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  • Covid: senza mascherina e fuori comune, 21 sanzioni a Bari

    (ANSA) – BARI, 15 NOV – Cittadini senza mascherina, violazioni del coprifuoco e del divieto di spostamento tra comuni. Sono 21, per complessivi 8.400 euro, le sanzioni elevate dalla Polizia locale di Bari nelle ultime 24 ore per violazione delle norme anti-Covid. In Provincia, a Binetto, il sindaco Vito Bozzi ha dovuto chiedere l’intervento delle forze dell’ordine perché un cittadino positivo al Covid “girovagava” in città. L’uomo è stato identificato, denunciato e riportato in isolamento al proprio domicilio. A Bari, nel mercato di via Peucetia, sono stati sanzionati esercenti e clienti che non indossavano dispositivi di protezione individuali. In centro è stato sanzionato il gestore di un bar che, dopo aver appositamente allestito un banchetto esterno per la consumazione di aperitivi, consentiva ai clienti di restare sul posto. Un altro pubblico esercizio è stato sanzionato nel quartiere Carrassi perché effettuava asporto oltre le 22. Diversi residenti in provincia, infine, sono stati sanzionati perché sorpresi in giro a Bari senza giustificato motivo. (ANSA).

  • Covid: Sassari ha un nuovo reparto dedicato, è il sesto

    (ANSA) – SASSARI, 22 OTT – L’Aou di Sassari converte la Neurologia di palazzo Clemente in reparto Covid: in totale le unità dedicate alla gestione dei pazienti contagiati dal virus diventano così sei. “In considerazione del continuo aumento dei pazienti con coronavirus, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari si è vista costretta a convertire un’altra struttura in reparto Covid”, si legge nella nota dell’Aou. “I pazienti ricoverati in Neurologia sono stati trasferiti in altri reparti dell’azienda”, spiegano i dirigenti. “Siamo di fronte a una situazione critica – fa presente il direttore del presidio, il dottor Bruno Contu – e l’Aou, con l’impegno e lo sforzo continui di tutto il personale, sta facendo il possibile per far fronte a questa pandemia che sta assumendo proporzioni di vasta portata”. (ANSA).

  • Covid: Pronto soccorso Oristano torna pienamente operativo

    (ANSA) – ORISTANO, 14 NOV – Dalla serata di ieri il Pronto Soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano è tornato pienamente operativo anche per i pazienti con patologie non riconducibili al Covid. L’attività è ripresa a seguito del trasferimento di diversi pazienti nei reparti dedicati ai positivi, che ha permesso di liberare e sanificare il cosiddetto “percorso pulito”, destinato ai pazienti con altre patologie. “In questi giorni abbiamo fatto uno sforzo enorme per allestire nel minor tempo possibile i reparti Covid nella nostra provincia, con il principale obiettivo di restituire il Pronto Soccorso alla piena operatività – spiega la direttrice della Assl di Oristano Maria Valentina Marras – Abbiamo messo in campo Oristano, Ghilarza e Bosa. Il nostro impegno non si ferma qui, naturalmente: continueremo a lavorare per alleggerire ulteriormente il carico della struttura dedicata alle emergenze ed urgenze, compatibilmente con la situazione epidemiologica generale. Desidero ringraziare tutto il personale per questo sforzo, in primo luogo quello del Pronto Soccorso che quotidianamente, ed in particolare in questi giorni, ha fatto e sta facendo un lavoro davvero straordinario per assicurare l’assistenza ai nostri pazienti”. (ANSA).

  • ++ Covid: paziente trovato morto in bagno Cardarelli Napoli ++

    (ANSA) – NAPOLI, 11 NOV – Un paziente ricoverato nell’Area Sospetti del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli, con probabile infezione da Covid-19 e già in terapia, è stato trovato privo di vita nel bagno dell’area di PS. A ritrovare il corpo è stato il personale dell’ospedale che ha notato l’eccessiva permanenza dell’uomo nella toilette. Non è al momento possibile stabilire quale sia stata la causa del malore che ha portato al decesso, tuttavia la direzione sanitaria ha avviato ogni indagine necessaria. (ANSA).

  • Covid: Parigi riduce la frequenza dei trasporti pubblici

    (ANSA) – PARIGI, 17 NOV – La frequenza dei trasporti pubblici nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, verrà ridotta a partire da domani nelle ore di minore traffico su numerose linee e fino al 50% nella rete metropolitana. Obiettivo? Adattarsi al calo della frequentazione legata al secondo lockdown contro il coronavirus, riferisce il gruppo Ile-de-France Mobilités (Idfm). (ANSA).

