Famiglia dell’Est all’addiaccio con due bimbe. Dormivano nel parco della stazione Fs

Famiglia dell’Est all’addiaccio con due bimbe. Dormivano  nel parco della stazione Fs

Dramma con lieto fineTutti ricoverati all’ospedale Valduce e poi in una struttura di accoglienzaPapà e mamma, con due bimbe di 6 e 9 anni. Arrivati a Como dalla Macedonia inseguendo chissà quale sogno, ma rimasti senza neppure un tetto. I volontari li hanno visti dormire nel parco della stazione San Giovanni. E hanno messo in moto la macchina dei soccorsi, che ha portato l’intera famiglia prima all’ospedale Valduce, per accertamenti soprattutto sulle piccole e poi in una struttura di accoglienza.Non è ancora stato chiarito da quanto tempo la famiglia proveniente dal Paese dell’Est

dell’Europa dormisse in piazzale San Gottardo, nella zona della stazione San Giovanni. Senza dubbio, i genitori con le due bambine erano nel parco dello scalo, all’aperto, nella tarda serata di mercoledì. Si preparavano a trascorrere la notte sul prato, nonostante il freddo.I gruppi di volontari che perlustrano la città hanno notato la coppia con le due bambine attorno alla mezzanotte e hanno deciso di intervenire per evitare che le piccole trascorressero la notte al gelo, sotto la neve e la pioggia.In piazzale San Gottardo è stata fatta intervenire un’ambulanza della Croce Rossa di Como. La mamma, 26 anni, e le piccole sono state trasferite al pronto soccorso dell’ospedale Valduce, accompagnate poi anche dal padre delle bimbe. I medici hanno verificato le condizioni di salute soprattutto delle figliolette della coppia e hanno accertato che, fortunatamente, nonostante fossero infreddolite e debilitate, erano in buone condizioni. Nessun problema serio di salute neppure per la donna e il marito. Vista la difficile situazione, la famiglia è stata comunque trattenuta in ospedale.«Sono stati tutti ospitati al Valduce per l’intera nottata – confermano da via Dante – Sono stati riscaldati e rifocillati e hanno avuto la possibilità di passare la notte al riparo e di mangiare».Già nella mattinata di ieri, poi, l’ospedale ha contattato i servizi sociali del Comune e coinvolto le associazioni che si occupano dell’assistenza dei senzatetto.In giornata è stata subito individuata una struttura di accoglienza che ha accolto temporaneamente i quattro macedoni, evitando loro di dover tornare sulla strada.«A livello strettamente sanitario possiamo dire che si è trattato di un accesso inappropriato all’ospedale, visto che fortunatamente non c’era alcun reale problema di salute – dicono ancora dal Valduce – Indubbiamente, però, la struttura ha risposto secondo i principi di accoglienza che hanno ispirato la fondatrice della congregazione, la beata Giovannina Franchi».

Anna Campaniello