Gallera: «Situazione critica, anche Como sotto pressione»

«Milano, Como, Varese, Monza e Brianza: un’area omogenea che è tutta sotto pressione»: lo ha detto ieri l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, intervistato dal tg di Espansione Tv all’autodromo di Monza dove è stato allestito da alcuni giorni un check-point per le ambulanze con pazienti in codice verde, quindi di minore gravità.L’ospedale San Gerardo di Monza, intanto, la maggiore struttura della Brianza, è al collasso.Mario Alparone, direttore generale della Asst Monza, ha spiegato così la situazione a Etv. «Non possiamo accettare più i codici verdi che vengono invece inviati all’autodromo e, se necessario, smistati in altri presidi. Nella prima fase della pandemia – ha aggiunto – abbiamo accettato pazienti che arrivavano da Bergamo, Brescia, Cremona, abbiamo mandato nostri specialisti a Lodi. In questo momento siamo nell’epicentro della pandemia anche perché abbiamo tantissimi operatori positivi. Non siamo in grado di gestire tutti i pazienti che potremmo gestire. Questo è il motivo per cui ho anche dovuto chiedere l’intervento di forze esterne, e la Regione sta valutando la mia richiesta in maniera molto seria».Il direttore generale ha chiesto il supporto nella gestione dell’emergenza di personale dell’Esercito e della Protezione civile per superare la crisi che vede il personale sanitario del San Gerardo impegnato in turni estenuanti e ormai al limite delle forze.«I colleghi sono allo stremo, sia fisicamente che psicologicamente», commenta a Etv Donato Cosi, infermiere e segretario territoriale NurSind Monza e Brianza: «Siamo in una situazione di carenza di personale, una condizione che era già presente, ma che a causa dei tanti colleghi contagiati è ancora più grave» ha concluso.«La Lombardia sta vivendo una situazione molto critica e Como (così come Milano, Monza e Varese) è sotto pressione – ha sottolineato invece l’assessore al Welfare della Lombardia – i numeri quotidiani lo dimostrano».A precisa domanda su ulteriori restrizioni e quindi la possibilità di un lockdown totale, l’assessore ha risposto: «Speriamo che le misure messe in campo dalla Regione e dal Governo servano a ridurre i contagi – ha chiarito – per questo io invito tutti a rispettare le regole, a stare a casa per evitare che il virus infetti altre persone».