Nuovi presidi in servizio dal 30 giugno

Nuovi presidi in servizio dal 30 giugno

Una quarantina i docenti comaschi coinvoltiIl ministero sblocca l’annosa vicenda dei dirigenti scolastici(a.cam.) Prenderanno servizio il 30 giugno prossimo gli oltre 350 docenti, tra i quali una quarantina di comaschi, che hanno superato il concorso per preside e da oltre tre anni attendono di iniziare la loro nuova attività di dirigente scolastico. Una settimana fa, i professori avevano vissuto l’ennesima beffa. Convocati per siglare il contratto, all’ultimo momento tutto si era risolto nell’ennesimo nulla di fatto.«È una situazione inaccettabile», aveva denunciato Flavio Pavoni, docente

lariano e fino allo scorso anno vicepreside del Pessina di Como, coinvolto in prima persona nella vicenda in quanto figura tra i vincitori del concorso. Ieri, finalmente, dopo un incontro al ministero dell’Istruzione, il problema sembra sia stato definitivamente risolto.Il concorso per dirigenti scolastici in Lombardia è stato fatto ormai oltre tre anni fa. Il nuovo ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, è intervenuto per sollecitare una soluzione. «Il bando in Lombardia si è concluso solo nelle scorse settimane, un ritardo causato da ricorsi che hanno pesato sul destino dei presidi – si legge in una nota del ministero – Ora la vicenda è stata risolta. Ai vincitori, il ministero ha voluto dare la migliore risposta possibile sui tempi per la loro presa di servizio, nel rispetto della continuità didattica. A causa di un effetto domino, infatti, 40mila alunni rischiavano un cambio in corsa di docenti qualora i neodirigenti avessero lasciato le loro classi per entrare in presidenza».I nuovi presidi, che in base all’ultima comunicazione avrebbero dovuto prendere servizio il 10 marzo, cominceranno invece la nuova attività il 30 giugno. «A breve inizieranno la formazione obbligatoria, tirocinio compreso – aggiungono dal ministero dell’Istruzione – Nel frattempo rimarranno in cattedra fino alla fine dell’anno scolastico, con garanzia giuridica della loro presenza anche nel corso degli esami di maturità».