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Bonus - pexels - corrieredicomo

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In un periodo in cui il costo della vita sembra crescere senza sosta, riuscire a risparmiare ogni mese è diventato quasi un lusso.

Eppure, secondo una recente ricerca riportata da Money.it e condotta dal gruppo internazionale IWG, esiste un modo per alleggerire le spese anche di oltre 1.000 euro al mese: lavorare in modalità ibrida.

Lo studio, basato su un campione di circa duemila lavoratori, ha analizzato come cambiano le abitudini e le spese quando si lavora parte del tempo da casa e parte in ufficio. Il risultato è sorprendente: chi lavora tre giorni da remoto e due in presenza riesce a tagliare moltissimi costi che spesso passano inosservati, come benzina, trasporti pubblici, pranzi fuori, abbigliamento da lavoro e perfino piccoli consumi quotidiani legati al pendolarismo.

A fare la differenza, infatti, non è un singolo risparmio, ma la somma di tante piccole spese che, mese dopo mese, incidono pesantemente sul bilancio familiare. Tra carburante, manutenzione dell’auto, parcheggi e pasti, chi si sposta ogni giorno per lavorare può arrivare facilmente a spendere più di 200 o 300 euro a settimana. Riducendo gli spostamenti, quei soldi restano in tasca.

Il lavoro ibrido, oltre ad alleggerire il portafoglio, sembra migliorare anche la qualità della vita. Nella ricerca di IWG, l’84% dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi più sereno e di avere maggiore equilibrio tra lavoro e tempo libero. Molti hanno raccontato di aver usato il denaro risparmiato per estinguere debiti, mettere da parte un piccolo fondo di sicurezza o concedersi qualche svago in più con la famiglia. Insomma, non si tratta solo di “non spendere”, ma di vivere in modo più consapevole.

Il lavoro da remoto non vale per tutti

Certo, il lavoro da remoto non è una soluzione valida per tutti. Ci sono professioni che richiedono la presenza fisica e contesti aziendali in cui la produttività a distanza è difficile da mantenere. Inoltre, lavorare da casa comporta anche costi aggiuntivi: consumi di luce e gas più alti, necessità di una connessione stabile e di uno spazio adeguato. Tuttavia, secondo gli esperti, questi costi restano generalmente molto inferiori rispetto alle spese giornaliere legate agli spostamenti.

Dal punto di vista delle aziende, poi, il lavoro ibrido non rappresenta solo un vantaggio per i dipendenti, ma anche un’opportunità per migliorare la produttività e la soddisfazione generale. Diverse imprese hanno già notato una diminuzione del turnover e un aumento della motivazione dei lavoratori che godono di maggiore flessibilità.

Dipendente - pexels - corrieredicomo
Dipendente – pexels – corrieredicomo

Flessibilità uguale comodità

In definitiva, il messaggio che arriva da questa ricerca è chiaro: la flessibilità lavorativa non è solo una questione di comodità, ma può diventare una vera strategia economica. Con un modello ibrido ben organizzato, i dipendenti possono alleggerire le spese e migliorare la propria qualità di vita, mentre le aziende possono contare su persone più motivate e produttive.

In tempi di inflazione e rincari, quindi, il lavoro ibrido non appare più soltanto come un vantaggio moderno, ma come una delle chiavi più concrete per risparmiare, vivere meglio e, forse, ritrovare un po’ di equilibrio tra vita privata e professionale.