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  • Coronavirus:Liguria,4 positivi a Alassio

    Coronavirus:Liguria,4 positivi a Alassio

    (ANSA) – GENOVA, 26 FEB – In Liguria “i casi positivi sono cresciuti di 4 unità”, “provengono tutti dall’albergo di Alassio” in isolamento. Lo ha annunciato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nella conferenza stampa di aggiornamento sul coronavirus. “Sono ricoverati all’ospedale San Martino, alcuni dei quali hanno sintomi molto lievi, nelle prossime ore i sanitari decideranno le terapie”, ha anche spiegato Toti.

  • Coronavirus:Francia,primo morto francese

    Coronavirus:Francia,primo morto francese

    (ANSA) – PARIGI, 26 FEB – Il direttore generale della Salute francese, Jerome Salomon, ha annunciato il primo decesso di un cittadino francese provocato dal coronavirus nel Paese: si tratta di un uomo di 60 anni che era ricoverato all’ospedale parigino della Pitié-Salpetrière ed scomparso nella notte. Prima d’ora era morto in Francia un turista cinese. Salomon ha inoltre reso noto che sono stati rilevati altri due nuovi casi del virus e che il totale dei contagi accertati finora è passato così a 17. I due nuovi casi riguardano un uomo di 55 anni che si trova in rianimazione ad Amiens, nel nord del Paese, e un uomo di 36 anni, attualmente ricoverato a Strasburgo: quest’ultimo era rientrato da un viaggio in Lombardia e non presenta sintomi particolarmente gravi.

  • Coronavirus,confermato contagio Pesarese

    Coronavirus,confermato contagio Pesarese

    (ANSA) – ANCONA, 26 FEB – Dalla Protezione civile è arrivata stamattina la conferma della positività al Coronavirus, rilevata ieri con un primo tampone inviato poi a Roma all’Istituto superiore di Sanità, di un 30enne di Vallefoglia nel Pesarese tornato nelle Marche dalla Lombardia dove lavora. “Ha avuto un comportamento di buona attenzione, ha fatto le cose che diciamo a tutti e che ripeto volentieri – ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli a proposito del paziente – se uno ha il sospetto di essere stato in una zona a rischio, lui credo fosse stato in Lombardia, ai primi sintomi, anziché andare al pronto soccorso o trascurarli, ha scelto di isolarsi chiamare il medico, seguire il triage telefonico, attendere fino al tampone e al riconoscimento della positività; il percorso si è messo in moto in maniera chiara”. Subito partita la macchina della ricerca epidemiologica – riferisce – dei percorsi che aveva fatto: per mettere in quarantena, sotto osservazione, le persone che stavano con lui e che ha incrociato”.

  • Coronavirus:Brasile,primo caso accertato

    Coronavirus:Brasile,primo caso accertato

    (ANSA) – ROMA, 26 FEB – Primo caso di coronavirus confermato in Brasile, dove è risultato positivo al doppio test un uomo rientrato a San Paolo da un viaggio di lavoro in Italia il 21 febbraio scorso. Lo ha reso noto il quotidiano brasiliano Folha de S. Paulo, anticipando che anche il secondo test fatto all’uomo è risultato positivo. Intanto, salgono a cinque i casi sospetti di coronavirus nel Paese: un nuovo possibile contagio è stato scoperto dalle autorità sanitarie dello Stato di Pernambuco (nordest). Si tratta di una donna di 51 anni arrivata ieri pomeriggio all’aeroporto di Recife, la capitale dello Stato, proveniente dall’Italia. Il segretario alla Sanità del Pernambuco, André Longo, ha detto che la donna era partita per l’Europa lo scorso 13 febbraio e che oltre ad aver visitato l’Italia (nell’area di Milano) è stata anche in Spagna. Gli altri quattro pazienti sospetti, secondo l’ultimo bollettino delle autorità federali, si trovano tutti a San Paolo sotto controllo medico.

