Ottime notizie se sei andato in ferie quest’anno: ecco il RIMBORSO TOTALE 2025 | Soldi in arrivo entro il 30

Lavoratore in vacanza - CorrierediComo.it (Fonte Pixabay)
Finalmente la legge tutela anche chi va in vacanza: arriva il rimborso per le ferie estive, e per richiederlo ti basterà raccogliere questi documenti.
Anche se la stagione estiva non è ancora ufficialmente conclusa, il clou dell’alta stagione nelle località balneari si è ormai esaurito, con buona pace degli amanti dei tuffi e della tintarella.
E anche se alcuni hanno deciso di sfruttare il clima mite di settembre per visitare le località balneari predilette, la maggioranza degli italiani ha già riposto costumi, teli da mare e parei nei rispettivi armadi, e sfoglia con nostalgia le foto scattate durante le recenti ferie, fantasticando già su quelle del prossimo anno.
Ebbene sì: è ora di tornare al lavoro, o dietro ai banchi di scuola. Fortunatamente, però, c’è una buona notizia: alcuni ex vacanzieri potranno usufruire di un corposo rimborso sull’importo delle loro vacanze estive.
Ecco di chi si tratta, e come usufruire della restituzione di denaro, come sancito dall’articolo 47.
Il rimborso sulle vacanze estive
A quanti di voi è capitato di prenotare il viaggio dei sogni, e di ritrovarsi poi proiettati in un autentico incubo? Ma se il danno è inevitabile, la beffa – fortunatamente – non lo è.
L’articolo 47 del Codice del Turismo, infatti, tutela proprio i viaggiatori più sfortunati, coloro che hanno subito ritardi, disservizi o addirittura la cancellazione della vacanza a causa di un atteggiamento negligente o inadempiente da parte del rispettivo tour operator, purché esso abbia sede in Italia. Rientrano in questa casistica l’annullamento del viaggio senza alternative valide, il mancato rientro o l’interruzione della vacanza, ma anche comprovate criticità a carico della struttura ricettiva prenotata, come hotel sporchi o fatiscenti, nonché servizi promessi e non erogati. Se avete vissuto esperienze simili, non vi resta che scorrere al paragrafo successivo!

I documenti necessari
Per usufruire del legittimo rimborso, è necessario agire con rapidità, possibilmente entro 30 giorni dall’annullamento del viaggio o dal termine dello stesso. Prima agite, e più chances avrete di ottenerlo in tempi utili.
Innanzitutto, dovrete presentare copia del contratto di viaggio o la conferma della prenotazione alla compagnia assicurativa o all’ente garante citato nello stesso (ogni tour operator è obbligato per legge ad avere una polizza o una garanzia bancaria), allegando anche le ricevute di pagamento (acconto e saldo), la comunicazione ufficiale dell’annullamento o della mancata partenza e il proprio documento di identità. In alcuni casi, il tour operator potrebbe offrire anche una soluzione alternativa al rimborso, ad esempio la prosecuzione del viaggio con modalità diverse, come previsto dagli articoli 40 e 42 del Codice del Turismo.