(ANSA) – TORINO, 23 NOV – Otto rinvii a giudizio sono stati disposti oggi al termine dell’udienza preliminare per un filone d’inchiesta relativo alla costruzione del grattacielo destinato a ospitare, a Torino, gli uffici della Regione Piemonte. Il provvedimento riguarda funzionari dell’ente e amministratori di società fornitrici. Per cinque di loro il pm Francesco Pelosi ha contestato il concorso in peculato da 15 milioni di euro versati dalla Regione per opere mai eseguite o materiali mai entrati in cantiere. Il processo si aprirà nel maggio del 2021. Risalgono al 2014-2015, e si riferiscono a materiali non adeguati come le piastrelle o mai forniti nell’ambito di contratti d’appalto stipulati fra la Regione Piemonte e la Torre Regione Piemonte Scarl, gli episodi contestati nell’inchiesta dei carabinieri sul Grattacielo della Regione Piemonte. A coordinarla è il pubblico ministero Francesco Saverio Pelosi. I reati contestati, a seconda delle singole posizioni, sono l’abuso in atti di ufficio, l’inadempimento contrattuale in pubbliche forniture, il peculato e il falso. (ANSA).
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Governo, scostamento aiuterà chi perde di più a Natale
(ANSA) – ROMA, 23 NOV – “In previsione della continuazione di una politica di contenimento dei rischi di infezione fino alla fine dell’anno, il Governo ritiene necessario preparare fin da subito un pacchetto di ulteriori misure di sostegno ai settori e alle regioni più impattate. Ciò renderà possibile sostenere tempestivamente lavoratori e imprese che, nell’economia complessiva di ciascun anno, dipendono in misura rilevante dal periodo natalizio”. Lo scrive il governo nella relazione al Parlamento con cui si chiede l’autorizzazione al nuovo scostamento da 8 miliardi per gli aiuti economici anti-Covid in cui si conferma, come indicato al termine del Cdm venerdì notte, che nel prossimo provvedimento ci saranno misure “per il sostegno degli operatori economici, dei settori produttivi e dei cittadini, anche attraverso un utilizzo adeguato della leva fiscale”. (ANSA).
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Gli svizzeri decidono, noi guardiamo
Gottardo e Pusiano – Due progetti, due modi diametralmente opposti di agireViabilità, impietoso parallelo fra Italia e Confederazione elveticaLa notizia è di quelle gustose, che si prestano a molte riflessioni e insegnano a volgere altrove lo sguardo per imparare qualcosa.Il maggiore quotidiano del Cantone di lingua italiana titolava ieri in prima pagina: «Ticino isolato per 900 giorni». Qualcuno avrebbe potuto pensare a un’improvvisa quarantena imposta per chissà quale cataclisma batteriologico. Nulla di tutto ciò. Semplicemente, con una dose di ingenuità che noi giudichiamo eccessiva, gli svizzeri riflettono ad alta voceadesso su ciò che accadrà fra dieci anni. Hanno cominciato a porsi oggi il problema della «necessaria ristrutturazione» del tunnel del San Gottardo, che dovrà essere completata nel 2025. C’è chi dirà: sono matti. Assolutamente sbagliato.I pazzi siamo noi. Che per una nevicata più intensa delle previsioni inchiodiamo migliaia di persone sull’autostrada più importante del Paese. Al gelo. E senza soccorsi. I pazzi siamo noi che a quattro anni dall’apertura del secondo tunnel ferroviario del Gottardo, l’ormai popolarissimo Alptransit, non abbiamo nemmeno i progetti del quadruplicamento della rete dalla frontiera in direzione Milano. I pazzi siamo noi, che facciamo dell’emergenza l’unico motivo valido per ragionare sulle cose. La programmazione non è nelle nostre corde. Genio e sregolatezza, si dice. Ma anche, vivi e lascia vivere. Finché non ti cade addosso