«Cremona e Cantù sono due squadre che giocano una pallacanestro briosa e dalla grande predisposizione offensiva». Coach Marco Sodini presenta così la partita della sua squadra: la Red October Cantù gioca domani sera alle 20.45 sul campo della Vanoli Cremona. «Vincere a Cremona sarebbe importante perché vorrebbe dire tenerci distante da loro. E questo, per il mio obiettivo che resta sempre la salvezza, conta davvero molto: voglio tenermi dietro più squadre possibili».I brianzoli sono reduci da tre vittorie consecutive con capo d’Orlando, Brindisi (in trasferta) e Sassari. «Avremo a che fare contro una formazione camaleontica, mentre noi abbiamo una struttura di squadra più rigida ma siamo comunque forti delle nostri armi da fuoco – spiega ancora il tecnico – Vogliamo giocare una partita con molto equilibrio, imponendo il ritmo: per farlo dovremo essere anche un po’ arroganti. Sarà necessario migliorare nella gestione dei canestri».Con il suo cammino, Cantù, sesta in classifica, è sempre più stimata e temuta. «La pressione sulla squadra sta aumentando e può essere una cosa positiva o negativa. Diversamente, invece, la tensione è qualcosa che contrae e che impedisce di esprimersi come si vorrebbe. In questo momento, in cui le aspettative si sono alzate, voglio mettere pressione ai miei giocatori in maniera da farli rendere al meglio. Allo stesso tempo, però, voglio tenere la tensione al di fuori perché influenzerebbe nel loro comportamento».L’allenatore si sofferma poi sullo stato di salute della sua formazione. «Le ultime due vittorie in volata testimoniano che abbiamo fatto dei passi in avanti. Adesso voglio che cresca la competizione interna».«Christian Burns sta lavorando giorno per giorno con il preparatore fisico ma valuteremo la sua condizione soltanto all’ultimo momento, vedremo se sarà in grado di giocare oppure no – conclude Marco Sodini – Abbiamo avuto poi un piccolo problema con Jaime Smith che ha saltato una giornata di allenamenti ma che si è comunque allenato negli ultimi due. Infine, c’è ancora Randy Culpepper che convive con il problema alla mano che gli fa perdere confidenza con il suo tiro ma sarà ovviamente della partita, per il resto non ci sono altri problemi».
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Clamorosa riconversione: c’è chi vuole trasformare Villa Erba in un albergo
Villa Erba a Cernobbio
Il più bel resort del mondo. La fantasia vola con le ali spiegate sopra i padiglioni e le vecchie mura di Villa Erba. E immagina un futuro a cinque stelle extralusso per il complesso edilizio affacciato sul primo bacino del lago.Complice la crisi dei poli espositivi e la debolezza ormai strutturale degli enti locali, qualcuno nei mesi scorsi ha lanciato l’idea di abbandonare la strada incerta delle fiere per imboccare quella molto più sicura del turismo. La notizia è sempre rimasta sott’acqua. Se n’è parlato in alcuni ambienti ma sempre sottovoce, perché lo “scandalo” di una simile proposta sarebbe probabilmente difficile da contenere.Eppure c’è chi insiste. Pure con toni e parole sommesse. Anche solo per tastare il terreno. E valutare le reazioni.Più fonti, in questi ultimi giorni, hanno confermato al Corriere di Como l’esistenza di un progetto di trasformazione di Villa Erba.
