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  • Cina, la crescita economica rallenta

    Cina, la crescita economica rallenta

    (ANSA) – PECHINO, 17 GEN – L’economia cinese ha rallentato nel 2019 come mai prima negli ultimi 30 anni, con la domanda interna indebolita e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Lo mostrano oggi i dati dell’Istituto nazionale di statistica della Cina. La seconda economia più grande al mondo è cresciuta del 6,1% l’anno scorso, la sua peggiore performance dal 1990. Il dato corrisponde alle attese degli analisti e rientra nell’obiettivo ufficiale di Pechino del 6,0-6,5%. Il commissario dell’Istituto nazionale di statistica Ning Jizhe ha dichiarato che l’economia cinese ha generalmente sostenuto un ritmo stabile di crescita nel 2019. “Dobbiamo anche essere consapevoli che la crescita economica e commerciale globale sta rallentando”, ha detto in conferenza stampa.

  • Caso Caruana: capo polizia si dimette

    Caso Caruana: capo polizia si dimette

    (ANSA) – LA VALLETTA, 17 GEN – Il capo della polizia maltese, Lawrence Cutajar, stamani ha presentato una lettera di dimissioni dimissioni che il governo ha accettato. Lo ha annunciato il nuovo primo ministro, Robert Abela, con al suo fianco il ministro dell’interno, Byron Camilleri. Cutajar era stato nominato 3 anni fa e messo dal premier Joseph Muscat ma è sempre stato pesantemente criticato per i ritardi e le omissioni nella inchiesta sulle alte sfere coinvolte nell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

  • Canova al Carducci con Pescarmona

    Canova al Carducci con Pescarmona

    Mercoledì 22 gennaio alle ore 18 presso il Salone Musa della Associazione Carducci di Como  in viale Cavallotti 7 si terrà una conferenza a commento della Mostra presso le Gallerie d’Italia “Canova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna”. Il conferenziere Daniele Pescarmona  è stato funzionario direttore della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici (Ministero per i Beni Culturali e Ambientali) a Cagliari per un biennio, occupandosi della Pinacoteca Nazionale della città e della tutela dei beni artistici e storici di quella provincia e di Oristano (1981-1983). In seguito è passato alla Soprintendenza di Milano (Brera) dal 1984 al 2015 dove ha diretto l’ufficio di controllo del mercato antiquario (vincoli e prelazioni) e, nella attività di tutela, si è occupato della provincia di Como, i cui beni artistici e storici sono da lui ben conosciuti: noti sono gli studi sul Sacro Monte di Ossuccio, quelli dedicati aiLavori in corso nel cantiere di Santa Maria dei Ghirli di Campione d’Italia (1570-1727), sulla tecnica esecutiva degli scultori lombardi fra Quattro e Cinquecento. Nella attività a Milano si è anche occupato del Gabinetto dei disegni e delle stampe ed infine è stato responsabile della sezione “Novecento” della Pinacoteca di Brera.

    Il curriculum di Pescarmona rende manifesto il tenore dell’approccio
    al tema della scultura “moderna”, come cita il titolo della mostra: non sarà
    dunque un commento di uno storico dell’arte, che ha fatto, peraltro, della
    scultura uno dei temi d’indagine 
    preferiti, ma quello del profondo conoscitore della “fortuna”  che alcuni artisti e un certo tipo di arte
    hanno goduta, rispetto agli altri. Pescarmona infatti suggerirebbe che la
    titolazione della mostra più che nascita della “scultura moderna” sarebbe
    meglio sottotitolarla: nascita degli artisti moderni. Al tempo di Canova
    (1757-1822), ad esempio Mozart (nato un solo anno prima ma scomparso nel 1791,
    a soli 35 anni) era morto in miseria e la sua tomba non esiste (è stato sepolto
    in una fossa comune), mentre la tomba di Canova ai Frari a Venezia mostra tutta
    la sua imponenza e importanza. Ad accompagnare il funerale di Andrea Appiani
    (1754-1817), il nostro genio pittorico lombardo, c’erano solo pochi amici.
    L’artista pertanto può diventare, o meno, un simbolo ideologicamente o
    politicamente sfruttato e sfruttabile con un seguito di opinione pubblica,
    malgrado il favore a quest’ultimo accordato dal vice presidente Melzi d’Eril.