il mondo. Dopo, allora, inizi a preoccuparti. A cercare un rimedio, nella speranza ovviamente che non sia troppo tardi.Torniamo al Gottardo e ai suoi (e nostri) problemi. Nei giorni scorsi l’ufficio federale delle strade – una sorta di Anas rossocrociata – ha presentato al governo di Berna il suo rapporto conclusivo sul necessario rifacimento del tunnel autostradale.Della cosa si parlava da tempo, almeno dal 2008. Adesso sono nero su bianco le alternative (cinque) con relativi costi e tempi di realizzazione. Il governo federale sembra orientato a scegliere la prima di queste soluzioni: chiusura totale per 900 giorni e investimenti per 1,23 miliardi di franchi svizzeri, poco meno di un miliardo di euro. Esclusa, al contrario, la più onerosa delle ipotesi: la costruzione di una seconda galleria. Servirebbero 2 miliardi di franchi e 8 anni di lavoro. Troppi.Ovviamente, la chiusura per 900 giorni del tunnel autostradale che collega il Nord e il Sud dell’Europa non è cosa da poco. Suscita discussioni, ara il terreno fertile delle polemiche.Il Canton Ticino ha levato gli scudi. Non ne vuole sapere. Sostiene che l’isolamento sarebbe totale, il danno economico gigantesco, soprattutto per i settori turistico e della logistica.Inutile fare previsioni sulla scelta finale, che comunque avverrà in tempi non biblici. Qualunque sarà la decisione, si può scommettere che verrà presa sul serio. Terribilmente sul serio.Saranno rispettati i tempi, organizzati nel dettaglio i particolari, eliminati il più possibile i problemi.Qualcuno sarà scontentato, altri saranno soddisfatti. Ma la regola della politica che non voglia essere soltanto un insulso gioco per il consenso è proprio questa.E noi? È presto detto. Continuiamo a «farci del male». Persistiamo nella tradizione che vede il trionfo della superficialità e dell’approssimazione. Quantomeno sul terreno della grande viabilità. L’ultimo esempio giunge da Pusiano, dove da anni si discute sulla costruzione di una inutile variante da 33 milioni di euro. Dopo interminabili dibattiti, alcuni mesi fa sembrava che i lavori potessero partire.La Provincia ha pubblicato il bando, ben 16 sono state le offerte giunte a Villa Saporiti dalle imprese che hanno partecipato alla gara.I 10 anni che la Svizzera utilizzerà per verificare fin nel dettaglio come superare senza troppi guai gli effetti di un cantiere da un miliardo di euro, noi lo abbiamo usato per decidere se fare o no una strada assolutamente inutile. Poi, nel momento in cui gli operai hanno preso (metaforicamente, s’intende) tra le mani il piccone e la cazzuola, la Regione ha pensato bene di comunicare la “scomparsa” dei fondi necessari.I contributi che giacevano dal 2001 tra i residui sono evaporati. Per essere più precisi, sono stati “tagliati” dalla legge di stabilità, quella che fino all’anno scorso si chiamava “finanziaria”.Una beffa. La cosa davvero incredibile di questa vicenda è l’effetto paradossale, tipico di una politica che ha perso completamente la bussola (e, con essa, l’orientamento). Sì, perché favorevoli e contrari alla strada hanno gridato entrambi allo «scippo». In questo caso, dei soldi. La Lega è andata a battere cassa a Roma dove i dirigenti del Carroccio hanno sforbiciato quello che a Como pensavano di avere già ottenuto. Chi non ha mai apprezzato il progetto della variante, considerandolo uno spreco di risorse, si rammarica adesso che i soldi siano finiti altrove (a proposito, dove?) ma spera, in cuor suo, che quegli stessi soldi non tornino mai alla base.Nel frattempo, le 16 aziende che speravano di stipulare un contratto sono in attesa di sapere se hanno buttato via i soldi dei francobolli.
