(ANSA) – CITTA DEL VATICANO, 08 DIC – Il Papa a sorpresa si è recato questa mattina presto a Piazza di Spagna e a Santa Maria Maggiore per un omaggio alla Madonna nel giorno dell’Immacolata. Aveva annunciato nei giorni scorsi che non sarebbe andato per evitare assembramenti. E invece lo ha fatto in un momento in cui nella piazza centrale di Roma c’era solo poca gente e i vigili del fuoco pronti a portare fin sopra la colonna l’omaggio floreale. “Alle ore 7.00 di questa mattina, nella Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, il Santo Padre si è recato in Piazza di Spagna per un atto di venerazione in forma privata a Maria Immacolata”, riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni. “Alle prime luci dell’alba, sotto la pioggia, ha deposto un mazzo di rose bianche alla base della colonna dove si trova la statua della Madonna e si è rivolto a Lei in preghiera, perché vegli con amore su Roma e sui suoi abitanti, affidando a Lei tutti coloro che in questa città e nel mondo sono afflitti dalla malattia e dallo scoraggiamento. Poco prima delle 7.15 Papa Francesco ha lasciato Piazza di Spagna – riferisce ancora Bruni – e ha raggiunto Santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all’icona di Maria Salus Popoli Romani e celebrato la Messa nella Cappella del Presepe. Ha poi fatto ritorno in Vaticano”. (ANSA).
Blog
-
“I Tipici Anormali”, favola tra l’assurdo e il reale
Il giovane regista comasco Federico Angi lancia il suo lungometraggio
Cosa accadrebbe se persone definite “anormali” diventassero invece speciali? È questo il filo conduttore che ha guidato Federico Angi, 25enne regista di Cirimido, nel suo lungometraggio I Tipici Anormali. Una commedia che mescola toni surreali e realismo e che vede protagoniste quattro persone in un “on the road” a bordo di un’improvvisata Doblò rosso che diventa un ibrido “bio-ecologico”. Destinazione: un matrimonio in stile circense che riserverà parecchie sorprese.
Federico Angi è alla sua seconda opera. Nel 2014, ancora giovanissimo, ha firmato il documentario “29200 Puthod. L’altra verità della realtà”, proiettato al cinema Gloria di Como e premiato all’Ariano International Film Festival di Ariano Irpino. Il docufilm è il racconto della vita e della carriera della pittrice Dolores Puthod, artista di fama internazionale già scenografa alla Scala di Milano, nonché nonna di Federico Angi.«Il sodalizio artistico familiare è la mia fortuna, nonna Dolores e la sua arte mi hanno sempre ispirato e così è stato anche per I Tipici Anormali – racconta Federico Angi – Uno dei personaggi, il fantasma dell’artista, è nato proprio dalle lunghe e quotidiane disquisizioni con la nonna sull’arte del passato che sembra sia dimenticata in questo presente immediato».
«Il film è una formula ibrida – spiega il giovane regista – proprio come l’automobile “bio-ecologica” sulla quale viaggiano i quattro caricaturali e rocamboleschi personaggi che io definisco “disavventurieri”; è una favola meta-cinematografica che utilizza il linguaggio dell’arte e parla collateralmente di bullismo e ambientalismo, trasmettendo un messaggio originale e nuovo sulla cosiddetta “diversità”». Davvero corposo il cast, nel quale figurano anche attori teatrali professionisti come Cristina Quarti, Alessandra Romeo e Luca Gatta.I Tipici Anormali sarebbe dovuto uscire al cinema in questi giorni. In attesa della riapertura delle sale, si può gustare il trailer sul canaleYoutube “ITA – I Tipici Anormali”.«Sono contento delle prime reazioni – conclude Federico Angi – ho ricevuto i complimenti dal figlio di Mogol e da Tomas Arana, attore del celebre film Il gladiatore».
