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  • Blitz contro la prostituzione nel Comasco: eseguite 23 ordinanze di custodia

    Blitz contro la prostituzione nel Comasco: eseguite 23 ordinanze di custodia

    La Procura di Como e la squadra Mobile di Milano hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare a carico di 23 indagati (22 albanesi più una donna rumena) accusati a vario titolo di gestire la prostituzione lungo le strade della Bassa comasca e della Brianza lariana.

    Attività che avrebbe riguardato i Comuni di Mariano Comense, Arosio, Lentate sul Seveso, Bregnano, Cermenate, Figino Serenza e Vertemate con Minoprio. Venticinque le ragazze sfruttate. Tra i capi di imputazione lo sfruttamento aggravato della prostituzione e, in tre casi, anche la detenzione di un’arma.

  • Blackout in Ticino, Lugano e il Sottoceneri al “buio” per oltre un’ora

    Blackout in Ticino, Lugano e il Sottoceneri al “buio” per oltre un’ora

    Si spegne la luce in Ticino. Questa mattina un blackout elettrico ha interessato tutto il Sottoceneri lasciando per oltre un’ora – tra le 10 e le 11.30 – al buio Lugano, Mendrisio e molti paesi vicini alla frontiera comasca.

    Il blackout è stato causato da un guasto a un trasformatore da 200 megawatt a Magadino. In un comunicato stampa, l’Azienda elettrica ticinese (Aet) ha spiegato che «un problema tecnico riscontrato alla sottostazione di Magadino ha causato la messa fuori servizio le sottostazioni di Manno e di Mendrisio, con la conseguente interruzione dell’erogazione di corrente elettrica in gran parte del Sottoceneri».

    Durante il blackout non sono mancati disagi di vario genere. Chiusi i centri commerciali più noti: da Serfontana al Fox Town, ai grandi magazzini Manor.

    Ferme anche la funicolare del San Salvatore e l’ovovia del Monte Tamaro. Sulla funicolare del Monte Brè alcuni passeggeri sono rimasti bloccati in cabina.

    Nessun problema negli ospedali e nelle banche, dove sono immediatamente entrati in funzione i generatori di emergenza.

    A Lugano i problemi maggiori si sono avuti sulle strade, dato che i semafori si sono spenti lasciando gli automobilisti nella totale “incertezza”. Tuttavia, qualcuno ha notato che le strade del centro cittadino, durante l’interruzione di corrente, sembravano in realtà meno intasate del solito.

  • Black-out programmato in città venerdì prossimo 10 agosto

    Black-out programmato in città venerdì prossimo 10 agosto

    Una parte di Como rimarrà al “buio” venerdì prossimo.

    A causa di alcuni lavori di manutenzione e di potenziamento degli impianti, il capoluogo lariano resterà senza energia elettrica il prossimo 10 agosto.dalle 08.30 alle 13.00.

    E-Distribuzione, società che si occupa dei lavori, ricorda di non utilizzare gli ascensori negli orari in cui l’energia potrebbe essere sospesa e di non commettere imprudenze contando sull’assenza di elettricità: la corrente potrebbe essere infatti riallacciata momentaneamente per prove tecniche.

    Queste le strade e i numeri civici interessati dall’interruzione di energia:

  • Bivacchi tra i reperti della Spina Verde

    Bivacchi tra i reperti della Spina Verde

    Chiari segni di fuochi accesi nella “Camera Grande”

    Tutti pazzi per le monete romane. In città si ipotizzano sedi museali, percorsi, in molti sono in attesa di conoscere la presenza di altri reperti nella zona dell’ex Teatro Cressoni, ma pure altrove dove la Como romana si è sviluppata e ha messo le basi di quella che sarebbe diventata la città medievale e quindi l’attuale.

    A questa voglia di riscoprire il passato e preservare l’antico, fa da contraltare l’incuria che investe quello che rappresenta un altro patrimonio della civiltà comasca.Stiamo parlando del Parco Spina Verde. Le immagini che pubblichiamo in questa pagina evidenziano segni di presenze e di devastazione.

    Resti di fuochi accesi in particolare all’interno della cosiddetta “Camera Grande”. Si tratta di vere e proprie stanze scavate nella roccia che rappresentano resti di abitazioni nell’area risalenti alla cosiddetta civiltà di Golasecca (databile tra la fine età del bronzo e l’inizio dell’età del ferro, ovvero nell’XI secolo a.C.).

