Decreto sicurezza: il provvedimento diventato legge a fine novembre spacca l’Italia. Da una parte, i sindaci – perlopiù di centrosinistra – che annunciano la disobbedienza civile, dall’altra amministratori che appoggiano l’operato del ministro dell’Interno Matteo Salvini.Da Nord a Sud sono molti i sindaci e i presidenti di Regione che hanno deciso di opporsi e che criticano, in particolare, il divieto di iscrizione all’anagrafe comunale per i richiedenti asilo, ritenuto indice di disparità di trattamento e provoca difficoltà di accesso ai servizi sanitari.Sul fronte del “sì”, 400 sindaci italiani (tra i quali Mario Landriscina di Como) hanno firmato una lettera a sostegno del decreto sicurezza.L’argomento sarà al centro della puntata di questa sera di Nessun Dorma, il talk show di Etv in onda ogni venerdì alle 21.20. In studio, tra gli ospiti, Roberto Corti, sindaco di Desio ed esponente del Pd, Anna Camposampiero, della rete No Cpr, che ha duramente protestato contro il decreto, e Andrea Cassani, sindaco di Gallarate, che si è speso a favore del decreto. Per assistere in diretta alla puntata si può prenotare gratuitamente un posto chiamando lo 031.33.00.61 o scrivere un messaggio email a nessundorma@espansionetv.it.
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Decreto sicurezza, primo caso “comasco”
Sarà espulso dall’Italia un nigeriano che aveva presentato domanda di protezione internazionale per evitare il rimpatrio. Il primo caso di applicazione del “decreto sicurezza” è comasco, ad annunciarlo il ministro dell’Interno Matteo Salvini su Facebook. Che scrive: «Aveva presentato domanda di protezione per scongiurare l’espulsione già decisa nei suoi confronti da prefetto e questore di Como: per effetto del Decreto Salvini un nigeriano, J. G., ha ricevuto il decreto di inammissibilità della sua richiesta. Tecnicamente, si tratta della “domanda reiterata in fase di esecuzione di un provvedimento di allontanamento”».
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Decreto Dignità, rischio occupazione nel legno-arredo. L’allarme dell’onorevole Alessio Butti (FdI)
Sono pronti 100 emendamenti al Decreto Dignità di Luigi Di Maio. A presentarli il gruppo di Fratelli d’Italia.Un’opposizione voluta «non per mettere i bastoni tra le ruote o per chiedere la fiducia al Governo ma perchè molte delle norme contenute nel testo avranno, se approvate, effetti devastanti sul tessuto economico. A partire proprio da quello comasco e della Brianza, che rappresento».Queste le prime parole dell’onorevole di Fratelli d’Italia Alessio Butti che questo pomeriggio ha voluto spiegare nel dettaglio il perchè questo Decreto vada assolutamente modificato.Troppi i punti rischiosi e certamente deleteri per l’economia, a partire dal settore del legno arredo. «L’insieme delle disposizioni, da quella sul ridisegno dei contratti a tempo determinato ai voucher e altro, rischiano di mettere in gioco 10mila posti di lavoro nel comparto – spiega Butti – Questo perchè nel settore, fino al 2020 erano previste, in base a proiezioni effettuate dagli esperti, assunzioni di diverse tipologie di figure professionali. Adesso però il rischio concreto è che, i paletti inseriti dal decreto possano intervenire spazzando via molti di quei posti di lavoro potenziali e creando una crisi importante nel settore».
I ragionamenti del deputato di Fratelli d’Italia fanno seguito a una serie di numerosi incontri con imprese della zona e con le associazioni economiche dei territori. «Tutti mi hanno espresso con forza le perplessità e i timori per questo decreto e dobbiamo assolutamente lavorare per far capire che il vero problema è la carenza di lavoro e il bisogno i far girare l’economia». Altro tema: il contrasto alla ludopatia che in base al decreto prevede di vietare qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi o scommesse con vincite di denaro, comunque effettuata e su qualunque mezzo, incluse manifestazioni sportive, culturali o artistiche, trasmissioni televisive o radiofoniche, stampa quotidiana e periodica, le pubblicazioni in genere, le affissioni e internet. E da primo gennaio divieto di sponsorizzazioni. «Non è questo il modo corretto. Facendo così ad esempio si mette in crisi, sul nostro territorio, il casinò di Campione d’Italia. Abbiamo chiesto un’audizione al ministero per l’amministratore unico della casa da gioco ma invano – spiega sempre l’onorevole Butti – Si deve ragionare in termini diversi. Ad esempio si potrebbe istituire una commissione ad hoc, con i rappresentanti di tutte le categorie interessate, per capire come fare questo tipo di comunicazione. Studiano orari adatti e formule che non siano deleterie».
