Industria comasca maglia nera in Lombardia

Industria comasca maglia nera in Lombardia

Nel secondo trimestre di quest’annoProduzione in calo del 7,4%. Male anche l’artigianatoL’industria comasca sprofonda nel secondo trimestre e segna il peggior risultato dell’intera Lombardia, con un crollo dei livelli produttivi pari al 7,4% rispetto a un anno fa. I dati diffusi ieri a Milano da Unioncamere Lombardia e Confindustria Lombardia, in collaborazione con la Regione e le associazioni lombarde dell’artigianato, sono impietosi. E delineano una provincia, quella comasca, in profonda crisi, ancora più in affanno degli altri territori lombardi.Nessuna provinciaha registrato incrementi produttivi, tutte hanno il segno meno (la contrazione media regionale è stata del 5,4%), ma nessun’altra è andata così male come Como, eccezion fatta per Bergamo, l’unica, con il suo -7%, ad avvicinarsi alla pesante flessione registrata nel Comasco. A Lecco e a Varese la flessione è stata più contenuta, pari rispettivamente a -3,8% e -2,7%. La provincia che nel secondo trimestre dell’anno è riuscita a contenere maggiormente i danni è Cremona (-0,6%).Tra i settori produttivi più colpiti figurano i due comparti più diffusi nel Comasco, cioè il tessile (-8,9%) e il legno-arredo (-6,9%), anche se il record in negativo spetta alla produzione di mezzi di trasporto (-15,5%).Cattive notizie per il Lario anche sul fronte della cassa integrazione. Sempre secondo i dati resi noti ieri, nel periodo aprile-giugno 2012 la provincia di Como è quella che, in termini percentuali, ha fatto il maggior ricorso alla Cig ordinaria, pari al 32,9% del monte ore complessivo del secondo trimestre.Neppure dall’artigianato manifatturiero arrivano buone nuove perché il settore, su scala regionale, ha perso l’8,9% dei volumi produttivi rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.«Se i dati riferiti al primo trimestre del 2012 ci avevano in qualche modo rassicurato, registrando un decremento più contenuto rispetto alle attese – ha dichiarato ieri Alberto Barcella, presidente di Confindustria Lombardia – quelli riferiti all’analisi congiunturale del secondo trimestre mostrano tutta la crudezza che contraddistingue la quotidianità delle imprese: la situazione è assolutamente critica».

Marcello Dubini