Il “Festival di Bellagio e del lago di Como” fa tappa a Lipomo e Zelbio

Una
nuova location, un gemellaggio fra i monti, un oboe d’autore e un
direttoreborn
in the Usaper un approfondimento su Ludwig Van Beethoven. Ecco la ricettadel
Festival di Bellagio e del lago di Comoper lanciarsi verso il cuore dell’estate. Dopo la doppia
inaugurazione di settimana scorsa, fra Bellagio e Lecco, la rassegna,
ideata e diretta daRossella
Spinosa, pianista e compositrice milanese,
comincia il suo “risiko in musica” con25
appuntamenti gratuitifra le varie sponde del lago e su e giù per il triangolo lariano.“La
caratteristica del nostro Festival, che ancora oggi, dopo nove
edizioni, ci rende unici – spiega ilmaestro
Spinosa– è quella di riuscire a portare la nostra musica ed il nostro
entusiasmo sui vari rami del Lario, aggiungendo sempre tappe diverse
e coinvolgendo anche paesi nuovi”.Orchestre di professionisti, grande repertorio e concerti ad entrata
libera sono la nervatura di una vera stagione sinfonica e culturale
nel cuore dell’estate.
Giovedì
27 giugnoalle 21, il Festival fa da apripista allaprima
data dell’Estate musicale erbese,rassegna amica e ormai da molti anni collegata al Festival di
Bellagio e del lago di Com. A Villa Amalia, nella chiesa di Santa
Maria degli Angeli, ad interpretare Antonio Vivaldi e Franz Joseph
Haydn arrival’Orchestra
Vittadinidi Pavia (www.lombardiamusica.it)
Venerdì
28giugnoalle 21 il Festival approda aLipomoche è una dellenew
entrydel 2019. Il paese comasco, che pure affaccia su un lago, il piccolo,
poetico specchio di Montorfano, ha sposato le caratteristiche del
Festival e la suamissione apre la sua piazza centrale allaBellagio
Festival Orchestra,
l’ensemble che, come un brand, porta il nome di Bellagio in giro
per il Lario e per il mondo. La direzione diAlessandro
Calcagnile,principal
conductordella compagine, propone un programma raffinato e barocco come solo
le note diJohann
Sebastian Bachsanno essere: del grande tedesco si potranno ascoltare il quarto ed
il quintoConcerto
Brandeburghese,
impreziositi poi da un’altra perla barocca, quella della poetica diArcangelo
Corellie del suo celebreConcerto
Grosso.
Domenica
30 giugnoserve arrivare fin dal pomeriggio nel piccolo borgo petroso diZelbio,
ai piedi del Pian del Tivano, per unamatinéeattesissima
che scattaalle
17.
Il gemellaggio con la rassegna culturaleZelbio
Cultporta, fra i monti, l’orchestra de I Pomeriggi Musicali ed
un’antologica di grandi compositori del Settecento barocco. Bach si
alternerà aTomaso
AlbinonieFrancesco
Geminiani,
mentre dall’Ottocento e dall’est arrivano le note diAntonin
Dvorak.
Solista d’eccezione saràFrancesco
Quaranta,
oboe principale de “I Pomeriggi”, che dice:“Suonare
dopo un lungo inverno su un palcoscenico incorniciato dalla natura è
un’emozione meravigliosa”.
Giovedì
4 luglioalle 21, si torna, invece, sulle rive del lago, in quella che il
Festival può chiamare casa. Il salone reale del Grand Hotel Villa
Serbelloni ospita ancora l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali,
ensemble in residenza. Dopo l’apertura che ha fatto risuonare la
prima sinfonia di Ludwig VanBeethoven,
ora tocca alla seconda, in re maggiore. Accanto alla full immersion
sul genio di Bonn, il direttore americanoLonnie
Kleinporterà la“Jupiter”di Wolfang AmadeusMozarte l’adagio per archi di SamuelBarber.
Per
informazioni e dettagli sui programmi: www.bellagiofestival.com