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“Decreto dignità”, Currò: «Butti dimentica l’articolo 36 della Costituzione»
Prosegue la polemica comasca sul “Decreto dignità”, dopo la bocciatura da parte del senatore lariano di Fratelli d’Italia Alessio Butti, preoccupato per gli effetti che la riforma sul mercato del lavoro varata dal governo Lega-5 Stelle avrebbe sul settore legno arredo brianzolo, ieri è arrivata la replica del deputato grillino comasco Giovanni Currò, vice-capogruppo della Commissione VI Finanze.«L’onorevole Alessio Butti pare dimenticare – ha dichiarato – l’articolo 36 della Costituzione: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro”».E per rincarare la dose sulla polemica ha aggiunto: «Sono preoccupato per i cittadini di Lecco che hanno votato Butti e Fratelli d’Italia e invece si sono ritrovati un allineamento di pensiero con il Pd, il tutto risulta decisamente pittoresco». Quanto alla nuova rimodulazione dei contratti di lavoro – ha aggiunto – credo fortemente che una impresa che investe nella crescita del know how interno, non si porrà nemmeno la questione ed avrà il nostro pieno sostegno, se invece un’impresa vuole investire nella precarietà selvaggia e magari poi delocalizza pure, allora da noi non ci sarà alcuno sostegno».
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De Sfroos, nuovo libro con “La Nave di Teseo” di Elisabetta Sgarbi
Nuovo libro per il cantautore Davide Van De Sfroos. Dopo la riedizione di “Le parole sognate dai pesci” già uscito nel 2003 da Bompiani e tornato in libreria in versione arricchita e aumentata da La Nave di Teseo, la stessa casa editrice milanese fondata e diretta da Elisabetta Sgarbi (con l’aiuto di tanti intellettuali tra cui Umberto Eco) sta per pubblicare il suo nuovo libro “Ladri di foglie” (pp. 192, 17 euro).
“Le nostre storie non iniziano mentre le stiamo rubando. Le nostre storie cominciano quando cerchiamo di restituirle” dice De Sfroos. Il suo è un viaggio romantico e ribelle alla ricerca di un fantomatico ladro di foglie, che immagina di poter rubare alla vita e al mondo la sua essenza, la magia che si nasconde nelle sue nervature. Quindici storie dove protagonisti imprevedibili e nostalgici, immersi in paesaggi poetici e da sogno, cercano di decifrare il mistero del responsabile di questo bizzarro crimine. Nei panni di un novello Virgilio o di un Hercule Poirot, Davide Van De Sfroos, “cantastorie” che ha ora raggiunto la piena maturità di scrittore, accompagna il lettore in un viaggio nella fantasmagoria, con la genialità di una scrittura forte e al tempo stesso evanescente.
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De Sfroos ai genovesi: “La forza sia con voi”
Nuovo appuntamento perIl Tenco Ascolta, il format ideato dal Club Tenco che porta sul territorio i cantautori ritenuti più interessanti tra le centinaia che ogni anno spediscono il proprio materiale al Club. «Ogni anno ascolto tra i 300 e i 500 cd di nuove proposte che vogliono suonare al Tenco» dice lo storico presentatore del festival, il comasco Antonio Silva. Che domani sarà il moderatore dell’incontro delle 21.15 con cui “Il Tenco Ascolta” torna a Laigueglia, provincia di Savona, in piazza Musso, per la rassegna estiva Queste piazze davanti al mare.E con lui ci sarà un altro comasco, Davide Van De Sfroos.«La formula del talent itinerante del Tenco è proprio questa – dice Silva – dare la possibilità di un palcoscenico e di una platea ai tanti bravi cantautori che bussano alle porte del Tenco, che quest’anno sarà dal 19 al 21 ottobre. E con loro c’è sempre un ospite di riguardo, un veterano della canzone, che fa da testimonial. Oggi avremo appunto De Sfroos».Ad esibirsi sul palco saranno i cantautori “i Francisco”, Gabriella Martinelli, Jack Jaselli e Marco Castelli.«Laigueglia porta bene ai comaschi, Castelli è spesso in concerto dalle nostre parti – dice il comasco Silva – e proprio nella località savonese ho tenuto a battesimo con il Tenco il cantautore comasco Filippo Andreani». De Sfroos a Laigueglia si esibirà tra le sue ballate più celebri, rigorosamente in dialetto laghèe, raccontando storie di contrabbandieri, e con Silva non mancherà di rendere omaggio alle vittime della tragedia del ponte Morandi a Genova. Proprio il 15 agosto ha postato su Facebook un toccante video in cui invita i genovesi a non arrendersi, indossando una maglietta con la scritta «E nu me mollu».«Tiriamo avanti come dice questa maglietta, non mollo – ha commentato nel suo video De Sfroos – Siete un popolo che deve ricominciare da capo. Che la forza sia tutta vostra».
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De Santis (FdI): «Stop ai tuffi e ai bagni nel lago. Bisogna far rispettare il divieto di balneazione»
Tuffi e bagni nel lago pericolosi ma anche “indecorosi” e da “bloccare”. A chiederlo è Sergio De Santis, consigliere di Fratelli d’Italia che invoca interventi per arginare anche altri aspetti non da città turistica «Situazioni inaccettabili per una cittadina a vocazione internazionale. Mi dissocio dall’attuale gestione del mancato contrasto a chi non rispetta il divieto di balneazione, con tutte le implicazioni di salute pubblica che ne derivano. Da consigliere di Centrodestra non posso non ricordare che la cosiddetta “tolleranza zero” è stata uno dei cavalli di battaglia vincenti della nostra coalizione alle elezioni». Così in attesa dei giorni più affollati in città con il Ferragosto alle porte «chiedo di fermare i bagni in zone inquinate e i tuffi selvaggi, di stoppare biciclette, sdraio, palloni da calcio giardini di Villa Olmo. Stop alle tende dei turisti piazzate nelle aree aperte monumentali della città; stop alla presenza dei questuanti organizzati col cappellino nei punti strategici del centro storico e ai parcheggiatori abusivi nelle vie e nei parcheggi pubblici cittadini».
