L’assessore Gentilini: «Pronti a riaprire i musei»

La settimana scorsa il Razionalismo architettonico comasco è stato celebrato dai Musei Civici di Como con una serie di importanti immagini d’archivio pubblicate prendendo spunto dalla pausa forzata causa epidemia. Molte foto hanno riguardato l’opera di Giuseppe Terragni, di cui Palazzo Cernezzi ha proposto su Internet e sui social alcune foto inedite della ex Casa del Fascio realizzata fra 1932 e 1936. In una delle foto proposte c’è Luigi Zuccoli, assistente di Terragni, che sta osservando le persone all’esterno dell’edificio riflesse sulle vetrate. Nella seconda foto vediamo Terragni col cappello in testa e la ramazza in mano che pulisce l’atrio prima dell’inaugurazione (1936). Il governo prevede per il 18 maggio la riapertura dei musei. Como si presenterà preparata all’appuntamento dopo settimane di pausa? «Abbiamo già attivato delle ipotesi di possibile modalità di riapertura – dice l’assessore alla Cultura Carola Gentilini – naturalmente sarà fondamentale ricevere indicazioni regionali, per poterle declinare sulle nostre specifiche realtà. Penso sia ipotizzabile una riapertura con i precedenti orari, ovviamente con tutte le precauzioni del caso. Potrò essere più precisa nei prossimi giorni. Comunque anche noi continueremo con una parte digitale, che sicuramente per i Musei di Como è stata utile, visto che non era stata considerata in passato. La comunicazione fatta attraverso i canali digitali ha suscitato interesse in questi giorni, spero sia occasione per programmare una futura visita per scoprire dal vivo, o anche riscoprire il patrimonio della città, con occhi diversi. L’esperienza digitale non potrà sostituire l’esperienza fisica, ma può aiutarla e promuoverla. Ed è per questo che intendiamo comunque mantenerla viva anche dopo la riapertura, con approfondimenti e altre iniziative. Interessante l’idea di inserire la visita ai nostri musei in un itinerario più ampio della città, rivolto a gruppi contingentati».L.M.