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Gli ambulanti: «Nessun focolaio tra le bancarelle all’aperto»
Il rispetto delle norme anticontagio è una prerogativa per tutte le categorie economiche. C’è però in città un settore che, pur attenendosi scrupolosamente alle disposizioni, si sente in questo momento emarginato e impossibilitato nello svolgere il proprio lavoro. Si tratta degli ambulanti del mercato che hanno voluto manifestare il loro dissenso. E così Confesercenti Como ha organizzato un flash mob ieri mattina a Porta Torre, dove solitamente si svolge il mercato cittadino delle mercerie.Un’iniziativa di protesta per chiedere al Governo che gli ambulanti che vendono le stesse tipologie merceologiche dei negozi aperti possano da subito continuare a svolgere il loro lavoro nei mercati, «luoghi all’aria aperta e sicuri – dicono gli organizzatori – che non sono mai stati il focolaio di alcun contagio». Confesercenti chiede anche la revisione dell’elenco delle attività chiuse al pubblico e la riapertura totale dei mercati, dei bar, dei ristoranti, dei negozi di abbigliamento e degli altri negozi commerciali. «Purtroppo il sentimento che si sta diffondendo, pur essendo tutti consapevoli della drammaticità della situazione che stiamo vivendo, è quello di rabbia – dice il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli – Non è infatti possibile che questi operatori del mercato non vengano considerati nella giusta maniera. E vedere come gli stessi articoli da loro prima proposti sulle bancarelle possano essere normalmente venduti altrove, ad esempio nei centri commerciali, non aiuta a distendere gli animi. Non dimentichiamoci che ci sono in ballo famiglie che vivono di questo lavoro».La situazione che si era lentamente andata normalizzando prima dell’estate aveva fatto sperare che non si concretizzasse la nuova ondata epidemica che invece, come previsto dagli esperti, si è ripresentata a partire da fine settembre. Una escalation nella diffusione del contagio che ha portato inevitabilmente alle restrizioni in vigore e all’inserimento della Lombardia in zona rossa.«Questi operatori economici, dopo aver sofferto durante lo scorso inverno, non si aspettavano ora una chiusura così netta – aggiunge Casartelli – C’è purtroppo chi ha fatto magazzino con prodotti che pensava di poter vendere in vista del Natale. Se si dovesse andare avanti così, sarà tutto perduto».
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Giovanni Casaura dedica un libro al martire peruviano Javier Heraud
Scrittore, poeta, drammaturgo, il comasco Giovanni Casaura ha ha tenuto per decenni la cattedra di Letteratura italiana e Letteratura latina al Liceo classico “Volta” e ha diretto il Liceo musicale annesso al Conservatorio.Autore di numerose opere, è stato premiato in Concorsi internazionali e ha vinto l’edizione 2007 del Premio Matteotti della Presidenza del Consiglio dei Ministri con il romanzo “L’erede del Podestà”. Ha pubblicato “Il presagio della morte – Analisi critica di 30 poesie di Javier Heraud”, dedicato all’opera dello scrittore, grande promessa della poesia peruviana degli anni ’60 del sec. XX, ucciso barbaramente all’età di 21 anni dai militari del governo golpista del suo Paese, che ci ha lasciato poche raccolte di poesie in cui, nonostante la giovane età, dimostra tutta la sua grandezza. Oggi può essere considerato non solo il più rappresentativo della poesia peruviana in un periodo storico molto difficile non solo per il Perù e per l’America Latina, ma anche una delle voci più alte di tutta la produzione letteraria sudamericana. “La sua poesia è di una profondità e di una modernità che si stenta a credere possibili in un giovane della sua età. Le liriche nascono dall’anima e coinvolgono il lettore facendolo partecipe della creazione. Anche gli strumenti linguistici che il poeta utilizza, con la loro apparente semplicità, con l’uso di parole quotidiane e con un’aggettivazione asciutta, hanno contribuito al rinnovamento di una poesia che era ancorata ai grandi padri del passato, primo fra tutti Vallejo – dice Casaura – Il lettore conoscerà attraverso le sue poesie anche un grande uomo che è cresciuto onesto e giusto, amante della verità, della giustizia e che alla vittoria e attuazione di questi principi ha donato la sua giovane vita”.