    Le camere in roccia sono strutture rettangolari, scavate nella roccia su due o tre lati, con un piano rialzato in legno e in argilla e la copertura sorretta da pali. La più evidente è appunto la Camera Grande. I vandali non si sono fermati a bivaccare a Pianvalle, che sorge sulle pendici del monte Caprino. Si sono pure divertiti a crivellare di colpi i cartelli con tutte le indicazioni del sito archeologico.

  • Bimbo nasce in auto proprio davanti all’ospedale

    Bimbo nasce in auto proprio davanti all’ospedale

    Un bimbo che ha fretta di venire alla luce, la corsa in auto dei genitori all’ospedale, ma alla fine il lietro evento avviene proprio sui sedili della macchina parcheggiata davanti all’ingresso del presidio.

    È una storia a lieto fine quella accaduta questa mattina davanti all’ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia. Mamma e bimbo stanno bene. Tutto era cominciato alle 8 di ieri.

    La donna una venticinquenne di origini filippine alla prima gravidanza era in preda alle doglie. Le contrazioni diventano più frequenti, così, accompagnata dal marito, la 25enne parte dalla sua casa di Erba diretta verso l’ospedale Sant’Anna.

    Sull’auto ci sono la coppia e la suocera della giovane. Il marito percorre più velocemente possibile i circa 20 chilometri che separano la casa dall’ospedale. Si tratta comunque di un viaggio di una quarantina di minuti, così quando arriva l’auto non è più possibile raggiungere il reparto. Il parto avviene in auto.

    I due addetti alla vigilanza in servizio riescono ad attivare l’emergenza sanitaria interna dell’ospedale, passa dal parcheggio anche una ginecologa che si stava recando all’ospedale di Cantù e può controllare mamma e bambino. Dopo pochi secondi arriva anche l’équipe dell’Anestesia e Rianimazione, quella dell’Ostetricia e quella della Neonatologia con un’apposita culla da trasporto per trasferire poi in ospedale la donna e il suo piccolo per le cure necessarie.

    Il bambino, nato alla 35esima settimana, pesa 1.440 grammi e ora è ricoverato in Terapia Intensiva Neonatale in buone condizioni.

  • Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Il regalo ricevuto in occasione dell’Epifania dal fratello maggiore si trasforma in un grande spavento per una bambina comasca di sei anni, portata ieri pomeriggio al pronto soccorso dalla madre.La bimba stava giocherellando con alcune palline calamitate. Sfere colorate, molto piccole, di meno di mezzo centimetro di diametro. Possono formare catene, collanine e altre figure grazie al magnetismo. La bambina ne ha però infilate due nel naso. Il fatto è avvenuto mentre in casa si trovavano entrambi i genitori. È stata la madre ad accorgersi che qualcosa luccicava nel nasino della piccola che, forse per paura di essere sgridata, non aveva detto nulla dell’incidente.Dopo un primo tentativo, cercando di fare soffiare fuori i due corpi metallici dalle cavità nasali, la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.I medici si sono subito presi cura della piccola. Con uno strumento ad uncino, una sorta di ferro da maglia, il personale dell’ospedale ha estratto prima una e poi l’altra pallina. La bambina ha versato qualche lacrima, forse più per lo spavento che per il dolore. Per effettuare l’intervento non è stato infatti necessario praticare alcuna anestesia. Dopo poco più di un’ora la bambina era di nuovo a casa. Gli incidenti domestici di questo tipo non sono affatto rari.

  • Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Bimba introduce due sfere magnetiche nelle narici, soccorsa al Sant’Anna

    Il regalo ricevuto in occasione dell’Epifania dal fratello maggiore si trasforma in un grande spavento per una bambina comasca di sei anni, portata ieri pomeriggio al pronto soccorso dalla madre.La bimba stava giocherellando con alcune palline calamitate. Sfere colorate, molto piccole, di meno di mezzo centimetro di diametro. Possono formare catene, collanine e altre figure grazie al magnetismo. La bambina ne ha però infilate due nel naso. Il fatto è avvenuto mentre in casa si trovavano entrambi i genitori. È stata la madre ad accorgersi che qualcosa luccicava nel nasino della piccola che, forse per paura di essere sgridata, non aveva detto nulla dell’incidente.Dopo un primo tentativo, cercando di fare soffiare fuori i due corpi metallici dalle cavità nasali, la corsa al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.I medici si sono subito presi cura della piccola. Con uno strumento ad uncino, una sorta di ferro da maglia, il personale dell’ospedale ha estratto prima una e poi l’altra pallina. La bambina ha versato qualche lacrima, forse più per lo spavento che per il dolore. Per effettuare l’intervento non è stato infatti necessario praticare alcuna anestesia. Dopo poco più di un’ora la bambina era di nuovo a casa. Gli incidenti domestici di questo tipo non sono affatto rari.

