Centrosinistra, l’ipotesi Traglio interessa ma non convince tutti

C’è chi, come Alessandro Rapinese, liquida con una battuta l’incontro andato in scena sabato tra l’ex premier Matteo Renzi, Alberto Gaffuri e Maurizio Traglio, possibile anticipazione di un secondo tentativo dell’imprenditore comasco di prendere il posto di Landriscina e chi, come le forze più spostate a sinistra, sede naturale di Traglio, valutano con interesse il summit non tanto segreto che si è svolto in città, dove il leader di Italia Viva si è confrontato appunto con l’imprenditore comasco, consigliere comunale di Svolta Civica e già candidato sindaco nel 2017 contro Mario Landriscina. Non una candidatura ufficiale, per ora, ma la volontà di scendere in campo c’è. E se volesse tornare a ricandidarsi c’è chi – ironicamente – vede questa mossa positivamente. «Ben venga – dice il consigliere Alessandro Rapinese – Gli auguro un Traglio bis, ovvero di perdere per la seconda volta esattamente come accadde nel 2017. Nessun problema per me». Nessun commento politico da parte di Vittorio Nessi, capogruppo di Svolta Civica che, negli ultimi mesi, era anche stato intercettato dai radar come possibile candidato sindaco. «So che Traglio e il senatore Renzi si conoscono e si stimano. Mi sembra normale che se Renzi è dalle nostre parti si incontrino», ha spiegato Nessi, che non commenta la natura dell’incontro.Più aperti al dialogo e consci della risorsa importante rappresentata da una figura quale è quella di Maurizio Traglio, all’interno del Pd. «È bene sapere di questa sua disponibilità – spiega il capogruppo de Pd a Palazzo Cernezzi, Stefano Fanetti – Ben venga». Ciò ovviamente non significa in alcun modo che la strada a un secondo tentativo è aperta: «Bisognerà vedere e ragionare con le altre forze del centrosinistra per capire come e se possa concretizzarsi questa via. Maurizio è una risorsa, bisogna però capire che ruolo potrà avere e come comportarci tutti insieme in vista delle prossime elezioni». Quello che però, anche sul fronte del centrosinistra, sembrerebbe concretizzarsi in questa fase sarebbe la ricerca di un nome forte, spendibile a più livelli e riconoscibile dalla città. E in questo senso forse Maurizio Traglio, anche per la sua limitata presenza in consiglio comunale potrebbe non avere tutti requisiti necessari. Infine partecipa al dibattito anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Fabio Aleotti. «Noi stiamo lavorando sulle idee e il programma vista la fase finale di trasformazione con il progetto Conte – dice Aleotti – non abbiamo un candidato e non so ancora come ci muoveremo. Abbiamo un dialogo aperto con le altre forze politiche, con le quali abbiamo obiettivi comuni. Con Traglio mi sembra delinearsi uno scenario simile al 2017, in cui non c’era una convergenza totale di tutte le forze, ci aspettiamo condivisione e poi valutiamo i progetti».