  • Covid, operativi i letti allestiti nel vecchio Sant’Anna

    Covid, operativi i letti allestiti nel vecchio Sant’Anna

    Dall’inizio della pandemia, sul territorio, da più parti, era sembrata una soluzione ovvia. Parliamo dell’utilizzo di uno o più padiglioni in disuso dell’ex ospedale Sant’Anna di via Napoleona per ospitare pazienti Covid “a bassa soglia”. Il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo ne aveva fatto una vera e propria battaglia politica. La prima ondata della pandemia si era chiusa però solo con l’individuazione degli spazi e un minimo allestimento. Nel pieno della seconda ondata, trovate risorse e personale, anche il vecchio ospedale è diventato da ieri un polmone per alleggerire la pressione dei reparti dai pazienti Covid. In via Napoleona vengono ospitati i contagiati in dimissione dai reparti per acuti, che necessitano ancora di assistenza, ma possono lasciare disponibili posti letto per i nuovi ingressi in pronto soccorso. Lunedì è stata così aperta nell’area di via Napoleona «una “degenza di comunità” con 20 posti letto – spiegano dall’Asst Lariana – Il reparto si trova al primo piano dell’edificio che ospitava la Radioterapia e vi sono già ricoverati sei pazienti, arrivati in parte dalla degenza di Mariano Comense, che ha visto la trasformazione di letti in sub acuti e un innalzamento della complessità di cura, e in parte dall’ospedale Sant’Anna».«Questo reparto ha la caratteristica di una “degenza di comunità”, snodo tra ospedale e territorio – osservano il direttore generale Fabio Banfi e il direttore socio sanitario Raffaella Ferrari – È una soluzione di accoglienza, a bassa intensità, per tutti quei pazienti che risultano ancora positivi al tampone, ma che per diversi motivi non possono essere rinviati al loro domicilio».All’ingresso in reparto, il paziente sarà informato che per il periodo di isolamento dovrà rimanere all’interno della camera assegnata e che non è prevista possibilità di uscita prima del termine dell’isolamento stesso. Il paziente verrà sottoposto a tampone rinofaringeo una volta la settimana fino all’esito negativo del test.

  • Covid: ministro Gb, Johnson sta bene, 600.000 test nel 2021

    (ANSA) – LONDRA, 16 NOV – Boris Johnson sta “assolutamente bene” e il suo isolamento in casa è solo una misura di cautela prevista dalle linee guida britanniche. Lo ha detto il suo ministro della Sanità, Matt Hancock, a Times Radio, dopo che il premier ha ricevuto ieri sera la raccomandazione di adottare questa precauzione in quanto il sistema nazionale di test e tracciamento aveva segnalato il contagio da Covid di un deputato Lee Anderson: incontrato da Johnson giovedì con alcuni altri parlamentari della maggioranza Tory e risultato poi positivo al Covid sabato. Hancock, che come il premier fu colpito dal coronavirus in primavera, ha precisato che Johnson può lavorare normalmente dalla sua residenza a Downing Street e avere video-incontri. Mentre ha glissato sul possibile mancato distanziamento di 2 metri fra BoJo e il deputato Anderson mostrato da alcune immagini. Per l’esecutivo britannico la settimana che si apre prevede impegni cruciali: dal negoziato con l’Ue sul dopo Brexit, al reset dello staff e dell’azione di governo atteso sulla scia dell’uscita di scena dell’ormai ex eminenza grigia di Downing Street, Dominic Cummings. Oggi stesso Hancock ha inoltre confermato l’annuncio del programma destinato a portare i test Covid nel Regno Unito dall’attuale record europeo di 300.000 giornalieri circa addirittura a 600.000 all’inizio del 2021: nella consapevolezza che l’infezione è destinata a circolare anche l’anno prossimo malgrado il progressi sul fronte dei vaccini. (ANSA).

  • Covid: Lopalco, rallentare contagi o blocco ospedali Puglia

    (ANSA) – BARI, 12 NOV – “Il Covid blocca il sistema sanitario: oggi abbiamo oltre 1200 persone ricoverate e 140 in terapia intensiva. Se non blocchiamo il contagio e raddoppiano i numeri avremo 300 persone in terapia intensiva, significa che per poter gestire i pazienti Covid dovremo bloccare le sale operatorie”. Lo ha detto il professore Pierluigi Lopalco, assessore in pectore alla Sanità della Regione Puglia, sottolineando che “c’è un limite dato dal numero di anestesisti, che non ce ne sono” e “in 6 mesi non se ne formano”. Al “di fuori di quel limite dobbiamo bloccare l’attività ospedaliera”, ha ribadito. (ANSA).

  • Covid: Lazio; Immobile non si allena e lascia ritiro

    (ANSA) – ROMA, 07 NOV – Ciro Immobile ha lasciato il ritiro di Formello prima di iniziare la seduta di rifinitura in vista del match di domani tra la Lazio e la Juventus. Salvo colpi di scena, l’attaccante partenopeo non prenderà parte alla sfida. Con lui hanno lasciato il ritiro dei biancocelesti anche Lucas Leiva e Thomas Strakosha. Tutti e tre sono al centro del caso di ‘falsa positività’ riscontrata ieri dai tamponi rapidi del Campus Biomedico di Roma. (ANSA).

  • Covid: Lagarde, con vaccino vediamo ‘altra sponda del fiume’

    (ANSA) – ROMA, 16 NOV – “Dobbiamo far si che i cambiamenti della crisi non diventino delle cicatrici”. Lo ha detto la Presidente della Bce, Christine Lagarde, all’apertura del Summit: ‘Pionieri del Cambiamento’ del World Economic Forum, sottolineando che finalmente “all’orizzonte c’è un vaccino che sarà distribuito nel 2021” per cui “speriamo che sia una crisi che non duri, stiamo vedendo l’altra sponda del fiume” ha aggiunto, ma spiegando che “il settore dei servizi sarà più duramente colpito del settore industriale”. “Eravamo su una sponda di un fiume caratterizzato da incertezza e grandi difficoltà da un punto di vista sanitario ed economico, non potevamo nemmeno vedere l’altra sponda, ma grazia al grande lavoro fatto da alcune compagnie in Germania, negli Usa e in altre parti del mondo ora possiamo vedere l’altra sponda del fiume perché sappiamo che il vaccino è all’orizzonte”, ha illustrato Lagarde, secondo cui “il Recovery Fund dimostra che l’Europa è tornata”. Infatti “l’Europa si sta muovendo insieme” e “la strada è stata tracciata” ma “c’è ancora molto lavoro da fare”, ha detto. La numero uno della Bce ha anche sottolineato che “è’ inutile provare a sconfiggere la pandemia da soli a casa o provare ad affrontare da soli i cambiamenti climatici, queste questioni sono globali e devono essere affrontate a livello multilaterale”. (ANSA).