Festival dell’Economia a Como, primi consensi

Dopo lo sfratto del Festival dell’economia da parte della provincia di Trento, la comasca Elisabetta Patelli, presidente onoraria di Europa Verde Lombardia, ha lanciato la proposta di accogliere a Como una delle più importanti manifestazioni sul tema in Italia.Il Festival dell’economia di Trento è un’iniziativa di grande profilo che ha ricadute positive sulla città che lo ospita. È nato dall’idea di mettere a confronto gli economisti con il grande pubblico per rendere il loro linguaggio e le loro idee comprensibili a tutti ed ha portato a Trento 50 premi Nobel, ministri, ed esperti di fama mondiale.«Due anni fa abbiamo avviato a Como proprio con Boeri e più di mille studenti un progetto sulle competenze di imprenditorialità sostenibile che oggi sono fondamentali nella formazione dei giovani», premette Elisabetta Patelli. Che aggiunge: «Invito tutte le Istituzioni, a partire dall’amministrazione provinciale e dal Comune, dagli Enti territoriali e dalle Fondazioni locali a sostenere questa proposta. Credo che la candidatura della nostra città come ospite della manifestazione non possa che essere un segno di grande maturità e lungimiranza».Una proposta che trova perfettamente d’accordo il professor Giuseppe Porro docente presso il Dipartimento di Diritto, Economia e Culture dell’Università dell’Insubria: «È un’ottima idea, ci sono tutte le condizioni, a partire dalla centralità geografica, ma anche per la tradizionale ospitalità turistica della città; non dimentichiamo poi che il territorio ospita già eventi di rilievo come il Forum Ambrosetti o la Summer School della Fondazione Volta che richiamano studiosi da tutto il mondo».«Un evento come il festival dell’economia – aggiunge Porro – senza svilire il rigore dell’analisi potrebbe aprire al dialogo con i giovani economisti che porterebbero riflessioni sul dibattito più recente; Como inoltre garantirebbe una terzietà rispetto al polo di discussione universitario più centrale che è Milano».«Il punto è che iniziative come queste hanno un costo e richiedono un impegno forte delle istituzioni pubbliche, credo che per l’immagine di Como dovrebbe essere una priorità far convergere tanta gente per studiare e conoscere».