-
Hong Kong, il magnate pro democrazia rischia l’ergastolo
(ANSA) – PECHINO, 11 DIC – Il magnate dei media di Hong Kong Jimmy Lai è stato formalmente accusato della violazione della legge sulla sicurezza nazionale, diventando l’attivista pro democrazia di maggior peso a finire nelle maglie della normativa imposta dalla Cina sull’ex colonia britannica. Lai – fondatore di Next Digital, che pubblica il tabloid Apple Daily – è stato arrestato ad agosto con l’accusa di collusione con forze straniere, un reato punibile con l’ergastolo secondo la nuova contestata legge. (ANSA).
-
Google: Pichai, esamineremo il caso della ricercatrice Gebru
(ANSA) – ROMA, 10 DIC – Il Ceo di Google Sundar Pichai ha dichiarato che esaminerà il caso di Timnit Gebru, una delle scienziate afroamericane più note nel campo dell’etica dell’intelligenza artificiale (AI), che nei giorni scorsi ha dichiarato di essere stata licenziata dall’azienda di Mountain View per aver evidenziato i pregiudizi nei sistemi di AI. In una lettera interna ai dipendenti, pubblicata da Axios, Pichai non ha ammesso errori, ma si è scusato per la gestione della vicenda e ha detto che valuterà la situazione. “Ho sentito forte e chiara la reazione all’uscita della dottoressa Gebru: ha seminato dubbi e ha portato alcuni nella nostra comunità a mettere in dubbio il loro posto in Google”, ha scritto Pichai. “Voglio dire quanto mi dispiace per questo, e accetto la responsabilità di lavorare per ripristinare la vostra fiducia”. Stando alla ricostruzione fornita da Gebru, il colosso californiano avrebbe impedito a lei e ad altre ricercatrici di Google di pubblicare a loro nome, o a quello dell’azienda, una ricerca sull’etica dell’intelligenza artificiale. La donna ha quindi posto delle richieste a Google spiegando che, se non potevano essere accolte, avrebbe lasciato la società. Big G a quel punto le ha fatto sapere di aver accettato le sue dimissioni. Il caso ha portato migliaia di dipendenti di Google e ricercatori accademici a firmare una lettera aperta di protesta. (ANSA).
-
Giustizia: Procuratore Greco con toga in aula dopo 12 anni
(ANSA) – MILANO, 11 DIC – Il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco dopo 12 anni ritorna in aula con la toga. E lo fa per via dello sciopero dei vice procuratori onorari in corso in tutta Italia e che da qualche giorno sta creando disagi non da poco nei tribunali già si lavora con forze ridotte per via dei casi di Covid, anche tra magistrati e il personale. E così stamani passando davanti a una delle aule della prima sezione penale, ovviamente con tutte le porte aperte per far circolare l’aria (una delle misure richieste dai protocolli), sul banco della pubblica accusa, nonostante avesse il volto semi coperto da una mascherina, in molti hanno riconosciuto il procuratore capo con la toga con gli alamari argentati gettata sulle spalle e, davanti, una ‘torre’ di fascicoli di procedimenti da trattare. Processi ordinari molti dei quali, il giudice monocratico Andrea Ghinetti, ha rinviato di qualche mese o che sono stati celebrati e le quale Greco ha sostituito il vice procuratore onorario he avrebbe dovuto essere di turno. Greco, che l’anno prossimo dovrebbe andare in pensione e che ieri ha trascorso, come ai vecchi tempi, alcune ore a studiare i casi per poi presentarsi oggi al dibattimento, è ritornato su quei banchi fa dove mancava più o meno da 12 anni, da quando è stato celebrato il processo per il crac Parlamat, all’allora suo patron Calisto Tanzi. Un’assenza dovuta la fatto che è diventato coordinatore dei pm prima come aggiunto del pool che si occupava dei reati economico-finanziari e poi come Procuratore della Repubblica. (ANSA).