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Giappone: acquario nomina un undicenne direttore creativo
(ANSA) – TOKYO, 25 OTT – A undici anni, grazie alla sua enorme passione dimostrata per i delfini e le sue spiccate doti di intenditore dei mammiferi marini, un ragazzino di 11 anni è stato nominato direttore creativo degli spettacoli dei cetacei nell’acquario di Takamatsu, nel Giappone sud occidentale. Il giovane, di nome Goto Takuto, frequenta ancora la scuola elementare, e ha già lavorato nell’acquario durante le vacanze estive, distinguendosi per la sua particolare predisposizione per la cura degli animali. Adesso è diventato il responsabile delle scelte musicali per gli show di gran lunga più popolari dell’acquario, con una durata di 25 minuti. Con l’aiuto di altri dipendenti, il suo compito è quello di coordinare durante lo show, tramite le sue scelte musicali, i movimenti e le coreografie dei delfini e degli istruttori. Sebbene sia ancora uno studente con un lungo percorso scolastico davanti, Goto ha già espresso il suo desiderio di diventare un dipendente a tempo pieno per l’acquario al termine degli studi. (ANSA).
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Germania:Loew a rischio, convocata una riunione d’emergenza
(ANSA) – ROMA, 23 NOV – Tira una brutta aria per il commissario tecnico della Germania, Joachim Loew, uscito con le ossa rotte dell’ultimo match valido per la Nations League, perso contro la Spagna per 6-0 la settimana scorsa a Siviglia. La Federcalcio tedesca ha annunciato di avere convocato una riunione d’emergenza il 4 dicembre per fare il punto sulla Nazionale dei bianchi e il futuro del ct. Nel corso della riunione “verranno valutati e discussi i risultati, con particolare attenzione allo storico ko rimediato contro la Spagna”. Loew è finito sulla graticola dopo il tracollo in Andalusia e l’unico a difenderlo realmente è stato il dirigente Oliver Bierhoff. I tifosi tedeschi, invece, vorrebbero Juergen Klopp sulla panchina ‘Mannschaft’ o, in alternativa, l’attuale tecnico del Bayern Monaco, Hans-Dieter Flick. (ANSA).
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G20: Trump, Usa bravi sul clima, accordo Parigi ingiusto
(ANSA) – NEW YORK, 22 NOV – L’accordo di Parigi era ingiusto per gli Stati Uniti che, negli ultimi quattro anni, hanno fatto “incredibili passi in avanti” sul clima. Lo afferma Donald Trump intervento alla sessione sul cambiamento climatico al G20. (ANSA).
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Fincantieri: intesa con Aspi su monitoraggio autostrade
(ANSA) – TRIESTE, 12 NOV – La controllata di Fincantieri NexTech (ex Insis S.p.A.), solution provider in informatica ed elettronica, ha firmato con Autostrade Tech (Gruppo Autostrade per l’Italia; Aspi), e IBM, un accordo per un sistema di nuova generazione di monitoraggio e sicurezza delle infrastrutture autostradali. L’accordo ha durata pluriennale e prevede attivazione, commercializzazione e manutenzione congiunta del sistema stesso. Questo entrerà in esercizio sulla rete Aspi alla fine del mese. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività di Aspi, che ha da tempo dato avvio a un progetto per la sorveglianza di ponti, viadotti, cavalcavia e gallerie. Fincantieri NexTech, che ha competenze in optronica, telecomunicazioni, information technology e la cybersecurity, con i partner ha strutturato una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale di IBM, che si avvarrà dell’uso di droni, IoT (Internet of Things) e modellazione digitale 3D, per monitorare le oltre 4.500 opere sulla rete autostradale. Il sistema sarà messo a disposizione anche delle altre concessionarie autostradali europee e internazionali. L’accordo verrà presentato il 24 novembre nel corso di un evento in remoto. (ANSA).
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Fifa sospende per 5 anni presidente Confederazione africana
(ANSA-AFP) – LOSANNA (SVIZZERA), 23 NOV – Il Comitato etico della Fifa ha sospeso per cinque anni il presidente della Confederazione africana, Ahmad Ahmad, al quale è stata inflitta anche una sanzione di oltre 200 mila franchi svizzeri (circa 185 mila euro). L’accusa è di appropriazione indebita. Il 60enne dirigente malgascio, che è alla guida del calcio africano dal marzo 2017 ed è candidato per l’acquisizione di un secondo mandato, è stato anche posto in custodia cautelare, perché sospettato di corruzione nel giugno 2019 a Parigi. (ANSA-AFP).