(ANSA) – MILANO, 23 LUG – Piazza Affari ha chiuso in coda alle altre borse europee (Ftse Mib -0,7%) dopo aver fatto meglio nella vigilia, tra scambi in linea con la seduta precedente per 1,9 miliardi di euro di controvalore. In calo lo spread a 146 punti (piattaforma Bloomberg), mentre ha invertito la rotta in greggio (Wti +0,14% a 41,97 dollari), rimasto comunque sotto la soglia dei 42 dollari. Prese di beneficio sulle banche, a partirte da banco Bpm (-3,19%) ed Mps (-3,42%), che nelle scorse sedute avevano corso su ipotesi di consolidamento nel settore con l’uscita del tesoro da Montepaschi e limminente conclusione dell’Opas di Intesa (-1,44%) su Ubi (-1,24%), che continuano a muoversi in linea con l’offerta della Ca’ de Sass (1,7 azioni più 0,57 euro per ogni titolo consegnato). Giù anche Unicredit (-2,47%) e Fineco (-1,4%), mentre Eni (-1,22%) ha risentito del calo del greggio per l’intera seduta, perdendosi il rimbalzino finale a borsa ormai chiusa. Positive Unipol (+3,96%), sulle attese degli analisti di Equita sulla trimestrale in arrivo in agosto. Bene Cnh (+2,39%) e Campari (+1,95%), più cauta Fca (+0,62%), positiva Prysmian (+0,83%). Pesante Atlantia (-2,71%) insieme ad Astm (-0,75%), che ha rilevato il pacchetto di maggioranza dell’Autostrada del Frejus. (ANSA).
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Borsa: Milano apre in calo, Ftse Mib -0,57%
(ANSA) – MILANO, 10 LUG – Avvio negativo per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha aperto in calo dello 0,57%, l’Ftse All share in ribasso dello 0,38%. (ANSA).
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Borsa: Europa guadagna con banche, petroliferi e auto
(ANSA) – MILANO, 13 LUG – Positive le principali Borse europee sulla scia dell’Asia, con il coronavirus che pare alle spalle, al contrario di altre aree, come Usa, Israele, India. Giù l’oro (-0,2%). La migliore è Londra (+1,3%), seguita da Francoforte (+1,2%)Parigi e Madrid (+1%). Cauta Milano (+0,5%). L’indice d’area, Stoxx 600, guadagna lo 0,9%, trainato da materiali, energia e beni voluttuari. Fanalino di coda il comparto salute. A farla da padrone il rame, ma soprattutto l’acciaio, con Thyssenkrupp (+5,3%) e Arcelor Mittal (+4,7%). Bene, nonostante il calo del greggio (wti -1,2% a 40 dollari al barile) i petroliferi, da Aker (+4,5%) a Lundin e Bp (+2%). Guadagnano auto, con Peugeot (+2,7%), Fca (+2,5%) e Daimler (+2%) e componenti, come Continental (+3,1%) e Valeo (+3,3%). In rialzo le banche, con un picco per Dnb (+9,2%) e bene Danske Bank (+2,9%), Nordea (+2%), Standard Chartered (+1,6%), Royal Bank of Scotland (+1,4%). Su le italiane con lo spread a 170, con eccezione Ubi (-0,3%) su cui continua il periodo d’offerta per l’Ops di Intesa (+0,3%). (ANSA).
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Borsa: Europa conferma rialzo, Milano piatta
(ANSA) – MILANO, 23 LUG – Le Borse europee si confermano in positivo con il passi in avanti del Congresso Usa in termini di ulteriori aiuti per superare l’emergenza Covid. Indicazioni che mettono in secondo piano le rinnovate tensioni tra Cina e Stati Unti con Pechino che lamenta minacce di morte e di attentati contro la sua ambasciata a Washington. L’indice d’area lo stoxx 600 guadagna oltre mezzo punto percentuale con l’evidenza di alimentare e titoli legati all’energia. Future Usa positivi. Tra le singole Piazze Londra guadagna lo 0,68%, Parigi lo 0,61%, Francoforte lo 0,49%. Milano oscilla sulla parità con il Ftse Mib a +0,05%, tenuto a galla dallo slancio di Stm (+3,9&^%) con conti migliori delle attese, Unipol (+3,1%) e Banca Generali (+1,3%). Resta sotto pressione Diasorin (-5%) e tra le banche Banco Bpm (-2,24%). Lo spread tra btp e bund scende in area 149 punti base. Il petrolio con il wti tocca i 42 dollari al barile mentre sul fronte dei cambi l’euro passa di mano a 1,1591 dollari. (ANSA).