-
Giorgio Casati, armonie tra arte e architettura
È grande il contributo che il comasco Giorgio Casati ha dato all’architettura in oltre cinquant’anni di attività.Con Gillo Dorfles – artista, scrittore, decano della critica d’arte italiana – Giorgio Casati ha vissuto un’amicizia e un lungo sodalizio culturale. Così Dorfles scrisse dell’architetto: «Rispettare il passato storico dovrebbe essere uno dei primi comandamenti per un architetto dei nostri giorni. Spesso rispettare certe architetture fatiscenti o che non presentano nessun interesse né storico, né estetico costituisce un dilemma difficile da risolvere. Chi lo ha risolto e continua a risolverlo, non solo in maniera “cautelativa” ma al tempo stesso innovativa, è Giorgio Casati che, in buona parte della sua attività, si è dedicato al ripristino, alla ristrutturazione e al rinnovamento stilistico di numerosi edifici, tanto aulici che umili, tanto storici che rurali».La riqualificazione di Villa Volta a Olgiate Comasco, Villa Rosnati ad Appiano Gentile, Villa Violet a Lanzo d’Intelvi e i caseggiati rurali di Monguzzo sono solo alcuni tra i più pregevoli esempi del lavoro di Giorgio Casati.Con l’uscita del saggio “Giorgio Casati. Sinestesie pittoriche” pubblicato da Editoriale Giorgio Mondadori, l’architetto comasco consacra un nuovo percorso della sua carriera, la pittura. Una modalità espressiva che arriva da lontano: coltivando uno sguardo eclettico, Casati si è infatti da sempre sforzato di coniugare e armonizzare la progettazione urbanistica con il design, la pittura e la fotografia, convinto che la battaglia estetica vada combattuta su più fronti. Un intendimento che si può ben cogliere in “Sinestesie pittoriche” e che viene illustrato dai contributi di illustri colleghi del mondo dell’arte e dell’architettura come Claudio Cerritelli, Fania Cavaliere, Ugo La Pietra, Luca Bochicchio, Corrado Gavinelli e dallo stesso Giorgio Casati.Il volume propone una selezione di opere pittoriche (realizzate prevalentemente con tecnica acrilica), ceramiche, ritratti di amici e altri artisti e disegni eseguiti per progetti di installazioni. Un insieme coerente che evidenzia la passione per l’attività espressiva di Casati, anche attraverso la manualità, senza un legame con influenze, indirizzi e tendenze stilistiche.«Tutto questo repertorio di possibilità operativa – scrive Claudio Cerritelli nel saggio – significa per Casati ricerca dell’essenzialità della forma, secondo le valenze dell’Arte Concreta basata sull’intuizione del ritmo cromatico, sull’oggettivazione degli accordi tra segno e colore, sulle connessioni tra materia e forma, sull’alternanza simultanea di strutturazione e frantumazione dell’immagine».Corrado Gavinelli avvicina le opere di Casati alle tendenze della Transavanguardia italiana e della sua corrispondente corrente tedesca dei Nuovi Selvaggi e poi a quelle «forme organico/post-astrattistiche alquanto cromatizzate del recente Gillo Dorfles artista».Osservando le sue eleganti cosmogonie in ceramica smaltata, Fania Cavaliere definisce l’operare di Casati un complessivo sguardo sulla realtà, dove l’architetto-artista osserva e racconta la Natura, così come questa gli appare. Corrado Gavinelli aggiunge come Casati definisca, con le sue varie tipologie pittoriche, nuove forme espressive nella serie “endiadi”; forme delicate ed audaci che meritano una particolare ammirazione.Ugo La Pietra evidenzia come Casati sia riuscito a trovare «uno spazio in grado di equilibrare la lunga fatica dei suoi progetti attraverso la pittura, le sue opere dimostrano energia evocativa, vitalità, ottimismo, immaginazione; un desiderio di libertà e disinvoltura creativa contrastante con le sue rigorose pratiche progettuali».Il libro termina con una raccolta di immagini che ritraggono Giorgio Casati con alcuni dei protagonisti dell’arte, del design e dell’architettura: Bruno Munari, Luigi Sansone, Alberto Marangoni, Mirella Loik, Nicola Salvatore, Nicoletta Ossanna Cavadini, Fulvio Caldarelli e, naturalmente, Gillo Dorfles.