  • Bilancio finale della “Città dei Balocchi”. Ecco le 10 domande del Corriere di Como

    Bilancio finale della “Città dei Balocchi”. Ecco le 10 domande del Corriere di Como

    Dieci domande agli organizzatori della Città dei Balocchi e al Comune di Como. Dieci domande per capire se la kermesse organizzata ogni anno nel centro storico di Como sia davvero, in tutto e per tutto, un valore aggiunto per la città.Oppure se oltre alle sfavillanti luci che illuminano monumenti e piazze, sul capoluogo lariano – durante i 40 giorni a cavallo delle festività di fine anno – si allunghi pure qualche ombra.Per martedì prossimo è stata convocata, in un noto albergo cittadino, una conferenza stampa durante la quale saranno resi noti i dati finali della manifestazione. A questo appuntamento ilCorriere di Comoandrà con un elenco di domande – dieci in tutto – cui crediamo sarebbe importante dare risposta. Le anticipiamo, per fare in modo che gli organizzatori e il Comune possano prepararsi con la necessaria attenzione. E le motiviamo. Anche per diradare il dubbio che pure qualcuno ha insinuato, ovvero che da parte nostra vi sia stato talvolta un atteggiamento pregiudiziale.Non è così. IlCorriere di Comoha semmai dato conto – voce spesso unica – a iniziative politiche che l’opposizione ha portato in consiglio comunale.Peraltro, un’ulteriore interrogazione sulla Città dei Balocchi è stata annunciata dalla Lista Rapinese e anche da questo nuovo atto abbiamo deciso di prendere spunto per le nostre domande. Ma andiamo con ordine. E cominciamo con i quesiti.

    1-Quando verrà presentato il rendiconto economico analitico e dettagliato della manifestazione?Gli organizzatori della manifestazione si sono impegnati contrattualmente a presentare un consuntivo dettagliato delle entrate e delle spese sostenute. Il Comune ha detto di «pretendere» questo rendiconto. È un passo importante rispetto agli anni passati, quando alle relazioni finali veniva allegato un singolo foglio con numeri generici.

    2-Da chi sarà certificato questo rendiconto?Il sindaco di Como Mario Landriscina ha più volte detto che il consuntivo dovrà essere validato da professionisti. Noi pensiamo che debbano anche essere prodotte le fatture. In ogni caso, la certificazione del bilancio dovrebbe poter garantire tutti.

    3-Quanto hanno pagato gli affittuari per utilizzare ogni singola casetta?Su questo punto non c’è mai stata vera trasparenza. Le cifre si sono susseguite in modo incontrollato, pensiamo sia venuto il momento di fare chiarezza. Nei prossimi giorni, come detto, la Lista Rapinese presenterà una nuova interrogazione prendendo spunto da quanto accade in altre località turistiche.«A Madesimo – dice il capogruppo Alessandro Rapinese – le casette del mercatino di Natale sono affittate per oltre due settimane alla cifra, tutto compreso, di 360 euro. A Como si parla di 5mila euro o anche più. Se fosse vera, come è possibile giustificare una simile differenza?», si chiede Rapinese.

    4-Con quale criterio sono stati scelti gli affittuari delle casette e le merceologie da collocare nelle stesse?Il mercatino natalizio di Como ha avuto successo indubbio ma ha sollevato qualche dubbio sulla qualità dell’offerta commerciale, ritenuta da molti poco legata alla tradizione.Su questo punto, il consigliere comunale Michele Cappelletti, commerciante del centro, ha deciso di intervenire con un’altra interrogazione. A suo dire, il Comune non garantisce gli esercenti cittadini perché permette a chi affitta le casette di mettere in commercio prodotti venduti anche nei negozi a due passi dal mercatino. «Siamo intenzionati a presentare una mozione che impegni il Comune a istituire una commissione – dice ancora Rapinese – che selezioni le merceologie per le casette ed eviti la concorrenza sleale».

