Ex Ticosa, il dibattito sul futuro. Brenna: «Occasione per ricordare Volta»

Dopo il nostro reportage tra i ruderi della Ticosa e i primi commenti da parte delle minoranze a Palazzo Cernezzi, sono i gruppi che sostengono l’attuale amministrazione a dire la loro sulla ferita aperta nella convalle, con la visione sul futuro dell’area.Un futuro che, a bonifica avvenuta, condizionerà per forza di cose il prossimo mandato in Comune.«Sempre bello poter parlare di sogni, ma rilevati i loro problematici realizzi, meglio parlare di visioni, anche se il termine viene spesso confuso con i sogni – dice Franco Brenna, capogruppo della lista civica Insieme per Landriscina – Nella mia visione personale, in Ticosa dovrebbe esserci una cittadella amministrativa, con parcheggi sotterranei, verde circostante, sottopassi viari connessi ai parcheggi e la conservazione della Santarella», dice.Sul fatto che forse si sarebbe potuto fare di più già durante questo e i precedenti mandati amministrativi per la soluzione del problema, Brenna non si nasconde.«Credo sia venuta a mancare la visione nella sua concretezza. Si è voluto pensare in grande in momenti forse sbagliati – spiega – Le complessità politico-burocratiche hanno purtroppo rallentato un iter che sarebbe potuto essere più agevole. Col senno di poi, valutando simili situazioni a livello internazionale, si sarebbe potuto arrivare a un punto di risoluzione lavorando sul recupero post industriale della precedente struttura, aggiungendo le migliorie a verde, realizzando parcheggi e agevolazioni per il traffico».«Il 5 marzo 2027, tra poco, ricorrerà il bicentenario della morte di Alessandro Volta. Una sana e concreta visione e il coraggio sullo sviluppo dell’ex Ticosa può essere un segno per ricordare l’illustre cittadino alle generazioni future», conclude Brenna.