La Cgil insiste «Sì al modello emiliano»

Il convegno(a.cam.) «Nel Libro bianco sullo sviluppo del sistema socio-sanitario, predisposto dalla Regione nel giugno scorso, si fa riferimento alla realizzazione di poli territoriali orientati alla prevenzione sanitaria e socio-sanitaria e all’erogazione di prestazioni di bassa complessità. Diventa di conseguenza primario perseguire la strada della cittadella sanitaria in via Napoleona».A fronte di un progetto che appare sempre più irrealizzabile, la Cgil preme sull’acceleratore e tiene viva l’attenzione sulla cittadella sanitaria con un convegno in programma dopodomani nella sala riunioni dell’ex Circoscrizione di Camerlata.I lavori partiranno da una riflessione sull’accordo di programma firmato nel 2003 per poi ripercorrere nel dettaglio tutte le tappe sin qui svolte e concludersi con un confronto con la realtà dell’Emilia Romagna, dove da tempo sono attive le case della salute (sono 55 quelle realizzate fino a oggi, con il progetto di ulteriori 69 aperture a breve).Il responsabile scientifico dell’evento è Giuseppe Carrano, medico e componente della direzione delle attività cliniche del territorio dell’azienda ospedaliera Sant’Anna. Il convegno si svolgerà dalle 8 alle 14. Sono previsti gli interventi di Lucia Cassina, della segreteria confederale della Cgil di Como; di Fabio Banfi, direttore del dipartimento gestionale e di organizzazione sanitaria dell’azienda ospedaliera Sant’Anna; di Antonio Brambilla, direttore assistenza distrettuale-medicina generale pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari della regione Emilia Romagna; e di Giuseppe Callisto, Rsu Sant’Anna.