  • Censimento, centinaia di buste mai consegnate

    Censimento, centinaia di buste mai consegnate

    Il caso – La denuncia è della Cisl e si aggiunge alle numerose lamentele e ai disagi per il questionarioManca il personale: in Altolago i plichi dell’Istat bloccati negli uffici postaliSono almeno 500 le famiglie della zona tra Porlezza, Gravedona, Menaggio e Dongo che aspettano ancora la busta inviata dall’Istat con il questionario sulla popolazione e sulle abitazioni. Il ritardo nella consegna è provocato in particolare dalla carenza di portalettere. «Quando le Poste hanno preso la commessa per il recapito del censimento abbiamo subito segnalato che in alcune zone sarebbe stato difficile garantire il servizio», attacca la Cisl. «L’allarme è stato ignorato e ora puntualmente si è verificato il problema».Leggi l’articolodiCampanielloinCRONACA

  • Ghisallo, chiude il museo della bici

    Ghisallo, chiude il museo della bici

    Lo schiaffo della storiaCosti troppo alti per la struttura del Ghisallo fortemente voluta da Fiorenzo Magni

    Non si possono chiudere i musei. Non in questo Paese. Tanto meno quando sono dedicati a uno sport che, forse più di altri, è stato capace di raccontare con le sue eroiche corse decenni di storia d’Italia.La notizia che il celebre Museo del Ciclismo alla Madonna del Ghisallo, voluto da Fiorenzo Magni, stesse per chiudere era purtroppo nell’aria da tempo, se ne parlava da settimane, fin dal Giro di Lombardia. In questi giorni la mazzata ufficiale: le amministrazioni pubbliche non sono più

    in grado di sostenerne i costi, i dipendenti sono stati lasciati a casa, buona parte dei consiglieri, con motivazioni diverse, si sono dimessi. In buona sostanza, il museo sarà certamente chiuso al pubblico per 5 mesi, dal 3 novembre fino alla fine di marzo 2014, poi si vedrà.Franco Bettoni, presidente della Federazione Ciclistica di Como, non è sorpreso dalla notizia: «È un fatto drammatico, però chi come me conosceva la situazione, sapeva che le cose non andavano affatto bene. Il futuro del museo del Ghisallo era nero da tempo; da sempre avevo espresso le mie riserve sulla sostenibilità della gestione. La sua collocazione lo rende difficilmente accessibile in inverno. Magni fece costruire un bellissimo mausoleo, ma ora lui non c’è più e tutti i nodi vengono al pettine».Difficile intravvedere soluzioni immediate: «Spero – conclude Bettoni – nella sensibilità di Roberto Maroni, visto che le Province non esistono più, che le Comunità montane e i Comuni non hanno più soldi, solo Regione Lombardia può fare qualcosa per questo museo che rappresenta la storia di un Paese. Ci saranno comunque da verificare le spese per non cadere negli stessi errori del passato».L’ex campione del mondo di ciclismo su strada Gianni Bugno, è molto rattristato dalla notizia: «Sono stato all’estero e non sapevo che la situazione fosse precipitata fino a questo punto – dice – Il museo è un luogo che rappresenta la storia del ciclismo internazionale, non solo italiano. Ora mi auguro solo che possa riaprire quanto prima e che nascano iniziative, sia in ambito federale sia politico, per sostenerlo e restituirlo al pubblico».Il museo del Ghisallo si sviluppa su tre piani e comprende anche una raccolta multimediale di materiale sul ciclismo. I cimeli più importanti continuano però ad essere esposti nella chiesa del santuario. All’interno del museo, inaugurato il 14 ottobre 2006, in occasione del Giro di Lombardia, è esposta la più grande collezione di Maglie Rosa al mondo. Nel piazzale del santuario ci sono le statue di due grandi ciclisti, Coppi e Bartali, e il busto di Binda installato nel 2011. Ora, il bronzeo ricordo di questi grandi campioni non deve correre il rischio di rimanere troppo tempo a custodia di un museo chiuso.

    Maurizio Pratelli

  • Ciclista di 79 anni investito finisce all’ospedale

    COMOAttimi di paura, ieri pomeriggio, per un ciclista di 79 anni investito in piazza Giuseppe Verdi a Como (foto Mv). L’uomo è stato soccorso dagli uomini del 118 e trasportato in gravi condizioni all’ospedale Sant’Anna di San Fermo. L’incidente alle 14.20. La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio della polizia locale intervenuta sul posto.

  • Città Messaggere di Pace, Como all’assemblea

    Città Messaggere di Pace, Como all’assemblea

    DAL 7 OTTOBRE

    lavori dell’assemblea e sarà rappresentata da Valeria Guarisco, capo di gabinetto del Comune di Como. L’assemblea deve provvedere al rinnovo del consiglio direttivo, che resterà in carica per tre anni.