    L’eccezionalità della posizione di Canova viene sottolineata
    dalla sua stessa vita, non solo dalla committenza, ma dal compito portato a
    termine con successo del rientro in Italia di tante opere d’arte migrate in
    Francia. È evidente che nella restituzione, oltre al valore del “diritto” del
    nostro paese, aveva giocato un ruolo fondamentale il prestigio personale dello
    scultore. Queste considerazioni su un personaggio rispetto ad un altro sono
    rese  ancor più complesse da quelle
    relative al primato di una arte rispetto all’altra, dove la scultura ebbe, fin
    dal Rinascimento, la peggio. Il dibattito sul primato delle arti è fondamentale:
    è noto che intere botteghe facevano fatica a sudare con lo scalpello e spesso i
    disegni erano forniti dai pittori. Come non pensare al persistere di un primato
    della pittura rispetto alla manualità sottesa dalla scultura? A rinforzare la
    scarsa considerazione che nel passato si ebbe di questa arte resta anche il
    fatto che nelle stime inventariali i quadri 
    venivano stimati da pittori accademici, mentre le sculture erano
    elencate fra le merci di cui si occupavano i rigattieri.

    Sulla scia di una tradizione negativa, si innesta a metà
    degli anni Settanta del Novecento un revival del Neoclassico, quando, fino a
    quel momento, di scultura non si discuteva o si discuteva poco. Anche allora, è
    doveroso notarlo, a trascinare il tema alla ribalta furono Canova e Thorvaldsen.

  • Calcio: Inter, è fatta per Ashley Young

    Calcio: Inter, è fatta per Ashley Young

    (ANSA) – MILANO, 16 GEN – Ashley Young sarà presto un nuovo giocatore dell’Inter. L’esterno del Manchester United è ormai ad un passo dal trasferimento in nerazzurro, per circa un milione e mezzo di euro. Il suo arrivo potrebbe coincidere con la partenza in prestito di Lazaro, il cui agente era presente oggi nella sede dell’Inter. (ANSA).

  • Brexit:boom fondi ma Big Ben non suonerà

    Brexit:boom fondi ma Big Ben non suonerà

    (ANSA) – LONDRA, 16 GEN – Procede a gonfie vele, ma si profila vana la raccolta fondi online – benedetta due giorni fa dal premier britannico Boris Johnson in persona – per pagare i costi della riapertura del celebre Big Ben di Londra, al momento in restauro, e consentire di farlo suonare a festa allo scoccare della formalizzazione della Brexit: esattamente alle 23 ora locale del 31 gennaio prossimo. Una commissione parlamentare ha infatti detto no all’iniziativa, e Downing Street ha apparentemente chinato il capo, nonostante le proteste del deputato Tory Mark Francois: esponente euroscettico oltranzista e fra i promotori del progetto, secondo cui in 48 ore i sostenitori della causa avevano già inviato 80.000 sterline in micro donazioni e il denaro stava continuando ad “affluire senza sosta”.

  • Boss Bagarella aggredisce agente carcere

    Boss Bagarella aggredisce agente carcere

    (ANSA) – SASSARI, 17 GEN – Il boss di Cosa Nostra Leoluca Bagarella ha aggredito ieri con un morso un agente del Gom della polizia penitenziaria nel carcere di Bancali, a Sassari. L’aggressione è avvenuta mentre il detenuto in regime di 41bis veniva accompagnato nella sala delle videoconferenza, da dove avrebbe dovuto assistere a distanza all’udienza del processo in corso davanti alla Corte d’Assise di Palermo sulla trattativa Stato-mafia. Bloccato subito dopo il fatto, il boss è stato riaccompagnato in cella. “Non ho notizie dirette del fatto che sarebbe accaduto ieri, riportato sulla stampa nazionale, ma sono certa – dice l’avvocata di Bagarella, Antonella Cuccureddu – che se fosse accaduto nei termini riportati, non sia affatto da interpretare come una manifestazione di protesta contro il regime detentivo speciale cui è sottoposto da 25 anni, ma che derivi piuttosto da uno stato fisico gravemente compromesso che genera un malessere tale da condizionare le sue condotte”.

