Maccio, il Santuario festeggia il suo decennale

Maccio, il Santuario  festeggia il suo decennale

In ordine di tempo, è l’ultima parrocchia comasca elevata a Santuario. Ma in questi anni la chiesa di Maccio, frazione di Villa Guardia, è diventata uno dei principali cuori pulsanti della Diocesi lariana, al centro delle cronache locali. Tutto si deve, per così dire, a due avvenimenti rimasti, per ora, senza alcuna spiegazione logica o scientifica: le “visioni intellettuali” del direttore del coro e maestro di musica, Gioacchino Genovese, e l’apparentemente inspiegabile trasudazione d’acqua dall’altare principale in marmo.«Da un decennio, con un’intensità notevolmente accresciuta nel corso degli ultimi anni, Gioacchino Genovese, della parrocchia Santa Maria Assunta in Maccio di Villa Guardia (Co), ha vissuto – specialmente in occasione di alcune novene serali guidate dai sacerdoti della parrocchia – particolari esperienze di preghiera associate a un’intensa supplica alla Santissima Trinità Misericordia, per ottenere la conversione dei cuori dei fedeli e perché la Chiesa e i sacerdoti siano consapevoli dell’essere strumento dell’immenso dono dell’amore misericordioso della Trinità». Così si leggeva nel comunicato ufficiale della Diocesi di Como che dieci anni fa annunciava la decisione dell’allora vescovo Diego Coletti « considerando che il bene dei fedeli esige una guida materna» che la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta in Maccio, a partire dalla prima domenica d’Avvento 2010, fosse anche riconosciuta come Santuario diocesano dedicato alla «Santissima Trinità Misericordia». Secondo quanto prescrive il Diritto Canonico «col nome di santuario si intendono la chiesa o altro luogo sacro ove i fedeli, per un peculiare motivo di pietà, si recano numerosi in pellegrinaggio con l’approvazione dell’Ordinario del luogo».