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De Gregori arriva a Como
Già 1.400 biglietti venduti e pochi posti disponibili per il concerto di Francesco De Gregori che chiuderà domenica alle 21.30 il “Festival Como Città della Musica” nell’Arena all’aperto di via Bellini (in caso di maltempo al Teatro Sociale). I biglietti costano da 55 a 36 euro più la prevendita.
De Gregori sarà accompagnato sul palco da Guido Guglielminetti al contrabbasso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte, una formazione già sperimentata in autunno nel suo tour in Europa e negli Stati Uniti ma che rappresenta un’assoluta novità per il pubblico italiano.
La scaletta prevede i grandi classici di De Gregori ma anche gioielli nascosti, canzoni “mai passate alla radio”, brani raramente eseguiti dal vivo negli ultimi anni.
«Mi fa piacere quando il pubblico riconosce un pezzo dalle prime note – dichiara De Gregori – ma mi piace anche quel silenzio un po’ stupito che accoglie le canzoni meno conosciute. La bellezza del live è anche questa, la scaletta non deve essere scontata, bisogna mischiare le carte».
Soprannominato “il Principe” dei cantautori,De Gregoripresenta uno stile originale, da molti imitato, che deriva dall’assimilazione di autori quali Fabrizio De Andrè, Simon & Garfunkel, Bob Dylan e Leonard Cohen: i suoi maggiori ispiratori. Nelle sue canzoni troviamo dal punto di vista musicale sonorità rock e vicine alla musica popolare; dal punto di vista dei testi, invece, presenta un ampio uso della sinestesia e della metafora, spesso di non immediata interpretazione, con liriche di ispirazione intimista, letterario-poetica ed etico-politica in cui trovano spazio riferimenti all’attualità e alla storia, che lo hanno reso uno dei cantautori più importanti dell’attuale scena musicale italiana.
Titoli di eccezionale bellezza sono diventati classici della musica italiana: Rimmel”, “Pablo” (scritta insieme a Lucio Dalla), “Buonanotte fiorellino”, La donna cannone”, “Alice non lo sa”, “Generale” e molti altri.
Con alle spalle più di 45 anni di attività, è considerato da molti sia un cantautore sia un poeta, malgrado egli non ami definirsi né l’uno né l’altro, ma solo “artista”.
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Davide Valsecchi in gara nel weekend al Franciacorta Rally Show
Nel fine settimana all’autodromo di Franciacorta va in scena l’omonimo Rally Show, gara che prevede, fra sabato e domenica, la disputa di sei prove speciali. Tra i partecipanti, i bresciani Luca Pedersoli (già vincitore del Tricolore Wrc al rally Aci Como-Etv) e Alex Caffi (ex pilota di Formula 1). A difendere i colori comaschi, un driver d’eccezione, Davide Valsecchi, già iridato di Gp2 e ora commentatore televisivo. Il pilota erbese corre con una Mini Cooper, affiancato dal copilota e amico Tommaso Henssler Paleari.
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Davide Ballerini pronto per l’Australia. L’esordio con il Team Astana al Tour Down Under
Conto alla rovescia per la prima uscita stagionale di Davide Ballerini. Il ciclista comasco sarà infatti impegnato dal 15 al 20 gennaio in Australia nel Tour Down Under, gara che aprirà la stagione 2019 del ciclismo mondiale.Subito in strada, dunque, il ciclista Professionista comasco, che da questa stagione si è accasato al Team Astana, tra i più importanti club del mondo.Proprio la società che ha la sua base in Kazakistan ha appena pubblicato le foto ufficiali del corridore comasco con la nuova maglia, immagini disponibili dal 2019, visto che prima, per ragioni contrattuali legate alla precedente formazione di Davide, non potevan essere diffuseDavide Ballerini in Australia partirà con il numero 101, e sarà affiancato, con il Team Astana, dall’altro italiano Manuele Boaro, dal belga Laurens De Vreese, dallo spagnolo Luis Leon Sanchez Gil e dai kazaki Daniil Fominykh, Yevgeniy Gidich e Artyom Zacharov.La corsa australiana scatterà il 15 gennaio, con la tappa North Adelaide-Port Adelaide, di 132 chilometri.Ballerini viene subito schierato per consentirgli di entrare in forma, visto che il ciclista comasco sarà uno dei leader del Team Astana nella campagna del Belgio, tra febbraio e marzo. La squadra, infatti, conta molto su di lui per risultati importanti nelle “classiche” che si disputano in quel periodo.