L’assessore Livia Cioffi: «Siamo pronti a ripartire»

Archiviata l’estate a Como senza eventi, il Comune pensa al rilancio
L’anomala estate a Como, senza eventi culturali di rilievo, ha suscitato perplessità e critiche. Se è pur vero che è mancato il turismo straniero, i molti che sono rimasti in città e i turisti italiani che hanno visitato Como hanno trovato il lago e nulla più.Livia Cioffi, nuovo assessore alla Cultura, al Turismo e agli Eventi del Comune di Como, non se la sente di recriminare: «Era davvero difficile programmare nell’emergenza Covid, io ho fatto le vacanze “da critico” e ho visto situazioni analoghe in diverse città; quello che ho appurato è che, come a Como, si è data l’opportunità a commercianti e operatori di utilizzare gli spazi pubblici; non è per difendere la collega che mi ha preceduto, ma il bando per gli eventi era pronto a marzo, poi tutto si è fermato. Di più credo non si potesse fare».Ma l’assessorato ora pare sia pronto a recuperare: «In maggio e giugno un po’ di cose si sono arenate per il passaggio di cariche – spiega Livia Cioffi – stiamo cercando di rilanciare le attività programmate e di dare un’accelerata. Certo, la struttura del Comune di Como è particolarmente complessa e le varie “fughe” di dirigenti non hanno aiutato, ci sono molti fronti sui cui lavorare, ma ora che i dipendenti sono rientrati in ufficio tante cose le stiamo sbloccando, siamo pronti a ripartire».«Ora è tutto più semplice, sappiamo già come muoverci e tutti quegli eventi bloccati per il Covid sono pianificati per settembre e ottobre – anticipa l’assessore – ci saranno le mostre il cui patrocinio è stato già dato, ma non tutti gli spazi saranno subito aperti, contiamo entro fine 2020 inizio 2021 di renderli tutti disponibili. L’ufficio lavori pubblici sta lavorando per questo e le problematiche pregresse sono state risolte, attendiamo poi i fondi regionali per il rilancio».L’assessore Cioffi anticipa poi le iniziative del Natale. «Non mi ha stupito che nessuno abbia partecipato al bando per gli eventi natalizi – dice – ma la prossima settimana ci riuniremo per preparare il bando cultura-turismo e il bando per le luminarie. La Fondazione Volta si occuperà della parte ludica, per quanto riguarda le altre manifestazioni, appena terminata Parolario a Villa Olmo ci sarà “Miniartextil” e verrà utilizzato anche lo spazio del mercato coperto».«L’indirizzo dell’amministrazione – conclude l’assessore Cioffi – è evitare assembramenti, ma non ci dimentichiamo della città turistica, pur con tutte le dovute cautele».«Il faro della cultura a Como è spento, se non ci fossero iniziative di associazioni e di singoli ci sarebbe il vuoto quasi completo – è l’amara constatazione di Luigi Cavadini, ex assessore alla Cultura del Comune di Como – Il vuoto di eventi e di mostre è da vedere, tutto è fermo, soprattutto la fruizione degli spazi che hanno problematiche: devono essere al più presto affrontate, il Covid non ha fatto che esasperare la situazione esistente».«Il rischio poi – avverte l’ex assessore – è che il virus divenga un alibi per uno stallo della vita culturale, è necessario riprendere i contatti con le associazioni, lavorare per una cultura che non sia il singolo frammento ma un progetto da costruire assieme».