    5-Sulla scorta della segnalazione del Pd in consiglio comunale, da chi sono stati condotti (e in che modo) tutti i necessari accertamenti preventivi per evitare possibili episodi di lavoro nero all’interno delle casette?Su questo punto, in parte, è già arrivata in consiglio una risposta dell’assessore al Commercio Marco Butti. Tuttavia, ciò che più conta è capire in che modo sia verificata l’attuazione concreta del codice etico citato pure nel contratto di servizio stipulato tra il Comune e gli organizzatori della kermesse.

    6-In che misura gli organizzatori hanno partecipato alle spese non preventivate sostenute dalla Città per la manifestazione?Al di là di quanto stabilito dalla convenzione e dal contratto d’appalto che regola la manifestazione, sono intervenute anche quest’anno situazioni particolari che hanno certamente costretto il Comune a spendere più di quanto preventivato. Sarebbe importante capire in che modo l’organizzazione della Città dei Balocchi contribuisce a tali spese e sulla base di quali considerazioni. Se cioè esiste, ad esempio, una cabina di regia che prende in considerazione le novità o se tutto è lasciato al caso.

    7-A quanto ammonta il controvalore della tassa sul suolo pubblico a cui il Comune ha rinunciato?Uno dei punti più controversi, su cui questo giornale ha sempre molto insistito, riguarda le sovvenzioni pubbliche concesse alla manifestazione. Non perché vi sia da parte nostra una contrarietà preconcetta, ma perché crediamo che un contributo sia giustificato se chi lo riceve non fa profitto. Regione, Comune, Camera di Commercio finanziano la kermesse con dazioni in denaro. Ma il Comune rinuncia pure alla tassa di occupazione del suolo. Perché? E quanto costa questa rinuncia alle casse del capoluogo?

    8-È stato quantificato il costo finale sostenuto dal Comune di Como per le misure straordinarie di sicurezza?Questa domanda e la successiva (9-È stato quantificato il costo finale sostenuto dal Comune di Como per le misure straordinarie per la viabilità?) sono legate a quanto detto sin qui. Le spese intervenute dopo la stesura della convenzione e del contratto, le spese cioè non previste, a quanto sono ammontate? E come sono state ripartite? È giusto, ci chiediamo, che il Comune si faccia carico completamente degli eventuali maggiori costi della manifestazione?

    10-Sulla base delle risultanze finali del rendiconto degli organizzatori e delle spese realmente sostenute, il Comune è intenzionato a rivedere i termini del contratto stipulato lo scorso anno?L’ultima questione, com’è ovvio, riguarda il futuro. La Città dei Balocchi è sicuramente un evento importante, che genera indotto e porta a Como tanto turismo invernale. Rispetto alle origini, però, è profondamente cambiata. Indossando vesti molto più commerciali. Niente di male e nulla di scandaloso. Ma se questo è vero, allora la Città ha il diritto di ottenere di più. Anche in termini economici.

  • Biglietto unico nelle tre province di Como, Lecco e Varese: la rivoluzione dal 2019

    Biglietto unico nelle tre province di Como, Lecco e Varese: la rivoluzione dal 2019

    Potrebbe arrivare entro il prossimo anno il biglietto unico per il trasporto locale nelle province di Como, Lecco e Varese.

    La giunta regionale lombarda ha infatti dato parere favorevole all’approvazione del cosiddetto “programma di bacino”.

    Con l’affidamento della nuova gara nella seconda parte del 2019, dovrebbe essere introdotto il biglietto unico con il quale poter utilizzare mezzi diversi.

    Il “programma” interessa il complesso della rete dei servizi urbani ed extraurbani, ma anche le 7 funicolari e le funivie di trasporto pubblico del territorio.

    Prevista pure una possibile integrazione con i servizi della Navigazione Laghi, che sono però al momento di competenza statale.

  • Biglietti in promozione per “Orticolario”

    Biglietti in promozione per “Orticolario”

    Il 3 settembre è il compleanno del presidente di Orticolario, l’imprenditore tessile Moritz Mantero (foto) e per l’occasione saranno in vendita quel giorno biglietti online a prezzo promozionale (12 euro) per l’edizione 2018 della grande manifestazione culturale dedicata al verde. Il motto dell’iniziativa è «Ci prima arriva, meno paga». Quest’anno la decima edizione di Orticolario sarà in programma dal 5 al 7 ottobre a Villa Erba di Cernobbio. «Si salvia chi può!» sarà il motto di quest’anno, per un’edizione che racconterà il giardino anche come esperienza ludica e conviviale. Info su www.orticolario.it.