  • Borsa:Milano avanza ancora con le banche

    Borsa:Milano avanza ancora con le banche

    (ANSA) – MILANO, 17 GEN – La Borsa di Milano (+0,5%) avanza ancora, in linea con gli altri listini del Vecchio continente. I mercati attendono i dati sull’inflazione dell’Eurozona e quelli sulla produzione industriale negli Stati Uniti. A Piazza Affari andamento positivo per le banche, con lo spread tra Btp e Bund che cala a 161 punti. Il rendimento del decennale italiano si attesta all’1,42%. In cima al listino principale svetta Ubi (+2,3%). Tonici anche gli altri istituti di credito con Mps (+1%), Banco Bpm (+0,9%), Unicredit (+0,6%) e Intesa (+0,4%). In positivo anche i titoli legati petrolio, con il prezzo del greggio poco mosso. Salgono Tenaris e Saipem (+0,7%) ed Eni (+0,2%). In positivo Fca (+0,4%), dopo la conferma delle trattative con la cinese Hon Hai Precision per la produzione di veicoli elettrici di nuova generazione. In rialzo anche Ferrari (+1,1%) e Cnh (+0,9%).

  • Borsa:Europa sale nel finale,Milano+0,7%

    Borsa:Europa sale nel finale,Milano+0,7%

    (ANSA) – MILANO, 17 GEN – Finale positivo per le borse europee nell’ultima seduta della settimana, mentre Wall Street tocca nuovi massimi dopo dati migliori delle stime su nuove case e produzione manifatturiera. Fiducia dei consumatori stabile secondo l’Università del Michigan. In evidenza Madrid (+1,16%) e Parigi (+1%), seguite da Londra (+0,8%), Milano (+0,7%) e Francoforte (+0,6%). Sui minimi di giornata lo spread a 159 punti. Acquisti sui bancari spagnoli Santander (+1,2%), Bankia (+1,15%) e CaixaBank (+1%). Poco mosse Intesa e Ubi (+0,4% entrambe). Sotto pressione la grande distribuzione francese con Casino (-5,3%), all’indomani dell’allarme sugli utili dovuto alle proteste in Francia e Fnac (-7,5%). Invariata Carrefour, poco mossa Kingfisher (-0,3%), titolare della catena Castorama. Sprint di Prysmian (+2,5%) a Milano, che ha individuato la causa del recente guasto all’elettrodotto Western Link.

  • Borsa:Europa avanza ancora, Milano +0,7%

    Borsa:Europa avanza ancora, Milano +0,7%

    (ANSA) – MILANO, 17 GEN – Le Borse europee avanzano dopo i dati sull’inflazione nell’Eurozona ed in vista della produzione industriale statunitense. Gli investitori appaiono ottimisti in vista del verdetto di Fitch sulla Germania. L’euro sul dollaro prosegue in lieve calo a 1,1110. L’indice d’area stoxx 600 guadagna lo 0,8%. In rialzo Madrid (+1,2%), Londra (+0,9%), Parigi (+0,8%), Francoforte e Milano (+0,7%). Nel Vecchio continente corrono le utility (+1,2%) e le banche (+0,6%) mentre è in lieve calo l’energia (-0,1%). A Piazza Affari si mettono in mostra le utility con Italgas (+1,6%), Enel (+1,3%) e Terna (+1,2%). In positivo anche Fca (+0,5%), dopo la conferma delle trattative con la cinese Hon Hai Precision per la produzione di veicoli elettrici di nuova generazione. In rialzo anche Ferrari (+1,7%) e Cnh (+1,3%). In calo Atlantia (-1%), che sconta le incertezze sulla revoca della concessione a Autostrade per l’Italia. Male anche Mediobanca (-0,6%), Pirelli (-0,5%) e Brembo (-0,4%).

  • Borsa: nuovo massimo per Piazza Affari

    Borsa: nuovo massimo per Piazza Affari

    (ANSA) – MILANO, 17 GEN – Nuovo massimo per Piazza Affari nell’ultima seduta della settimana. L’indice Ftse Mib (+0,84%) ha chiuso a 24.131 punti, il valore più alto dal 15 maggio del 2018, tra scambi in calo per 2,1 miliardi di controvalore. In calo lo spread a 158,9 punti base all’indomani della bocciatura del referendum promosso dalla Lega da parte della Consulta. Una circostanza che ha favorito tra i bancari solo Mps (+0,71%), Intesa (+0,6%) e Ubi (+0,48%). Sugli scudi Buzzi (+3,44%), sull’onda lunga di un recente studio di Morgan Stanley sul settore del cemento, seguita da Prysmian (+2,91%) spinta dall’individuazione del recente guasto sull’elettrodotto Western Link. Sprint di Campari (+2,67%), favorita dalla raccomandazione d’acquisto degli analisti di Jefferies, rimbalzo di Ferrari (+1,85%). Più cauta Cnh (+0,71%), in calo invece Fca (-0,18%), che ha confermato le trattative con l’assemblatore degli iPhone Hon Hai per una joint-venture sull’auto elettrica.