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Borsa: Europa conferma calo con Wall Street, Milano -0,09%
(ANSA) – MILANO, 07 LUG – I listini europei si confermano in flessione con l’avvio in calo di Wall Street. Milano, che alla vigilia ha riagganciato i 20.000 punti, resta agganciata alla soglia che non vedeva da quasi un mese (Ftse Mib -0,09% a 20.013 punti) sempre sostenuta da Diasorin (+2,22%), Moncler (+2,06%) e Prysmian (+1,69%). Si appesantisce intanto Tim (-2,97%) per i timori legati allo sbarco di un concorrente commercialmente aggressivo come Iliad nella telefonia fissa. In ordine sparso le banche con lo spread sceso a 164 punti e il rendimento del decennale a 1,21% mentre prosegue il collocamento al retail del Btp Futura. Altrove la peggiore è Londra (-1,56%), seguita da Francoforte (-1,2%) e Parigi (-1%) (ANSA).
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Borsa: Europa apre in calo, timori per nuova ondata contagi
(ANSA) – MILANO, 14 LUG – Le Borse europee aprono in calo con gli investitori che temono una nuova ondata di contagi da coronavirus. Si guarda anche all’andamento dell’economia globale e alle tensioni tra Cina e Stati Uniti. Avviano la seduta in rosso Parigi (-1,3%), Madrid (-1,29%), Francoforte (-1,23%), Londra (-0,87%) (ANSA).
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Borsa: Europa ai massimi, Francoforte cancella perdite
(ANSA) – MILANO, 21 LUG – Le Borse in europa corrono, con gli indici ai massimi dei precedenti 4 mesi. In particolare Francoforte (Dax +1,75% a 13.275 punti) cancella le perdite che aveva accumulato nel 2020 dopo l’accordo sul Recovery Fund. L’euro si rafforza sul dollaro (a 1,455 dollari), lo spread tra Btp e Bund si allarga leggermente a 154,1 dopo che in apertura era ai minimi da febbraio. Milano resta il listino migliore (+2,15%), bene anche Londra (+0,63%), Parigi (+1,25%) e Madrid (+1,85%). (ANSA).
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Borsa: Asia contrastata con timori Covid, bene listini Cina
(ANSA) – MILANO, 08 LUG – Giornata incerta per le Borse asiatiche, con Tokyo (-0,8%), Seul (-0,2%) e Sydney (-1,5%) oggetto di prese di beneficio, Hong Kong cauta (+0,1%) e i listini cinesi di Shanghai (+1,3%) e Shenzhen (+1,5%) che allungano a sette il filotto di sedute consecutive chiuse in rialzo. Gli investitori, dopo i rally messi a segno nelle scorse settimane dai mercati azionari, continuano a mantenere un atteggiamento prudente, in attesa di capire la capacità di reazione dell’economia mondiale al coronavirus. Negativi i future sia sull’Europa, con ribassi inferiori al punto percentuale per le principali Borse del Vecchio Continente, che su Wall Street (-0,2% il Dow Jones). Poco mosso il petrolio con il Wti in calo dello 0,5% a 40,4 dollari al barile e il Brent dello 0,4% a 42,88 dollari. L’oro sale di quasi l’1%, prossimo ai 1.800 dollari all’oncia e ai massimi dal 2011. In una giornata scarica di dati macroeconomici, con l’eccezione di quelli dell’Aie sulle scorte di petrolio, l’attenzione degli investitori è concentrata sulle richieste di sussidi di disoccupazioni che verranno rese note domani, termometro della resistenza dell’economia a stelle e strisce al Covid-19. (ANSA).
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Bollette dell’acqua e polemiche: sul sito di “Lereti” tariffe non aggiornate
Tariffe non aggiornate sul sito Internet e difficoltà per gli utenti a comprendere e analizzare le bollette. Difficoltà che spesso causano amare sorprese ai comaschi utenti della società Lereti, alle prese con fatture d’improvviso lievitate come panettoni.