-
Giappone, stop benzina-diesel dal 2035
(ANSA) – TOKYO, 03 DIC – Il governo giapponese si prepara a eliminare gradualmente la vendita di automobili a motore diesel e benzina per favorire la transizione verso una mobilità più sostenibile a livello ambientale. Lo anticipano i media nipponici – che citano fonti dell’esecutivo, spiegando che l’obiettivo del governo sarà ufficializzato entro la fine di quest’anno dopo una serie di approfondimenti di una commissione di esperti, e l’entrata in vigore del bando per le auto che utilizzano esclusivamente i combustibili fossili dovrebbe avvenire entro il 2035. La decisione segue l’annuncio di fine ottobre del premier giapponese Yoshihide Suga di ridurre a zero le emissioni di gas serra entro il 2050, senza peraltro fornire dettagli specifici, e quella analoga a metà novembre presa dal suo omologo inglese, Boris Johnson, contro la vendita nel Regno Unito di qualsiasi nuova automobile diesel o a benzina dal 2030, con la proroga limitata al 2035 per i modelli ibridi di futura generazione.
-
Germania: Baden Wuerttemberg annuncia lockdown dopo Natale
(ANSA) – BERLINO, 11 DIC – Il Land tedesco del Baden-Wuerttemberg, la regione di Stoccarda, andrà in lockdown subito dopo Natale almeno fino al 10 gennaio, per fronteggiare l’aumento dei contagi da coronavirus. Lo ha annunciato il ministro-presidente Winfried Kretschmann, sottolineando che la decisione viene presa in attesa che si arrivi a un accordo federale sulle misure anti-Covid. La Germania è in semi-lockdown dal 2 novembre ma da più regioni è arrivata la richiesta di un’ulteriore stretta. (ANSA).
-
Gdf Jesi sequestra 220mila mascherine per frode in commercio
(ANSA) – ANCONA, 11 DIC – La Guardia di Finanza di Jesi ha sequestrato oltre 220mila mascherine del tipo chirurgiche e FFP2 in un deposito di una società di Monte Roberto (Ancona). Partendo da una segnalazione del Nucleo Speciale Beni e Servizi di Roma, hanno effettuato ulteriori approfondimenti investigativi che hanno permesso d’individuare e sequestrare il materiale. Materiale risultato privo delle idonee certificazioni circa la sicurezza e affidabilità del prodotto e che riportava falsamente il marchio “CE”. Inoltre, non è stata fornita alcuna documentazione circa la procedura semplificata prevista dall’art. 15 del D.L. n. 18 del 2020, che consente di produrre, importare e immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuali in deroga alle vigenti disposizioni, a seguito di formale autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità oppure dell’Inail. I militari dipendenti dal Comando Provinciale di Ancona hanno denunciato un 27enne, di origine cinese, titolare della società a responsabilità limitata, per frode nell’esercizio del commercio, reato per il quale è prevista la reclusione fino a due anni o la multa fino a 2.065 euro. (ANSA).
-
Francia:nuovi sgomberi di un centinaio di migranti a Calais
(ANSA) – PARIGI, 11 DIC – Le autorità francesi hanno espulso oggi 120 migranti a Calais, nel nord della Francia, con il dichiarato intento di “metterli al riparo”, ha riferito la prefettura di zona, mentre Ong e associazioni denunciano ancora una volta “metodi umilianti da parte dei poteri pubblici”. La Prefettura ha precisato che le operazioni di sgombero e conseguente messa “al riparo” dei migranti in tre diversi campi della zona si sono svolte “nella calma”. Poco prima, le associazioni ‘Auberge des migrants’ e ‘Human Rights Observers’ hanno però denunciato “metodi scioccanti” e “comportamenti illegali” da parte delle squadre di intervento. Le due associazioni affermano inoltre che dal primo gennaio, “oltre 900 espulsioni sono state recensite a Calais e oltre 80 espulsioni a Grande-Synthe”. Quindi l’appello alle autorità transalpine “affinché mettano fine a questa politica inumana di caccia e di espulsione”, in una zona da anni al centro delle pressioni migratorie di chi sogna di attraversare la Manica per raggiungere la Gran Bretagna. (ANSA)