Obbligo green pass per chi accompagna un familiare o un amico in ospedale

A due settimane dall’entrata in vigore dell’obbligo della certificazione verde sui luoghi di lavoro, Asst Lariana fa sapere che tutti coloro che accompagnano un familiare o un amico all’interno dell’ospedale sono tenuti ad esibire il proprio green pass al personale all’ingresso. Questa indicazionevale per tutti, anche per chi accompagna un paziente disabile, non autosufficiente, un minore o una donna in gravidanza. Agli utenti che accedono in ospedale per ritirare referti o prenotare una visita non è richiesto il green pass.
Visite in repartoLe visite sono consentite nei reparti no Covid con green pass e previa presentazione al personale dell’autodichiarazione di assenza sintomi Covid (il documento è scaricabile dal sito di Asst Lariana; cliccare sul banner Green Pass/Autocertificazione). I pazienti il cui cognome inizia con letteradalla A alla Lpossono ricevere un solo visitatore tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 12 alle 13.30. I pazienti il cui cognome inizia con letteradalla M alla Zpossono ricevere un solo visitatore tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 17.30 alle 19. La visita potrà avere una durata massima di 45 minuti. Per quanto riguarda l’Ostetricia le visite sono consentite tutti i giorni dalle 13.30 alle 14.15 e dalle 17.45 alle 18.30; possono accedere (con Green Pass) solo i padri ma in caso di situazioni particolari, e previa autorizzazione del primario o suo delegato, potrà essere ammesso (con Green Pass) un altro visitatore diverso dal padre.
Gli accompagnatori muniti della certificazione possono accedere fino alle sale d’attesa degli ambulatori. L’accesso alla sala visita è consentito invece, sempre con green pass, solo agli accompagnatori di pazienti disabili, non autosufficienti, minori e donne in gravidanza.
“Purtroppo capita ancora che alcuni accompagnatori si presentino senza Green Pass e pretendano di entrare – spiegaMatteo Soccio, direttore sanitario di Asst Lariana – La priorità è la sicurezza e le indicazioni ministeriali e regionali servono, appunto, per contenere i rischi e per questo torniamo a chiedere l’aiuto e la collaborazione di tutti. Non dimentichiamo che l’ospedale è un luogo che ospita pazienti fragili che vanno massimamente tutelati”.
Oltre ad esibire il green pass all’ingresso in ospedale bisogna sottoporsi alla misurazione della temperatura e indossare la mascherina. Ai cittadini che accedono in ospedale per una visita ambulatoriale non è richiesto il green pass (è richiesto però all’accompagnatore) ma viene eseguita una verifica degli eventuali sintomi e contatti avuti con persone positive al Covid.
In caso di prestazioni con accessi frequenti o ciclici, se possibile gli appuntamenti saranno programmati e posticipati alla conclusione del ciclo vaccinale o ad almeno due settimane dopo la somministrazione della prima dose; nel caso non fosse possibile rispettare queste indicazioni, il paziente dovrà sottoporsi a tampone nelle 48 ore antecedenti il primo accesso e successivamente con periodicità che sarà definita dalla struttura sulla base del numero di accessi, del livello di rischio e della presenza di altri pazienti.
L’accesso nella sala visita del pronto soccorso è consentito invece solo agli accompagnatori di pazienti disabili, non autosufficienti, minori e donne in gravidanza. In questo caso, se l’accompagnatore fosse sprovvisto di green pass per poter permanere con il paziente sarà sottoposto a tampone.