«Le lamentele per il caro acqua stanno aumentando – diceRosario Trefiletti, una vita spesa a difendere i diritti dei cittadini e oggi presidente di Centro Consumatori Italia – Nel 2019 sono state introdotte alcune variazioni nel sistema di tariffazione e di calcolo delle bollette, con aumenti che noi contestiamo. Peraltro, viste le difficoltà che tutti stiamo affrontando per la pandemia, le società avrebbero potuto almeno rinviare l’applicazione di questi rincari».
Nei giorni scorsi, numerosi utenti della società Lereti – una delle tante gravitanti nella nebulosa del gruppo Acsm-Agam – hanno protestato per bollette quasi raddoppiate rispetto alle precedenti. Le segnalazioni alle redazioni di Etv e del Corriere di Como sono state numerose e molto dettagliate. Alcuni comaschi hanno pure evidenziato possibili errori nel calcolo dei consumi. Come spesso accade in circostanze simili, si sono scontrati con un muro di gomma. Una barriera di smentite secche e piccate innalzata dalla società a difesa del proprio operato. Le risposte ottenute, infatti, non sono servite a risolvere il problema. Tutt’altro.
Nel frattempo, però, emerge un nuovo elemento, che ha una sua gravità.Il listino prezzi delle tariffe dell’acqua, pubblicato sul sito della società Lereti, è fermo al 2019, con le quote fisse antecedenti all’introduzione del Ticsi, il Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici per utenti e gestori. «Analizzare tutte le voci di queste bollette può rivelarsi complicato – spiega Mauro Antonelli dell’Unione Nazionale Consumatori – Anche per questo motivo, sui siti istituzionali le informazioni sulle tariffe dovrebbero sempre essere aggiornate e precise, per dare modo agli utenti di essere sempre informati in modo chiaro e puntuale di eventuali novità».«Attenzione inoltre a eventuali aumenti applicati in modo retroattivo – dice ancora Trefiletti – In questi casi è bene non accettare e contestare il pagamento».
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Bocciato il progetto del campo sintetico. Il prato del “Sinigaglia” per ora non si tocca
In attesa che un futuro decreto “semplificazioni” riduca la massa di carta e di burocrazia necessaria a mettere in piedi un cantiere, le regole per la presentazione di un progetto rimangono ovviamente in vigore.E gli uffici tecnici delle amministrazioni pubbliche sono tenuti a farle rispettare.Ecco perché l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Como, dopo aver letto i documenti presentati dal Calcio Como, ha detto no alla sostituzione del campo di gioco del “Sinigaglia”.Un no che brucia. E fa scalpore. Era stato Michael Gandler, amministratore delegato del Como, a sottolineare, più volte, l’importanza «vitale» della sostituzione del manto erboso con uno più moderno, sintetico. Al punto da far capire, in modo diretto, che anche un minimo ritardo nei lavori avrebbe potuto avere conseguenze negative sulla stagione.Se davvero le cose stanno così, allora è lecito chiedersi perché lo stesso Como non si sia preoccupato di presentare un progetto in regola.A leggere il comunicato diffuso questa sera da Palazzo Cernezzi c’è infatti da sorridere. «L’ufficio tecnico ha espresso parere contrario al rifacimento del campo in erba sintetica per carenze nella relazione tecnica illustrativa», si legge. Ma i bene informati spiegano che queste carenze sarebbero state davvero pesanti. A partire da una mancata richiesta di parere alla Soprintendenza.Ora, tutti sanno che lo stadio di Como è un bene “prezioso” dal punto di vista urbanistico. Tutti meno l’attuale dirigenza del Como? Non è credibile. Ma c’è di più. Il rifacimento del campo era la base per la firma della nuova convenzione che la società avrebbe dovuto ottenere dal Comune. La domanda è banale: nel momento in cui si chiede all’ente pubblico di siglare un accordo che prevede, tra le altre cose, il pagamento di una parte cospicua dell’affitto con lo scomputo delle opere di riqualificazione dello stadio, non ci si preoccupa di presentare un progetto che sia inattaccabile?L’assessore Francesco Pettignano, ieri sera, ha ribadito «la volontà dell’amministrazione di incontrare la società la prossima settimana per valutare soluzioni alternative, nell’ottica di rinnovare e prolungare la concessione».Ma il Comune, giunti a questo punto, non dovrebbe forse sincerarsi delle reali intenzioni del Como? Che cosa si deve pensare di una società che non sa nemmeno redigere un progetto giudicato «essenziale» per il proprio futuro sportivo e finanziario?