Villa Erba a Cernobbio
Almeno due dei quattro soci pubblici sono stati coinvolti, a più riprese, in «ragionamenti informali» su un clamoroso cambio di rotta. In entrambi i casi le reazioni sono state fredde, per motivi anche comprensibili. Quando furono costruiti, i padiglioni espositivi costarono 50 miliardi di lire. Soldi pubblici. Spesi per il rilancio del tessile e non per le vacanze di qualche miliardario texano. Sarebbe alquanto complicato spiegare ai cittadini una manovra del genere senza che si scateni un finimondo.Tuttavia, qualcuno ci ha provato. E continua a farlo. Forte di due elementi difficili da negare. Il primo: l’economia fieristica è in fortissima crisi. Il secondo: Villa Erba non è più adeguata.L’ex presidente della Camera di Commercio di Como, Marco Citterio, lo ha detto ieri in un’intervista a questo giornale: «Non si può pensare a Villa Erba come un polo fieristico, non ne ha più le caratteristiche, la dimensione».La critica di Citterio era rivolta al passato, metteva in evidenza l’errore compiuto da chi, forse con troppa disinvoltura, aveva deciso di costruire una immaginifica e gigantesca vetrina del tessile senza valutarne fino in fondo la fragilità. Tuttavia, il dato evidenziato da Citterio è autentico.E allora ecco che qualcuno tenta di giocare la carta più difficile. Azzarda.L’ipotesi albergo, così come è stata ventilata, prevederebbe un diverso utilizzo di parte dei padiglioni e la realizzazione di una Spa. Il punto più critico è ovviamente legato ai vincoli architettonici della villa storica, ma le soluzioni possibili sono diverse. La trasformazione è una possibilità.Ne sentiremo parlare di nuovo. Soprattutto se dovesse fallire la ricapitalizzazione della società che oggi gestisce il polo fieristico.Questo è un altro punto decisivo della questione. Gli enti locali sono talmente deboli finanziariamente da non poter permettersi margini di manovra. C’è chi fa il tifo per un fallimento di ogni possibile trattativa. E spera che la riconversione diventi l’unica via d’uscita.Una cosa è chiara: la strategia di rilancio del polo fieristico, al momento, non esiste. Mentre la strategia di consolidamento del distretto turistico del Lago di Como, su cui molti e importanti attori privati hanno investito una valanga di risorse, è un dato di fatto.Da. C.
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Cinque nuovi agenti di polizia locale assunti per un anno a Como
I cinque nuovi agenti della polizia locale di Como. Da sinistra: Giulia dell’Oca, Francesco Puccio, Gabriele Alessandro Garzi, Samuel De Marco e Andrea Falciani (foto Antonio Nassa)
Sono entrati in servizio oggi cinque nuovi agenti della Polizia locale: Giulia Dell’Oca, Francesco Puccio, Gabriele Alessandro Garzi, Samuel De Marco, Andrea Falciani.
I cinque hanno vinto un concorso per un contratto di formazione-lavoro della durata di un anno durante il quale saranno preparati sia sul campo – lavorando – sia con lezioni teoriche in aula nella scuola regionale di Éupolis Lombardia.
I nuovi assunti saranno tutti destinati al pronto intervento, il cui organico sale a 32 persone.
«Crediamo che questa sia una formula vincente – dice il comandante della Polizia locale Donatello Ghezzo – tant’è che speriamo di poterla sperimentare con altre assunzioni. Per arrivare al contratto a tempo indeterminato bisogna impegnarsi seriamente e siamo fiduciosi di aver selezionato i migliori candidati per la nostra Polizia locale».
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Chiusa la stagione di Cantù. Il bilancio di coach Sodini
Marco Sodini, allenatore di Cantù
E’ finita la stagione di Cantù: perdendo gara 3 dei quarti di playoff contro l’Armani Milano, i brianzoli hanno terminato il campionato 2017-2018. A Desio l’Armani si è imposta con il punteggio di 74-65. Ma è una Pallacanestro Cantù uscita fra gli applausi, con la standing ovation del PalaDesio e le lacrime del presidente Irina Gerasimenko e di buona parte dello staff.
Una fase del match fra Cantù e Milano
Alla fine, più che commentare la partita, coach Marco Sodini ha voluto fare una serie di ringraziamenti. «Ringrazio la proprietà, la famiglia Gerasimenko, che mi ha dato per la prima volta l’opportunità di allenare in serie A – ha detto l’allenatore – Un ringraziamento ai soci di minoranza, alla società per il supporto che ci ha dato durante la stagione per permetterci di sostenere un campionato di serie A. Un ringraziamento particolare, non me ne vogliano gli altri, al mio staff che è stato eccezionale. Anche perché numericamente inferiore rispetto a tutti gli altri staff delle altre squadre. C’erano ragazzi che non avevano mai fatto basket a questo livello, abbiamo fatto tanti di quegli errori che la metà bastano, ma nessuno si è mai tirato indietro. Un grazie in particolare a Diego Fumagalli, che l’altro volta mi ero dimenticato di citare, un ragazzo fantastico. Non me ne voglia Kirill Bolshakov che è sempre stato qui, l’altra persona che ringrazio è Giuseppe Di Paolo. Un professionista ed una persona fantastica, per bene. Gli ultimi due ringraziamenti li faccio alla mia squadra, alla quale ho portato i “grazie” delle persone che prima non c’erano – all’esordio con Cremona – e che adesso ci sono. L’ultimissimo ringraziamento vanno a tutte le persone di Cantù che mi sono state vicine, dall’inizio alla fine, che hanno creduto in me nonostante facessi il capo allenatore in serie A per il primo anno. Grazie alle 600 persone che hanno avuto il coraggio di fare l’abbonamento, a quelle che non hanno avuto il coraggio ma che sono comunque arrivate dopo. Grazie ai giornalisti ed alle testate televisive, che ci sono sempre stati. Per me è stata una stagione davvero incredibile, di quelle che ti frastorna, come se il tempo si fermasse. Vi dico la verità, non ho ancora razionalizzato che noi oggi, di fatto, siamo fuori dal campionato italiano».