  • Colpo di scena: perizia psichiatrica per Olindo

    Colpo di scena: perizia psichiatrica per Olindo

    Intanto diventa un caso politico il servizio “innocentista” di Rai Tre: il senatore Butti parla di «grave ricostruzione, di parte»È stata disposta dal Tribunale di Piacenza dopo l’aggressione a un agentePerizia psichiatrica per Olindo Romano. L’ha disposta il Tribunale di Piacenza dov’è comparso ieri in veste di imputato per l’aggressione di due anni fa a un agente di custodia. Intanto il servizio sulla strage di Erba andato in onda a “Chi l’ha visto?” diventa un caso politico. Il senatore Alessio Butti parla di «grave ricostruzione, di parte» che avvalora solo le tesi della difesa e auspica ora un servizio in cui si dia spazio anche alle tesi che hanno portato a due condanne all’ergastolo in primo e secondo grado.Leggi l’articolodiCampioneinCRONACA

  • «Film Commission, vince lo spirito della rete»

    «Film Commission, vince lo spirito della rete»

    Il nuovo set in cittàIeri in città le ultime riprese del film indiano che uscirà in ottobre

    (l.m.) L’India celebra il Lario e aiuta il suo turismo anche in chiave Expo 2015. Dopo i set di sabato scorso, in piazza Duomo e sul lungolago, e di lunedì a Bellagio, ieri la troupe del film indiano “Rongbaaz”, in uscita in patria in ottobre, è tornata a Como, in piazza Verdi, per le ultime riprese delle scene di danza, poco prima di riprendere l’aereo.La produzione – la Surinder Film di Nispal Singh, la più agguerrita nell’ambito delle produzioni di Tollywood tipiche di Hyderabad – ha così animato di nuovo il centro di Como con le coreografie di questa allegra commedia musicale nel classico stile di “Bollywood” che ha come protagonisti due giovani star indiane, Koel Mallick e Deepak Adhikari alias Dev, popolarissimi in patria.Soddisfatto del tour lariano è Alberto Contri, direttore

    generale della Lombardia Film Commission, che ha reso possibile l’arrivo del film indiano sul lago. Il set non ha mancato di suscitare dibattito il città proprio sul tema delle attività connesse all’industria cinematografica. Daniele Brunati del Consorzio Como Turistica su queste colonne ha ricordato nei giorni scorsi che una “film commission” con partnership pubblico-privato è già operante da anni sul Lario, e ha lavorato dietro le quinte di blockbuster come Ocean’s 11 e Casino Royale. Alla luce della sua esperienza, Brunati ha definito «difficile» nell’attuale assetto del mercato turistico locale la possibilità, auspicata da Contri, che gli albergatori lariani siano di manica il più possibile larga con le troupes ospiti, offrendo loro ospitalità a prezzi ridotti se non gratis. «Ma non vuol dire che l’onere sia a carico degli albergatori – ha replicato ieri Contri – Molte “film commission” danno un contributo in natura proprio sul tema ospitalità. Diversa l’ipotesi di una promozione fuori stagione, dove gli imprenditori potrebbero offrire sconti particolari, nel caso del lago, da ottobre ad aprile. Analoga idea stiamo iniziando a proporre agli albergatori milanesi: durante l’anno c’è sempre qualche fiera, ma nei mesi estivi si possono proporre sconti eccezionali, strade con meno traffico, maggiore agibilità ovunque».E alla presenza di più attori, pubblici e privati, che già operino sul territorio, Contri si dice favorevole: «Ben venga che ovunque nascano strutture e punti di riferimento in grado di accogliere e gestire le produzioni. Possono essere singoli funzionari della Pro Loco o degli assessorati al turismo o attività produttive, oppure vere e proprie strutture come il recente Consorzio di Promozione Turistica della Valtellina, che ha subito aperto al suo interno una film commission in stretta collaborazione con noi. Sovente capita che una produzione abbia bisogna di location diverse: città moderna, borgo antico, lago, montagna, stazioni ferroviarie. Nostro compito è offrire un sistema regionale efficiente e basato su una rete in grado di soddisfare spesso in tempo reale ogni richiesta. Sapendo poi che il cineturismo si sta rivelando un fenomeno assai importante, si capisce perché pubblico e privato si devono alleare».L’assessore al Commercio, Gisella Introzzi, che ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Film Commission lombarda in passato e ha quindi lavorato a stretto contatto con Contri, si è ritrovata di recente con il manager proprio in occasione dell’arrivo degli indiani in città, per rinnovare la collaborazione tra l’istituzione milanese e Palazzo Cernezzi. «Deve vincere lo spirito della rete. Non intendiamo aprire una sede comasca della Film commission regionale, sarebbe troppo costoso. È più importante programmare una collaborazione tra i vari soggetti in campo, come gli albergatori e i ristoratori, la Camera di Commercio e realtà culturali che già esistono e operano come la scuola di cinema Dreamers di Paolo Lipari o il neonato “Lake Como Film Festival”, tanto per fare due esempi», dice Gisella Introzzi.

    FOTO MATTIA VACCA © [oi_gallery path=”cronaca/2013_08_28_Bollywood”]

  • Como femminile, la presentazione ufficiale a Palazzo Cernezzi

    Presentazione ufficiale, domani mattina a Palazzo Cernezzi, per la squadra del Como-Riozzese femminile, che partecipa al campionato di serie B. Un evento che era in programma la scorsa settimana, sempre in Comune, ma che poi è stato rinviato nel rispetto del lutto cittadino per la scomparsa di don Roberto Malgesini.Dopo due giornate le lariane sono in testa alla classifica a punteggio pieno: prima la vittoria con il Perugia (3-0), poi quella con la Roma (5-0).

  • Como nella maxi-operazione contro lo spaccio

    Como nella maxi-operazione contro lo spaccio

    hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di dieci persone oltre a un arresto in flagranza. Dall’indagine è emerso che lo spaccio avveniva tra Orvieto, dove è stato sequestrato anche un bar del centro città), Roma e i comuni vicini.