«La città è spaccata sull’emergenza senzatetto. Stiamo cercando di evitare di prendere drastici provvedimenti, ma lo potremo fare soltanto con l’aiuto di tutti». Sono queste le amare parole del sindaco di Como, Mario Landriscina, che martedì sera, in diretta a “Etg+Sindaco” è tornato sulla drammatica questione dei senzatetto che stazionano sotto i portici di San Francesco.«Si tratta di una situazione molo sofferta – ha ammesso Landriscina – su cui siamo impegnati tutti i giorni. Posso tranquillamente dire che i portici vengono presidiati tutti i giorni da mesi».Poi la constatazione. «Credo che si siano rimossi da lì interi cassoni di Tir di materiale che ogni giorno viene eliminato e il giorno dopo rispunta» ha detto il sindaco. Si tratta di materiali come per esempio coperte e cartoni che vengono portate per dare ricovero ai senzatetto, ma c’è chi ha messo sotto i portici anche delle stufette e un forno microonde. In tal modo, però, si incentiva la loro permanenza.«Un problema importante – dice il sindaco – Chi lo fa è mosso sicuramente da una volontà di solidarietà verso queste persone, ma questo non aiuta a trovare soluzioni. Questa cosa evidentemente non potrà andare avanti ancora a lungo. C’è grande imbarazzo nell’agire verso persone fragili e deboli, ma qualcuno si deve rendere conto che così la città si spacca. La questione diventa conflittuale, si creano anche i presupposti affinché si facciano delle azioni repressive».Il sindaco è poi tornato a parlare anche del dormitorio permanente.«Stiamo lavorando sul dormitorio con impegno – ha detto – Abbiamo messo insieme diversi soggetti che si sono resi disponibili a lavorare su queste persone. Si sta facendo anche un tentativo importante di colloquio per cercare di reinserirle nella società. Prima o poi sarò costretto a prendere provvedimenti per San Francesco – ha concluso – fino alle fine cercherò di evitarlo, ma serve davvero l’aiuto di tutti».
Il sindaco Landriscina: «La città si è spaccata sui senzatetto. Dovremo prendere provvedimenti»

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