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Chappell: «Era nel nostro destino la qualificazione alle Final Eight»
«Andare alla Final Eight di Coppa Italia era nel nostro destino, era già tutto scritto». Jeremy Lamar Chappell, capitano della Pallacanestro Cantù, non nasconde la sua gioia per l’obiettivo raggiunto dai brianzoli, che hanno chiuso il girone d’andata al sesto posto, conquistando così il pass per l’evento di Firenze: nei quarti la Red October incontrerà l’Armani Milano.«La partita con Brindisi era assolutamente da vincere – spiega ancora il capitano, ripensando al match di domenica scorsa – sapevamo che l’atmosfera sarebbe stata pazzesca all’interno del palazzetto e così è stata».«Il tiro di Charles Thomas che a Brindisi ha deciso il match a nostro favore è stato un qualcosa di magico per la nostra squadra: è stato tutto molto elettrizzante» afferma ancora il 31enne di Cincinnati.«Per la prima volta in stagione abbiamo vinto due partite di fila – dice il capitano – Sono contento perché ci siamo riusciti in una partita così importante, per di più con un buzzer beater (un canestro a fil di sirena n.d.r.) incredibile che ci ha caricato davvero tanto».Un bel risultato per una formazione che in tanti all’inizio dell’anno hanno sottovalutato. «Nessuno si aspettava di vederci al sesto posto al termine del girone di andata, gli unici a crederlo eravamo noi stessi», conclude Jeremy Lamar Chappell.Soddisfatto anche il nuovo amministratore delegato della società brianzola, Andrea Mauri, che così commenta l’exploit della Red October: «La conquista delle Final Eight è decisamente meritata; il mio pensiero va a tutte le persone che non hanno mollato. Un lavoro di squadra in cui il nostro coach è stato un faro» afferma.«Dopo due anni finalmente una bella soddisfazione anche per la proprietà, la più grande da quando la famiglia Gerasimenko è a Cantù». Lo stesso Mauri ha parlato con Dmitry e Irina: «Sono felicissimi, visto che tra l’altro la vittoria di Brindisi e la qualificazione alle Final Eight è arrivata nel giorno del Capodanno russo».Una Red October che inizierà il suo girone di ritorno sabato a Desio alle 20.30 contro Sassari. Nella seconda parte del campionato Cantù ritroverà un grande ex come coach Carlo Recalcati, che allenerà Torino al posto del dimissionario Luca Banchi.M.Mos.
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Challenger di Bangkok: Arnaboldi esce negli ottavi di finale
Andrea Arnaboldi
Lo slovenoBlatz RolaeliminaAndrea ArnaboldidalChallenger di Bangkok, primo appuntamento della stagione 2018. Il tennista canturino si è arreso in due set negli ottavi di finale, perdendo con il punteggio di 6-4 6-3. All’esordio aveva battuto – sempre in due partite – l’argentino Trungelliti.
Ora l’attenzione si sposta sugliAustralian Opena Melbourne. Arnaboldi è iscritto alle qualificazioni che inizieranno nella prossima settimana. Si tratta del primo appuntamento dell’anno con i tornei dello Slam.