  • Coronavirus:Barelli, Fina verso stop torneo Trieste,reagire

    Coronavirus:Barelli, Fina verso stop torneo Trieste,reagire

    (ANSA) – ROMA, 26 FEB – “L”Italia è messa alla berlina. All’estero ci considerano un lazzaretto! Lo sport è un megafono d’eccellenza del nostro Paese con campioni e risultati invidiati nel mondo. Ora veniamo rifiutati; squadre e atleti stranieri cancellano la partecipazione a competizioni in Italia”. Così il presidente della Fin, Paolo Barelli. “E’ quel che accade in queste ore per il Torneo di qualificazione olimpica di Trieste, previsto dall’8 al 15 marzo, e che la Federazione internazionale sta per sospendere – sottolinea ancora Barelli in una dichiarazione all’ANSA -. Occorre rispondere con forza! Questa situazione è incredibile!”. (ANSA).

  • Coronavirus: Vrba, Italia non prende problema sul serio

    Coronavirus: Vrba, Italia non prende problema sul serio

    (ANSA) – MILANO, 26 FEB – “L’emergenza Coronavirus? Non sono un medico né uno specialista in questo campo, quindi non posso esprimere un parere.Ma guardando la situazione a Milano, sembra che gli italiani non la prendano sul serio come in Bulgaria”. Pavel Vrba, tecnico del Ludogorets, commenta così l’emergenza sanitaria per il Coronavirus in Italia, alla vigilia della gara contro l’Inter in Europa League. “Se segniamo per primi, la partita sarà interessante – le sue parole -. Sarà diverso rispetto all’andata perché giocheremo senza tifosi e perché l’Inter ha già un vantaggio importante, ma non so che impatto avrà sui giocatori”. (ANSA).

  • Coronavirus: termoscanner in porti sardi

    Coronavirus: termoscanner in porti sardi

    (ANSA) – CAGLIARI, 26 FEB – Nei porti della Sardegna i controlli relativi alla prevenzione della diffusione del coronavirus non sono ancora operativi perché mancano i termoscanner, ovvero gli strumenti per la misurazione in tempo reale della temperatura umana che invece sono già installati presso tutti gli scali aeroportuali. Secondo quanto apprende l’ANSA, la Regione ha già chiesto e ottenuto la distribuzione da parte della protezione civile nazionale. Quindi la misura dovrebbe essere attivata a breve anche nei porti di Cagliari, Porto Torres, Santa Teresa Gallura (per i collegamenti con la Corsica), Golfo Aranci e Olbia. La Sardegna ha anche ottenuto dal governo un rafforzamento della collaborazione da parte degli Usmaf (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera), cioè strutture direttamente dipendenti dal ministero della Salute dislocate omogeneamente sul territorio nazionale e con l’obiettivo, in questo caso specifico, di agevolare i percorsi sanitari.

  • Coronavirus, temperatura e telelavoro, le tutele delle industrie: pronte anche le richieste di cassa integrazione

    Coronavirus, temperatura e telelavoro, le tutele delle industrie: pronte anche le richieste di cassa integrazione

