Eredità, la nuova tassa che spaventa tutti: chi supera questa soglia perderà il 40% dei beni | Tutti rovinati
Donna tra le scartoffie (Pexels) - Corrieredicomo.it
La nuova tassa sull’eredità fa paura a chiunque. C’è il rischio di perdere il 40% dei beni se si supera questa soglia. Ti manda in rovina.
Il procedimento di successione ereditaria è intrinsecamente complesso e oneroso. Non si tratta solo di una questione emotiva, ma di un vero e proprio labirinto di adempimenti burocratici, legali e fiscali.
Le diverse fasi, che spaziano dall’accettazione dell’eredità alla presentazione della dichiarazione di successione, richiedono una navigazione attenta attraverso normative specifiche.
A ciò si aggiungono le potenziali dispute tra gli eredi, che possono prolungare significativamente i tempi e aumentare i costi. In questo contesto già delicato, l’aspetto fiscale rappresenta spesso la preoccupazione maggiore, in quanto determina l’effettiva quota di beni che passerà al patrimonio degli eredi.
Dal primo gennaio 2025, la procedura è destinata a cambiare. Per le successioni aperte da tale data, è previsto che il contribuente debba procedere all’autoliquidazione del tributo, aggiungendo un nuovo livello di responsabilità e precisione nel calcolo.
Una nuova tassa che spaventa chiunque
Non sorprende che ogni novità o speculazione in materia fiscale generi allarmismo. Recentemente, titoli sanzionistici hanno fatto temere l’introduzione di una “nuova tassa” sull’eredità in grado di sottrarre il 40% dei beni a chi supera una certa soglia, con la nefasta previsione di “tutti rovinati”.
Questo tipo di affermazioni, pur cavalcando la legittima preoccupazione dei cittadini, distorce significativamente la realtà del sistema impositivo italiano sulle successioni o donazioni. Tale percentuali elevatissime non rappresentano l’attuale struttura ordinaria dell’imposta di successione per i legami familiari più stretti, i quali godono di franchigie significative.

Oltre il 40% dei beni se superata una certa soglia
È fondamentale chiarire come stanno effettivamente le cose in Italia in merito all’imposta di successione/donazione. Le aliquote e le franchigie sono definite in base al grado di parentela tra il defunto e l’erede. Pertanto, l’aliquota del 40% non esiste nel quadro normativo italiano per le successioni.
La più alta è l’8% per gli stranieri. Le uniche ipotesi di perdita significativa si verificano solo per l’eredità di valore estremamente elevato a favore di parenti stretti oppure per lasciti a persone non legate da vincoli familiari, ma comunque in misura molto inferiore al 40% paventato. La notizia relativa all’autoliquidazione dal 1° gennaio 2025 per le successioni aperte da tale data è, invece, un cambiamento procedurale reale che richiede attenzione, ma non modifica le aliquote e le franchigie appena ereditate.