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Casinò di Campione, trattativa a oltranza sui licenziamenti
L’intesa c’è. Ma parziale. E il futuro del Casinò di Campione resta sempre appeso a un filo sottile. Non sono bastate 8 ore di trattativa, ieri, al tavolo regionale di Milano, per siglare un accordo che facesse sintesi tra le richieste del sindacato e quelle dell’azienda.In realtà, su alcuni punti sembra che si sia trovata una quadratura. In particolare, sulla riduzione dell’orario di lavoro – che sarà di 5 ore e mezza per tutti i dipendenti, con una riduzione salariale attorno al 30% – e sui prepensionamenti.Gli “scivoli” previsti dalla normativa e ipotizzati a Campione sarebbero almeno 22, ma per l’azienda si potrebbe forse arrivare anche fino a 28.Il nodo più ingarbugliato resta invece l’affitto di ramo d’azienda del ristorante. Su questo le divergenze sembrano essere insanabili. Il Casinò vorrebbe dare a una ditta esterna la gestione del ristorante e sgravare la pianta organica del personale che oggi lavora nelle cucine e in sala (in tutto si tratta di 38 persone).Il sindacato vorrebbe che i dipendenti del ristorante rimanessero invece «nel perimetro aziendale». Sul punto, come detto, le distanze sembrano essere incolmabili. Tanto è vero che giovedì scorso, in un comunicato sindacale dai toni particolarmente duri, la Rsu aveva definito «irricevibile» la proposta e accusato l’amministratore unico della casa da gioco, Marco Ambrosini, di aver «modificato in modo unilaterale» quanto detto e concordato negli incontri precedenti. Secondo la Rsu, «al netto di qualsiasi considerazione di merito sulla esternalizzazione, l’impianto strutturale del contenimento del costo del lavoro proposto garantisce il raggiungimento del volume economico e finanziario capace di superare la procedura di licenziamento collettivo».In buona sostanza, il sindacato ritiene che i tagli al costo del lavoro e i prepensionamenti siano sufficienti a raddrizzare i conti della casa da gioco.Ieri sera, dopo una riunione fiume iniziata alle 14 e interrotta più volte, azienda e Comune hanno fatto una nuova proposta – scritta – ai rappresentanti dei lavoratori dando tempo a tutte le sigle sindacali di leggere la bozza prima di tornare al tavolo. Oggi azienda e sindacato dovrebbero incontrarsi nuovamente a Campione, mentre lunedì si dovrebbe tornare in Regione, a Milano, per chiudere finalmente l’intesa. Il condizionale resta d’obbligo.
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Casinò di Campione, chiesto il fallimento. Assemblea con i cittadini
© |La sede del Casinò di Campione d’Italia
Richiesta di fallimento per il Casinò di Campione d’Italia. Nell’ambito delle indagini avviate già da tempo sui conti della società di gestione della casa da gioco, per l’ipotesi di reato di peculato, la Procura della Repubblica di Como ha chiesto ora il fallimento. La società, partecipata al 100% dal Comune dell’enclave italiana in Svizzera, dovrebbe garantire allo stesso Comune la cifra di 700mila euro ogni dieci giorni. Il versamento non avviene da mesi e il credito dell’ente locale ammonta ormai a una trentina di milioni di franchi svizzeri. A una cifra analoga ammonterebbero anche i debiti nei confronti delle banche. Oggi alle 12.30 è prevista una drammatica assemblea aperta nel salone delle feste del Casinò, convocata dal sindaco Roberto Salmoiraghi che si è rivolto a tutta la popolazione.
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Case sul Lago di Como, crescono le quotazioni
Nella seconda parte del 2017 i prezzi immobiliari delle località di lago hanno registrato in media un aumento dello 0,2%. La crescita è invece stata dell’1% per le quotazioni sul Lario. Sono i dati emersi dall’analisi del Gruppo Tecnocasa. In provincia di Como va segnalato un aumento della richiesta da parte di investitori in cerca di abitazioni da trasformare in casa vacanza da affittare.Si tratta di persone residenti nelle province di Como e di Milano, in cerca di trilocali dal valore non superiore a 100mila euro. Questo fenomeno sta interessando numerosi comuni sul lago come ad esempio Carate Urio, ma anche la città di Como. I turisti che affittano le camere sono perlopiù stranieri: francesi, svizzeri o australiani e americani. Per quanto riguarda invece l’acquisto della classica casa vacanza, si segnalano richieste di russi e inglesi.
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Carnevale, domani il micro circo in piazza Cavour
Si chiude domani la serie di iniziative organizzate nel capoluogo in occasione del Carnevale. Martedì dalle 14.30 è prevista l’esibizione del Micro Circo Macaggi, un evento gratuito che si terrà in piazza Cavour. In programma uno spettacolo circense con giocoliere, equilibrista, ballerina, fachiro, giochi di magia e scenette comiche. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nel Teatro Lucernetta, fino ad esaurimento dei posti.