    Il decalogo di prevenzione da possibile contagio di Coronavirus è ormai in tutte le aziende della provincia. Le grandi industrie del territorio hanno adottato già da lunedì anche ulteriori tutele per i propri dipendenti e collaboratori. È il caso, ad esempio, dei due storici gruppi tessili, Ratti e Mantero. Alla Ratti di Guanzate, un termoscanner misura la temperatura a tutte le persone che varcano i cancelli: dipendenti, fornitori e visitatori. Per qualche figura professionale è stata prevista la possibilità del telelavoro. Il personale con sintomi influenzali è stato invitato a non anticipare il rientro al lavoro. L’attività produttiva procede invece come da routine.I provvedimenti straordinari sono scattati già da domenica anche alla Mantero Seta di Grandate, come conferma il responsabile delle risorse umane, Alberto D’Errico. Sono stati contattati i dipendenti per verificare eventuali contatti con residenti nella cosiddetta “zona rossa”.La temperatura corporea viene misurata ad ogni ingesso. Sono state rese disponibili anche mascherine e installati dispenser per la pulizia delle mani in diversi luoghi della sede. Sospesi i viaggi aerei degli agenti, limitate le riunioni, sostituite da videoconferenze e ridotto il tempo di presenza delle persone in mensa, attraverso dei menù monodose. Un vero proprio piano di tutela del personale, insomma, che la Mantero ha condiviso con la Rsu aziendale.In altre realtà industriali del territorio si è dovuto affrontare invece il caso di uno o più dipendenti residenti nel Lodigiano. Le aziende ne hanno momentaneamente disposto la permanenza a domicilio, attivando anche in questo caso, se possibile, forme di smartwork. Anche il gruppo Bennet di Montano Lucino ha consentito ai propri dipendenti residenti nella zone rosse di non recarsi al lavoro e rafforzato le procedure di sanificazione dei punti vendita.Alla Holcim di Merone è stato avviato un servizio di ascolto e supporto psicologico, attivo 24 ore su 24. Chi arriva in azienda con i mezzi pubblici può concordare formule di telelavoro. Tutti i dipendenti con un pc portatile in dotazione sono invitati a portarlo a casa ogni sera. Sospesi tutti i corsi.L’effetto Coronavirus sulle industrie comasche, oltre alle “best practices” verso i dipendenti potrebbe presto però iniziare a mordere anche sui bilanci. Quotidianamente buyer e fornitori dall’estero annullano visite programmate da tempo il Lombardia.C’è poi l’ancora più seria questione dell’approvvigionamento delle materie prime, in particolare dalla Cina, con il motore dall’altra parte della Grande Muraglia che non è ancora ripartito proprio a causa del Covid-19.«Le ultime notizie che abbiamo – spiega Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil del Lario – è di un calo delle commesse per diversi settori che non erano in crisi. Soltanto nel tessile sarebbero già pronte una decina di richieste di cassa integrazione approntate da realtà solide e in salute, ma che momentaneamente si trovano in affanno a causa dei mancati approvvigionamenti delle materie prime», conclude.

  • Coronavirus, sindaci sisma divisi

    Coronavirus, sindaci sisma divisi

    (ANSA) – ANCONA, 26 FEB – I sindaci dei centri del Maceratese più colpiti dal terremoto, interpellati dall’ANSA, si dividono sulla decisione del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, di chiudere le scuole per l’emergenza coronavirus. Ma un paio – Mauro Falcucci di Castelsantangelo sul Nera e Alessandro Gentilucci di Pievetorina – sono “distanti” sul provvedimento adottato, ma si trovano d’accordo nel sostenere che “l’impegno” e “l’atto di coraggio” mostrato dal governatore contro lo Stato centrale “dovrebbe essere replicato per le tematiche del terremoto”. “La decisione di chiudere le scuole è un atto di tutela verso tutta la popolazione, ora mi attendo che il presidente replichi certe prese di posizione per le questioni legate alla ricostruzione post sisma” spiega Gentilucci. Falcucci premette di “non avere gli strumenti tecnici per dire se abbia fatto bene o meno a tenere gli studenti a casa, ma se tutto questo vigore lo avesse adottato anche tre anni fa, oggi non ci troveremmo in queste condizioni”.

  • Coronavirus: secondo caso in Libano

    Coronavirus: secondo caso in Libano

    (ANSAmed) – BEIRUT, 26 FEB – Il Libano registra il secondo caso confermato di contagio da coronavirus. Lo riferisce il ministero della Sanità libanese precisando che si tratta di un paziente rientrato dall’Iran lo scorso 20 febbraio a bordo dello stesso volo sul quale si trovava la donna risultata positiva al Covid-19 nei giorni scorsi. Il secondo paziente si trova, come la donna, ricoverato all’ospedale Rafiq Hariri di Beirut, attrezzato per l’emergenza sanitaria in corso.